Il Ludobus di Progetto Uomo porta il gioco ad adulti e ragazzi della comunità
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Campania - Portare il gioco dove manca: questo è il sogno degli operatori di Ludobus Artingioco, un’iniziativa portata avanti dalla cooperativa sociale Progetto Uomo principalmente sul territorio di Bagnoli. È dal 2004 che l’autobus del divertimento regala momenti di svago e felicità alle persone dei diversi quartieri, al di là dell’età o del genere, nell’intento di combinare educazione, intrattenimento e solidarietà sociale.
«Proponiamo momenti di socialità con lo scopo di dare vita nuova a dei luoghi che ormai sono non-luoghi e di cui la gente non sa cosa fare», ha spiegato Viviana Luongo, responsabile del servizio. «Utilizziamo giochi in legno e altri strumenti ludici che costruiamo, insieme ai giochi in scatola della ludoteca, per far sì che le persone abbiano qualcosa da fare in questi luoghi».
L’iniziativa fa infatti del riciclo uno dei suoi principi cardine: ogni tipo di materiale può trovare nuova vita e diventare strumento di aggregazione e di divertimento, una strategia il cui successo è innegabile. Ovunque vada il Ludobus, adulti, ragazzi e bambini si radunano per interagire tra loro e con gli operatori, dimostrando che il bisogno di un momento di svago è molto sentito, soprattutto dai più grandi.
IL GIOCO COME COLLANTE PER LA COMUNITÀ
Si parla spesso del gioco come di un’attività importante per i bambini ed è senz’altro vero. Attraverso le attività ludiche i più piccoli imparano a costruire loro stessi, a gestire le relazioni con il prossimo e con il mondo che li circonda, imparando anche come si usano gli strumenti a disposizione e le proprie risorse in situazioni di “emergenza”.
Non si parla quasi mai invece dell’importanza che i giochi hanno in situazioni di collettività, di come sia utile alla comunità esperire il divertimento e lo svago insieme. «Una comunità di gioco è una comunità che resta, che è permanente», ha dichiarato Viviana Luongo. «Lo dimostrano i numerosi utenti – adulti e bambini, senza limiti di età – che ci aspettano nelle varie piazze per giocare con noi e divertirsi, rivitalizzando aree che spesso non sono state vissute in questo modo».
Uno dei principali obiettivi del Ludobus è proprio la partecipazione attiva dei cittadini. Giocare insieme vuol dire sentirsi parte del territorio, che si tratti del piccolo o grande comune della provincia o del quartiere della metropoli. Radunarsi in piazza e vivere insieme un’occasione speciale come può essere un gioco di società può unire tutta la comunità e farle sentire più che mai l’appartenenza a un qualcosa di grande e meraviglioso.
IL LUDOBUS IN GIRO PER EDUCARE CON IL GIOCO
Come ha spiegato l’operatrice Chiara Miccio, «Il Ludobus non va legato a un solo luogo, è ovunque e da nessuna parte, è il posto di cui tutti hanno bisogno e che vorrebbero a qualsiasi età. Sul furgone anche è scritto “Portiamo il gioco dove manca”. È questo di cui c’è bisogno, una spinta in più a tornare a giocare».
Il Ludobus è in effetti ovunque e per qualsiasi occasione. Disponibile non soltanto per feste di compleanno, battesimi, comunioni e altri eventi privati, ma anche per percorsi formativi insieme agli insegnanti che vogliono sperimentare la dimensione del gioco nell’ambiente scolastico e formativo.
Stimolare la curiosità degli studenti con attività ludiche e laboratori è un ottimo modo per incentivare la voglia di sapere, di conoscere, combattendo quindi il fenomeno di abbandono scolastico, che è purtroppo ancora molto frequente, soprattutto nel Sud Italia. Inoltre, con le sue attività di gruppo il Ludobus può educare alla progettazione collettiva, al confronto, alla perseveranza e – scusate il calembour – al gioco di squadra, senza contare la crescita dell’autostima che certamente beneficia del sentirsi parte di un gruppo.
PROGETTO UOMO: OLTRE AL LUDOBUS C’È DI PIÙ
Gli ottimi riscontri ricevuti negli anni da Ludobus Artingioco sono senz’altro una conseguenza dell’eccellente lavoro svolto dalla cooperativa sociale Progetto Uomo, che dal 2000 opera per educare a una solidarietà al servizio del territorio e del suo sviluppo socio-culturale. Nata tra le mura di una parrocchia del Rione Traiano, oggi con sede a Bagnoli ma sempre attiva su tutto il territorio napoletano, la cooperativa sociale Progetto Uomo s’impegna con le sue iniziative nella lotta all’illegalità e nella realizzazione di percorsi di integrazione che coinvolgano non soltanto la comunità locale ma tutti coloro che hanno voglia di portare cambiamento sul territorio.
Oltre al Ludobus infatti, la cooperativa gestisce Oikos, comunità educante per bambini e ragazzi tra i 4 e i 13 anni, vittime di violenze, deprivazioni materiali e affettive, maltrattamenti e abusi sessuali, nonché centri per le famiglie che hanno bisogno di riconnettersi tra loro, in ambito sia genitoriale sia familiare. Per loro è nato anche Fuori dal cerchio, progetto che affianca le famiglie nei loro percorsi educativi salvaguardando l’autonomia del nucleo familiare e dei suoi membri, sempre nel rispetto dei valori del suo contesto.
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