Grazie al Comitato Pioppo Comune la piccola frazione di Monreale è più viva che mai
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Palermo - “La tradizione è come un filo d’oro che lega il passato al presente, tessendo la storia di un popolo con ricordi, rituali e valori tramandati di generazione in generazione”. Si legge così sulla pagina facebook del Comitato Pioppo Comune, che dal 2003 cerca di preservare e mantenere vive le tradizioni del proprio paese ma anche di valorizzarne le bellezze naturalistiche e storiche. Pioppo è una frazione del Comune di Monreale, in provincia di Palermo, di cui con i suoi 6mila abitanti è la frazione più popolosa.
A uno sguardo poco attento Pioppo potrebbe sembrare solo come una grande strada bordata di abitazioni, un luogo di passaggio di quelli a cui si presta poca attenzione e che, a detta dei palermitani, non avrebbe neanche una piazza. E invece esiste una comunità viva, unita e legata alle tradizioni che ha saputo valorizzare luoghi come u rarune, letteralmente “la grande inferriata”, un vicoletto pedonale anticamente chiuso da una grande grata da cui deriva il nome, diventato un luogo creativo e ludico, decorato con vari disegni murali realizzati da Nino Carlotta, un artista locale, molto legato al paese.
«Siamo pioppesi, abbiamo un’appartenenza forte con il nostro paese – sottolinea Carlotta – qui si vive bene, i bambini escono da casa tranquillamente per giocare per strada. C’è sempre cordialità perché siamo una comunità molto coesa». Il Comitato Pioppo Comune nasce con l’obiettivo di rendere la frazione di Pioppo un Comune autonomo. La stesura del progetto, attuabile con la legge regionale n. 30 del 2000, impegna il comitato per ben 7 anni – bisognava allegare tavole tecniche e urbanistiche, bozza di bilancio e motivazioni storiche.
Dopo la sottoscrizione di 2500 residenti, vari passaggi istituzionali – parere commissione territorio e consiglio comunale di Monreale, parere dell’assessorato regionale enti locali – è stato indetto un referendum il 18 aprile 2010. Purtroppo non è stato raggiunto il quorum del 50% più uno, arrivando a esattamente per 137 votanti, lo 0,7%.
Il Comitato Pioppo Comune però rimane compatto e decide di iniziare a valorizzare il territorio denunciando tutti i problemi legati alla questione ambientale, come la gestione dei rifiuti, ma anche gli incendi che ogni estate divampano nei boschi vicini. Oltre all’azione di denuncia, il comitato promuove il territorio con percorsi naturalistici e rendendo viva e attrattiva l’unica piazza –piazza Marconi, dentro U Raruni –, dove si trova la sede.
Durante la pandemia il comitato ha portato avanti due grandi battaglie ambientali: l’opposizione a un mega cimitero a pochi metri da un demanio boschivo bellissimo e quella a un lungo progetto di bonifica del fiume Sant’Elia, affluente del fiume Oreto, in parte riuscita grazie all’impiego degli operatori forestali e di tanti volontari. La parte più bassa del fiume ha bisogno di un altro tipo di intervento: un collettore fognario o un depuratore per le acque nere del paese che scaricano in quel tratto di fiume. Proprio qui inizia un lungo tratto inquinato che arriva al fiume Oreto.
«Da due anni valorizziamo anche un nostro prodotto tipico – aggiunge Carlotta –, il carduni vruricato. Questo ortaggio viene coltivato con questo procedimento solo in due località italiane, il cardo gobbo ad Alba, in Piemonte, e il carduni vruricato da noi. I cardi vengono coperti con la terra per diversi giorni, questo gli permette di mantenersi teneri e meno duri, più dolci e meno amari. Noi siamo una comunità e queste tradizioni sono molto sentite».
Talmente sentita che questo ortaggio speciale è al centro della Sagra del Carduni Vruricato, realizzata con la proloco di Monreale e finanziata dal Comune di Monreale, quest’anno giunta alla seconda edizione. Un momento che ha coinvolto tutto il paese e i suoi abitanti, dalle cucine alle griglie, passando per il vino, i balli popolari, la musica siciliana e le lucine diffuse per creare la giusta atmosfera tra scorci mozzafiato e murales.
C’è chi si è occupato della pulizia, nonostante si trattasse di una sagra completamente plastic free grazie all’utilizzo di piattini di bamboo e bicchieri biodegradabili. Il filo d’oro della tradizione da tramandare alle generazioni future a Pioppo è più robusto e solido che mai, ma anche tenero come il sorriso di un anziano o come il carduni vruricato.
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