Le Fate green, il progetto editoriale che usa il digitale contro la povertà educativa
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Ragusa - Una libreria digitale pensata per arricchire l’esperienza della lettura e contrastare la scarsa e diffusione della lettura. Con questo obiettivo la casa editrice ragusana Le fate ha avviato il progetto Le Fate Green proponendo l’e-book come strumento per contrastare la povertà educativa e contro le disuguaglianze e l’esclusione.
Le Fate green è una piattaforma completa per favorire l’acquisto di abbonamenti per la fruizione dei contenuti editoriali digitali, in base al pacchetto scelto. Tre macro aree: bambini, ragazzi e adulti; due tipologie di abbonamento, mensile e annuale. Per aumentare la lettura ed educare alla competenza informativa e digitale. L’obiettivo è sfruttare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione e la crescita. Per aumentare la lettura ed educare alla competenza informativa e digitale.
LA NASCITA DEL PROGETTO LE FATE: RIVISTA E LIBRI SULL’IDENTITÀ SICILIANA
L’idea è stata di Alina Catrinoiu, fondatrice nel 2012 della casa editrice Le fate, che negli anni è cambiata ed è passata dall’essere editrice di una rivista sull’identità siciliana a una casa editrice indipendente di libri e cd con la Sicilia sempre nel cuore e nell’anima. D’altra parte Alina, nata e cresciuta in Romania e in Sicilia da vent’anni, l’Isola ce l’aveva davvero nel cuore da sempre e proprio qui dove lavorava e lavora come grafica in pochi anni ha ideato il progetto de Le fate.
«Le Fate – spiega – è allo stesso tempo un marchio e un progetto: il primo passo è stato la pubblicazione di un periodico di arte, cultura e identità siciliana con la collaborazione e la direzione editoriale del cantautore siciliano Carlo Muratori, che ha scelto anche il nome. Nel corso di questi anni, la realtà Le Fate si è consolidata dando vita a varie iniziative nell’ambito della musica, del teatro, della letteratura, della fotografia, dell’arte, della formazione e della cultura in genere, da rassegne a corsi passando per laboratori fino a un Fate (il) Festival».
«Alla base – continua – c’è sempre stato l’intento di rivalutare le tradizioni e le risorse locali, per riportarne in vita le radici e sfruttarle in modo positivo e in chiave moderna. Inoltre l’attività di promozione culturale è diventata itinerante e le nostre attività culturali si svolgono in vari posti della Sicilia, da librerie a teatri, lì dove gli operatori culturali hanno il piacere di ospitarle, collaborando con noi nell’organizzazione dell’evento stesso».
In particolare le prime pubblicazioni di libri e cd-book sono arrivate a partire dal 2015 quando Le fate è entrata nel mondo delle case editrici indipendenti siciliane [come Verbavolant ad esempio di cui vi abbiamo parlato qui, ndr]. «Si tratta soprattutto di libri che “parlano di Sicilia” e affrontano tematiche cruciali nel discorso identitario dell’isola. Negli ultimi anni questo ramo dell’attività è diventato sempre più importante. E nell’ottica di rendere la diffusione di questi argomenti ancora più capillare abbiamo lanciato la sezione intitolata Le Fate green, per proporre l’ebook come strumento contro le disuguaglianze culturale e l’esclusione dalla lettura».
LE FATE GREEN PROPONE L’EBOOK COME STRUMENTO PER LA DIFFUSIONE DELLA LETTURA
Una conversione al digitale che in fondo “ha stupito” la stessa editrice. «Devo ammettere – confessa Alina – che io in passato ero tra quelli restii a passare al web tanto che, quando tutti con le riviste cominciavano ad andare online, mi sono quasi impuntata essendo da sempre innamorata della carta e ho preferito fermare e mettere in stand by la rivista piuttosto che cedere al web. Con il passare del tempo, però ho capito che era inutile fare resistenza e per quanto io rimanga legata al mondo della carta bisogna seguire i cambiamenti».
A farle comprendere che i cambiamenti vanno anche assecondati è stata l’osservazione di alcune dinamiche. «Intanto – racconta – mi rendevo conto di come mio figlio, che oggi ha 18 anni, divorasse i libri e vedevo anche quali fossero i linguaggi che prediligeva. Ho realizzato che lui compra i libri che ama tanto e su cui può tornare, spesso ma per il resto predilige altri strumenti. Inoltre ho capito molto durante le fiere quando vedevo i bambini che si fermavano agli stand con molto interesse, ma spesso i genitori dovevano trovare modo di allontanarsi perché ovviamente acquistare tre o quattro libri illustrati diventa davvero costoso per tutti, non solo per le le famiglie meno abbienti».
«D’altra parte – aggiunge Alina – noi non possiamo abbattere i costi e peraltro il costo della carta è davvero lievitato. Ed è risaputo nel nostro settore che la carta stia cominciando a scarseggiare. Insomma, le motivazioni sono state davvero tante e ora con la squadra al femminile de Le fate green stiamo lavorando con entusiasmo al progetto con l’idea di ampliare ulteriormente il catalogo dedicato a bambini e ragazzi e soprattutto di collaborare con le scuole. Stiamo prendendo accordi per fare abbonamenti a prezzi davvero bassi e sono felice anche perché siamo entrati tra le realtà di besmart [ambiente educativo digitale progettato per tutti gli insegnanti e gli studenti della scuola italiana, nda]».
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