12 Mar 2024

Con Alfabeti ecologici l’ecologia profonda arriva nelle scuole italiane

Scritto da: Redazione

Una rete di sigle che si occupano di decrescita e ambiente, col supporto di personalità ed esperti quali Gianfranco Bologna e Luca Mercalli, ha lanciato Alfabeti Ecologici, un progetto che ha l'obiettivo di favorire una riforma in chiave ecologica della scuola italiana. Condiviso e co-creato insieme al corpo studentesco e quello docente, Alfabeti Ecologici avrà ufficialmente inizio il 18 marzo con una settimana di "lezioni ecologiche" negli istituti che hanno aderito all'iniziativa.

Salva nei preferiti

Lo scorso 2 dicembre, presso il liceo Socrate di Roma, si è tenuto il convegno di presentazione della Lettera per una riforma in chiave ecologica della scuola. Si tratta di una lettera aperta indirizzata alle istituzioni scolastiche, alle e ai docenti, a studentesse e studenti, ai genitori e all’intera società civile, per richiamare la necessità di un rinnovamento culturale che abbia come fondamento il ripristino del rapporto “inscindibile” tra essere umano e natura.

La lettera, che è il frutto di una proficua collaborazione tra Associazione per la decrescita, ALaS – Associazione Lavoratori e Lavoratrici della Scuola, Fridays e Teachers For Future, Movimento per la Decrescita Felice, oltre a personalità del mondo dell’ecologia e della cultura, vede tra i primi firmatari tra gli altri Gianfranco Bologna, Federico Maria Butera, Renata Puleo, Lorenzo Fioramonti, Luca Mercalli e ad oggi ha raccolto oltre 500 sottoscrizioni.

mercalli1
Luca Mercalli

La lettera si incardina sull’idea che nel momento storico che stiamo vivendo, in cui la crisi ecologica in atto sta mettendo a repentaglio le basi stesse della vita sulla Terra, c’è la necessità di decolonizzare l’immaginario dalla visione antropocentrica e tecnoeconomicista di cui siamo permeati, “occorre alfabetizzare una nuova generazione di nativi ecologici, rinaturalizzare un’umanità che fatica a pensare sé stessa come connessa alla realtà biofisica”.

“In questo contesto – si legge ancora nel testo del documento – è fondamentale che il sistema scolastico favorisca una critica dell’attuale modello culturale ed educativo e sviluppi una nuova visione che sia basata su un’ecologia profonda e integrale, rispettosa dei cicli rigenerativi della vita, dei beni comuni universali, della equa condivisione delle ricchezze e della dignità di ogni essere vivente, presente e futuro.”

A seguito del convegno si è poi costituito il gruppo Alfabeti Ecologici, che prende il nome dall’omonimo libro di Laura Marchetti, già Sottosegretario con delega all’Ambiente nel secondo governo Prodi e tra i promotori della lettera di cui sopra. Lo scopo dichiarato del gruppo è quello di affrontare la teoria e la pratica dell’insegnamento, sia quindi con un movimento dall’alto volto a “ripensare i fondamenti stessi dell’Istruzione primaria e secondaria mirando ad un’alfabetizzazione ecologica delle nuove generazioni” attraverso la revisione dell’intero impianto epistemologico delle discipline, sia con azioni di sensibilizzazione dal basso, che dall’opinione pubblica possano arrivare fino alle istituzioni, mostrando concretamente cosa si deve fare e come si può fare. 

alfabeti ecologici

A tale scopo sarà lanciato nella settimana dal 18 al 23 marzo il primo appuntamento con le Lezioni Ecologiche simultanee, coordinate e ripetute, rivolte alle scuole di ogni ordine e grado. I docenti che aderiscono all’iniziativa – ad oggi 27 sparsi su tutto il territorio italiano e già attivi sui temi in questione –, nella settimana indicata, al posto delle consuete lezioni curricolari e previa comunicazione informativa al proprio istituto, svolgeranno una lezione/dialogo con le proprie classi sui temi “caldi” della crisi ecologica e sociale.

Verranno studiate cause e conseguenze, discusse e valutate possibili soluzioni e sottolineata la necessità di un nuovo paradigma culturale in ottica ecologica e transdisciplinare. Dialoghi più che lezioni, concordate e concertate con studentesse e studenti, intorno a opinioni e a saperi, intendendo il dialogo come strategia fondata sul concetto di comunità, sulla classe come sistema di relazioni che costruisce e interpreta saperi sotto la guida della/del docente. 

È fondamentale che il sistema scolastico favorisca una critica dell’attuale modello culturale ed educativo e sviluppi una nuova visione che sia basata su un’ecologia profonda e integrale

Questa iniziativa vuole spazzare via le mistificazioni dell’educazione ambientale improntata al greenwashing che finge un interesse per le tematiche dell’ecologismo e le utilizza pretestuosamente per portare avanti il progetto di destrutturazione della scuola pubblica, della conoscenza e della sua trasformazione in addestramento privatistico a poche competenze, e vuole invece mostrare come un vero approccio ecologico sia profondamente alternativo rispetto alla realtà di un sistema dato a priori e considerato immodificabile, basato su principi economicistici e logiche predatorie in cui l’umano viene scisso artificiosamente dalla natura, secondo il modello del “cittadino digitale globale” – in realtà utente, esecutore e consumatore. 

Qui si fa sul serio, con senso della realtà, impegno militante per il futuro e profonda consapevolezza culturale. Una volta raccolti i riscontri di queste “lezioni”, sarà indetta una conferenza stampa e i vari materiali saranno consegnati presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito congiuntamente alla lettera aperta e alla relativa raccolta firme. Subito dopo ci si propone di proseguire con le Lezioni Ecologiche, con cadenza da stabilire, per raccogliere nuove adesioni e continuare quest’opera di divulgazione e sensibilizzazione che, a partire dal personale docente, dovrà estendersi alle scuole, ai giovani, alle famiglie, alle istituzioni affinché si impegnino a promuovere una riforma in chiave ecologica dell’istruzione.

Per informazioni, per aderire al gruppo o all’iniziativa scrivere a alfabeti.ecologici@gmail.com

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Biblioteca dell’Assunzione, il luogo dove si creare comunità facendo cultura
Biblioteca dell’Assunzione, il luogo dove si creare comunità facendo cultura

Perché si parla di indipendentismo in Sardegna?
Perché si parla di indipendentismo in Sardegna?

Villa Clara: le voci dal manicomio e la storia che non deve essere dimenticata
Villa Clara: le voci dal manicomio e la storia che non deve essere dimenticata

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(9) "nazionale"