22 Feb 2024

ForestaMe, a Messina il sistema digitale per una città più green e vivibile

Scritto da: Maria Enza Giannetto

La città di Messina ha avviato un ampio progetto di forestazione urbana e riqualificazione che punta sulla digitalizzazione dei dati in modo da rendere più semplice e puntuale la gestione del verde cittadino. Il sistema informativo del verde permetterà il censimento, la manutenzione, l'irrigazione delle piante cittadine e i viali alberati eviteranno l'effetto isole di calore urbano.

Salva nei preferiti

Messina - Forestazione urbana e digitalizzazione. Sono i due capisaldi su cui poggia ForestaMe, il progetto, già ampiamente avviato nella Città dello Stretto che punta a trasformare Messina in una delle città più verdi d’Italia nonché all’integrazione e all’estensione del perimetro della Smart City di Messina, attraverso una serie di interventi autoconsistenti ma connessi tra di loro.

Che di alberi ci sia bisogno è ormai risaputo – qualche anno fa vi abbiamo raccontato il progetto del bosco urbano di Torino – ma non tutti i progetti e le azioni di riforestazione sono valutati scientificamente, elemento assolutamente necessario per essere certi della bontà delle scelte e dei risultati. Il progetto ForestaMe, sposato dal Comune di Messina e pianificato sull’Asse 6 del Programma “Pon Città Metropolitane 2014-2020”, finanziato da risorse ReactEu, punta a una ripresa verde, digitale e resiliente del territorio comunale

FORESTAME: UN’OPPORTUNITÀ PER LA SALUTE E IL BENESSERE COMUNE

ForestaMe mira a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’European Green Deal e dell’Agenda 2030, tra i quali emergono soprattutto quello di garantire il benessere delle persone e la protezione dell’ambiente. E proprio in quest’ottica, ForestaME è un’opportunità per il benessere comune di Messina, visto che il verde urbano contribuisce ad abbassare la presenza di polveri sottili nell’aria, contrastare l’innalzamento delle temperature.

ForestaMe
Parco Aldo Moro foto fb ForestaMe

Una volta completato l’intero progetto che riguarda quattro aree pilota – Riabilitazione del Parco Aldo Moro, Riqualificazione a verde Asta Fluviale Gazzi, Rinaturalizzazione a verde del Borgo di Giampilieri Realizzazione viali alberati del centro città –, infatti, ForestaME contribuirà a mitigare le emissioni di CO2 nel centro urbano nonché ad aumentare il livello di naturalità e di qualità della vita urbana. Ma come? E perché questo progetto è così diverso dalla “semplice” riforestazione urbana?

IL CUORE DEL PROGETTO FORESTAME: IL SISTEMA INFORMATIVO DEL VERDE

È qui che entra in gioco la tecnologia. È proprio l’integrazione del sistema informativo digitale la parte fondamentale e innovativa del progetto. Il Sistema Informativo del Verde (SIV) fornirà infatti all’amministrazione comunale un’analisi puntuale sul verde pubblico della città. «Il sistema informativo del verde – anche attraverso l’aiuto di Messina servizi bene comune – ha già geolocalizzato e permetterà in seguito di geolocalizzare anche gli alberi di nuovo impianto nell’ambito del progetto. E tutto questo consentirà di fare delle analisi accurate e di proporre all’amministrazione sviluppi futuri di pianificazione green», spiega il dottor Placido Accolla Rup del progetto ForestaMe.  

Il Sistema Informativo del Verde (SIV) fornirà infatti all’amministrazione comunale un’analisi puntuale sul verde pubblico della città

Tra le funzionalità del SIV rientra la componente gestionale degli interventi da eseguire nelle aree verdi infatti sulla base dell’individuazione delle criticità fitopatologiche delle piante, si potranno attuare interventi specifici ove necessario. ForestaMe coniuga due tipologie di interventi: la realizzazione di una Piattaforma web per la gestione informatizzata del verde pubblico e l’estensione dei domini di monitoraggio di MeSM@RT, con lo Smart Green, nuovo modulo applicativo che prevede l’implementazione della sua componente Smart Irrigation per l’irrigazione del verde pubblico e il monitoraggio di possibili cedimenti delle alberature. 

Il SIV sarà uno strumento di supporto alle decisioni semplice e user friendly a cui possano essere associate le diverse informazioni utili e necessarie per una corretta gestione delle aree verdi urbane e deve contenere informazioni essenziali quali, ad esempio: le tipologie di verde urbano, così come declinate dal Piano del Verde, i punti d’acqua o le aree dotate di sistemi di irrigazione, il censimento del verde urbano, le aree fruibili e quelle sensibili – scuole, ospedali, parchi, aree cani –, i vincoli esistenti.

ForestaMe
Applicazione dei sensori nell’ambito di ForestaMe. Foto fb ForestaMe
TRA GLI OBIETTIVI: MITIGARE L’EFFETTO ISOLE DI CALORE ED EMISSIONI CO2

E dentro questa cornice, la città di Messina sta diventando sempre più verde. Stanno infatti nascendo viali alberati per mitigare l’effetto isole di calore e le emissioni CO2. Circa 2.530 tra arbusti, alberi ed essenze arboree saranno complessivamente piantati nel Parco Aldo Moro, dove è già in atto un processo di riqualificazione che, oltre all’aumento del verde urbano della città, avrà come risultato anche la riconsegna ai cittadini di uno spazio verde e di socializzazione e svago.

Inoltre in molte azioni di ForestaME è compreso l’utilizzo di un materiale drenante in sostituzione alla pavimentazione cementata che contribuirà alla gestione delle acque piovane evitando possibili allagamenti e riducendo il surriscaldamento urbano. Tutto questo completato dalla tecnologia che svolgerà un ruolo significativo nella gestione del verde urbano e dal sistema digitale che, attraverso dei sensori di bagnatura fogliare e monitoraggio CO2, fornirà parametri riguardo la qualità dell’aria, le isole di calore e lo stato di benessere della vegetazione

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Valencia, l’alluvione e quella mattonella che ci svela cosa succederà fra cent’anni
Valencia, l’alluvione e quella mattonella che ci svela cosa succederà fra cent’anni

“Ecco come ho salvato il Giardino Epicureo dall’alluvione”
“Ecco come ho salvato il Giardino Epicureo dall’alluvione”

Adattamento climatico: come provare a prepararsi a nuovi eventi estremi
Adattamento climatico: come provare a prepararsi a nuovi eventi estremi

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(7) "sicilia"