Camminare i Peloritani, il trekking e le escursioni che valorizzano il territorio
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Messina - Picchi, crinali e burroni, pendii che degradano velocemente fino a valli strette, gole e corsi d’acqua che si aprono in ampie “fiumare”. Il territorio dei Monti Peloritani, in provincia di Messina, è un vero e proprio concentrato di biodiversità. Meno conosciuto e valorizzato dell’Etna, delle Madonie [dove ad esempio vi abbiamo raccontato dell’attività di Giovanni Nicolosi, ndr] e dei Nebrodi, racchiude comunque un fascino unico. E proprio per promuoverne e valorizzarne le bellezze naturalistiche e paesaggistiche è nata undici anni fa l’associazione Camminare i Peloritani.
Presidente dell’associazione è sin dalla fondazione Pasquale D’Andrea che, dopo anni di trekking e camminate in solitaria, per venire incontro a una passione nata quand’era ancora ragazzino ha voluto trovare un modo per condividere la sua conoscenza e il suo amore per il territorio, cominciando a coinvolgere amici e conoscenti in passeggiate domenicali che si sono presto trasformate in un appuntamento atteso da tutti.
Da qui l’idea di fare nascere una vera e propria associazione che punta non solo alla convivialità e alla socialità ma anche alla valorizzazione dei Monti Peloritani e delle loro bellezze. Non solo: D’Andrea, oggi in pensione, ha coinvolto nel progetto anche il figlio Danilo, che ha trasformato la passione di papà nella sua professione tanto da essere oggi una guida escursionistica a tutti gli effetti.
CAMMINARE I PELORITANI: ASSOCIAZIONE CHE PROMUOVE LA CULTURA DELL’ESCURSIONISMO
«I valori che legano noi soci sono passione, entusiasmo, amore per la natura. L’associazione nasce dal desiderio di promuovere la cultura dell’escursionismo sui nostri Peloritani affinché tutte le persone possano godere della bellezza della natura anche senza essere professionisti della montagna o atleti. Muoversi al ritmo lento dei nostri passi permette di vivere al meglio il territorio che attraversiamo cogliendone pienamente bellezza e tradizioni. Riteniamo il camminare un momento di armonia con noi stessi e la natura, un formidabile mezzo di socializzazione ed una occasione per promuovere i valori dell’ecosostenibilità e della solidarietà».
Per questo, negli anni l’associazione Camminare i Peloritani ha lavorato non solo per offrire una proposta escursionistica diversificata per difficoltà e tipologia di attività – tra appuntamenti per principianti, esperti, famiglie – con un calendario escursionistico annuale sempre molto fitto, ma soprattutto per la aumentare la fruizione del territorio attraverso un puntuale lavoro per la sentieristica dei cammini e dei percorsi di trekking sui monti Peloritani.
In questi anni infatti l’associazione ha letteralmente realizzato sentieri e cammini. «Il nostro desiderio più grande oggi è attrezzare tutta la zona dei Monti Peloritani perché possa essere fruita liberamente da tutti. Purtroppo il nostro territorio non ha una tutela da parco regionale o naturalistico e questo lo penalizza molto in termini di notorietà ma con tanto impegno, non nascondo, che tanti dei cammini che noi stessi abbiamo realizzato stanno diventando sempre più noti tanto da attirare camminatori da tutte le parti d’Italia e dall’estero».
I CAMMINI CREATI PER VALORIZZARE IL TERRITORIO
«Per quanto ci riguarda abbiamo creato, tracciato e messo su Open street map alcuni cammini e ci siamo anche occupati della cartellonistica sostenendo le spese come associazione. Ad oggi, purtroppo le amministrazioni non credono ancora nell’econonomia dei cammini e in quello che possono significare per un territorio, ma noi siamo fiduciosi». Tanto che alcuni dei cammini creati da Camminare i Peloritani – messi in sicurezza, strutturati e segnalati con la dovuta cartellonistica – sono sempre più ricercati anche da oltre lo Stretto.
«Il nostro Cammino dell’Anima, ad esempio, è entrato anche nel sito dei Cammini d’Italia. «Stiamo continuando a lavorare per rederlo più fruibile. Abbiamo creato il timbro e preso accordi con le strutture per permettere ai visitatori di trovare facilmente i luoghi dove fermarsi a mangiare e dormire». Non solo: c’è il Sentiero dei due mari che che corre sulla cresta dei Peloritani, dando la possibilità di poter ammirare contemporaneamente lo Jonio e il Tirreno e la cui segnaletica è stato un passo importante per lo sviluppo del sentiero.
Tante attività per l’associazione, che in questi anni ha collaborato attivamente anche con l’Università di Messina proprio nell’ottica della promozione dei Peloritani. «Abbiamo curato varie guide e stiamo già lavorando alle quinta. Si tratta di lavori che rendono sempre più facile la scoperta del territorio in totale autonomia». Il piacere della scoperta, alla base delle attività dell’associazione Camminare i Peloritani, ha anche permesso di strutturare un calendario fittissimo di proposte di trekking urbano tra le vie e i monumenti di Messina e di altri borghi della provincia.
«Il trekking urbano – spiega Pasquale D’Andrea – è entrato tra le nostre proposte perché asseconda la nostra idea di visita. È una forma di “sport dolce”, adatto a tutte le età e a tutte le stagioni. Gli itinerari che proponiamo sono differenziati per lunghezza e per difficoltà e possono essere percorsi sia da persone allenate sia dai meno esperti. Si tratta di un nuovo modo di fare turismo: un turismo ricco di sorprese che privilegia gli angoli più nascosti e meno noti della città»
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