15 Feb 2024

Pierelisa Rizzo: “Io, giornalista e cuoca, racconto Enna tra cronaca e ricette locali”

Scritto da: Maria Enza Giannetto

Quando entra nella piccola cucina del locale che gestisce a Enna insieme con il suo compagno Tommaso, la cronista siciliana Pierelisa Rizzo continua a raccontare il suo territorio non attraverso i tasti di un PC ma trasformando in piatti originali i prodotti agroalimentari della zona. Tanti sacrifici per coniugare le due professioni che porta avanti con la medesima onestà e deontologia.

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Enna - Giornalismo e cucina trovano spesso una connessione. E non tanto perché esiste il giornalismo enogastronomico, ma proprio perché in fondo il modo in cui si “costruisce” un pezzo giornalistico, dosando le parole e prestando attenzione a contenuto e forma, richiama quello della preparazione di una pietanza. Sarà anche per questo che la giornalista e cuoca ennese Pierelisa Rizzo ha deciso di perseguire, in momenti diversi della vita, entrambe le passioni.

Da nove anni infatti Pierelisa Rizzo, corrispondente dell’agenzia Ansa per la provincia di Enna, ha deciso di trasformare in lavoro anche l’amore per la cucina, senza però abbandonare il giornalismo e cercando di non far prevalere mai uno dei due impegni sull’altro. E così Pierelisa, nel tardo pomeriggio di ogni giorno, mette da parte il suo PC e indossa il grembiule da cuoca per entrare nella piccola cucina dell’osteria-enoteca Tommy’s wine, che gestisce a Enna insieme con il compagno Tommaso Scavuzzo.

Tommy Scafuzzo e Pierelisa Rizzo
Tommy Scavuzzo e Pierelisa Rizzo nella loro enoteca
PIERELISA RIZZO GIORNALISTA DAL 1999 E CUOCA DAL 2015

Dopo una vita in prima linea per raccontare la cronaca cittadina, Pierelisa Rizzo ha infatti deciso di raccontare il suo territorio anche attraverso i piatti e le eccellenze agroalimentari. Galeotta è stata la storia d’amore con il suo Tommaso – detto Tommy appunto – nata circa dieci anni fa. «Io e Tommy ci conoscevamo da tempo: eravamo compagni di scuola e avevamo in comune la passione per i vini visto che anch’io ho fatto un corso da sommelier. Dopo un po’ che stavamo insieme è arrivata la possibilità di rilevare questo piccolo locale e l’abbiamo fatto subito, anche se all’inizio l’idea era solo quella di fare un’enoteca dove Tommaso avrebbe fatto provare i vini siciliani e nazionali».

«A un certo punto però, anch’io ho deciso di mettermi all’opera seguendo una passione che avevo da sempre per la cucina». Una passione che in fondo si somma a tante altre che Pierelisa Rizzo, spirito eclettico e anima in continuo fermento, alimenta da sempre. «La mia vita non ha mai seguito un percorso del tutto lineare e definito. Mi sono laureata in Giurisprudenza all’Università di Catania e poi anche in Scienze della Comunicazione Multimediale alla Kore di Enna. E anche la carriera giornalistica è cominciata quasi per caso quando in città cercavano una lettrice per il TG».

La cosa principale è essere onesta e limpida e questa stessa etica la metto nella cucina perché so che chi entra in un locale per mangiare si fida e affida

«Per più di dieci anni mi sono scommessa nella televisione locale Tele Enna, dove oltre a occuparmi del telegiornale conducevo un programma di approfondimento dal titolo Tirichitabietubbi. Poi ho fatto un’esperienza a Roma dove ha lavorato per Stream tv, la piattaforma digitale oggi Sky, ma ho deciso di tornare nella mia città per fare quello che davvero amo, ovvero la cronaca e raccontare storie». Ed è quello che Pierelisa fa dal 1999 con passione e dedizione sempre a caccia di quelle notizie da raccontare con dovizia di particolari e per dovere di cronaca senza farsi intimidire da minacce e querele temerarie.

TOMMY’S WINE: PICCOLA ENOTECA DOVE SI RACCONTA IL TERRITORIO

Ma siccome di passioni ha deciso davvero di vivere, Pierelisa Rizzo – che è anche molto impegnata nel sociale come tutor di corsi di formazione e come volontaria all’interno del carcere di Enna – ha persino l’idea di mettersi ai fornelli non solo per amici e parenti per i quali ha sempre cucinato, ma per chiunque voglia trascorrere una serata nel segno del territorio sorseggiando vini di qualità e assaggiando piatti che parlano di territorio.

Pierelisa Rizzo

«Il nostro – sottolinea – è stato forse un grande atto di incoscienza. Ho sempre amato cucinare, ma farlo per persone che pagano, all’inizio, mi ha messo una grande ansia. In ogni caso ci siamo imbarcati in questa avventura e siamo davvero felici di narrare il territorio in questa modalità intima come quando si invitano amici a casa».

L’enoteca di Pierelisa e Tommaso infatti conta solo 18 coperti. «Questo ci permette di mantenere la nostra filosofia di lentezza e racconto del territorio», dice. Qui mentre Tommaso mesce il vino esaltandone le qualità, Pierelisa Rizzo prepara piatti che parlano della terra ennese, attraverso le sue eccellenze tra grani antichi, miele, formaggi, carni e legumi prodotti dalle piccole aziende come Sorelle Turco, Agrirape e tante altre che hanno aderito al consorzio Kore Siciliae. «Ho cominciato seguendo letteralmente le ricette della tradizione e provando e riprovando. Oggi ho molta più sicurezza e per questo sperimento nuove ricette e piatti più particolari ma che hanno sempre al centro la stagionalità e la mia terra».

Pierelisa Rizzo
Tommaso Scavuzzo e Pierelisa Rizzo: oste e cuoca della loro enoteca

Un modo per far conoscere e raccontare ancora storie. Proprio come quelle che quotidianamente scrive. «Sono felice allo stesso modo quando scrivo e quando cucino e spesso in cucina mi rilasso facendo le due cose insieme ovvero cucinando mentre in testa “monto” il prossimo pezzo. Certo non è facile perché la cronaca non aspetta e a volte devo seguire una notizia proprio mentre il locale sta per aprire. Ma grazie all’aiuto di due signore fidate che lavorano con me nella nostra minuscola cucina e a tanto sacrificio, finora ci sono riuscita».  

E ci riesce perché oltre a fare ciò che ama ha trovato davvero il modo per collegare queste due passioni nel segno dell’onestà e dell’etica. «Quando racconto un fatto per me la cosa principale è essere onesta e limpida e questa stessa etica la metto nella cucina perché so che chi entra in un locale per mangiare si fida e si affida e io voglio essere sempre degna di questa fiducia sui giornali come nei miei piatti».

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