Puliamo Chiaramonte: cittadinanza attiva contro discariche abusive e degrado ambientale
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Ragusa - “Pulisci davanti all’uscio di casa e tutta la città sarà pulita”. Recita così un vecchio proverbio cinese. Ed è un po’ lo spirito che deve aver pervaso alcuni cittadini di Chiaramonte Gulfi quando, tre anni fa, hanno cominciato a spazzare e ripulire prima alcune zone vicino la propria casa e poi aree sempre più ampie della cittadina iblea. Oggi sotto l’egida di Puliamo Chiaramonte il gruppo civico organizza attività volontarie di pulizia di ampie zone della propria città.
«Dalla sua fondazione, Puliamo Chiaramonte aggrega persone che non si arrendono al degrado ambientale di questi tempi», dicono i volontari. «Siamo partiti fondamentalmente dal basso proprio con un’azione dei singoli che pulivano davanti la propria casa. Man mano molte persone si sono aggiunte fino a creare un piccolo comitato cittadino che grazie a una chat su whatsapp si organizza per realizzare eventi di pulizia».
Oggi quel gruppo conta circa 80 persone anche se i più attivi saranno una ventina circa. «Gli eventi sono sempre molto partecipati – proseguono i volontari –, manteniamo pulite alcune zone stradali, diamo vita a incontri scolastici per sensibilizzare i giovani e puntualmente denunciamo sui social comportamenti incivili di alcuni cittadini».
PULIAMO CHIARAMONTE DA TRE ANNI IN LOTTA CONTRO LE DISCARICHE ABUSIVE
Una storia che assomiglia a quella di altri comitati cittadini che si organizzano sempre di più in Sicilia, come ad esempio Puli-Amo Messina, e che ricorda come l’impegno dei cittadini possa essere la chiave di volta per il cambiamento. In questi anni le iniziative di Puliamo Chiaramonte si sono moltiplicate – una, due, tre al mese –, tanto che il gruppo ha anche cominciato a collaborare con altre associazioni sul territorio da Plastic Free a Sorella Natura.
E proprio con Sorella Natura 14 cittadini del gruppo, un paio d’anni fa, hanno seguito un corso per diventare Guardie Ambientali Volontarie. «L’unica cosa che spesso è davvero frustrante è vedere come qualche settimana dopo la pulizia il posto sia di nuovo sporco. Per questo nel tempo, rimanendo un gruppo civico, abbiamo cominciato a collaborare con altre istituzioni e realtà sul territorio».
Diventando sempre più voce dei cittadini che vogliono far qualcosa per il proprio territorio, prima delle ultime elezioni comunali, il gruppo Puliamo Chiaramonte ha anche “intervistato” i candidati a sindaco proprio per chiedere cosa avrebbero fatto per la pulizia del territorio comunale e per fermare il degrado. «È stato un modo per raccogliere anche promesse e impegni e anche noi, dal canto nostro, ci siamo impegnati proprio facendo il corso di Guardie ambientali per sostenere questa lotta contro gli incivili».
Proprio in quest’ottica in queste ultime settimane Puliamo Chiaramonte è stata anche protagonista di una sorta di contestazione nonviolenta, ora rientrata, contro l’amministrazione, decidendo di bloccare momentaneamente le proprie attività e di annullare gli eventi di raccolta rifiuti e bonifica del territorio in programma per protestare contro quella che veniva ritenuta una scarsa collaborazione da parte dell’amministrazione.
14 GUARDIE AMBIENTALI VOLONTARIE VERRANNO ATTIVATE SUL TERRITORIO
«Abbiamo voluto – spiegano i volontari – puntare l’attenzione sul dramma delle discariche abusive. Noi raccogliamo rifiuti, segnaliamo discariche e chiediamo strumenti per combattere questo degrado». Dopo questa contestazione, la collaborazione è ripartita appianando le divergenze. «L’Amministrazione, anche nei limiti legati alla situazione finanziaria del Comune, ha dimostrato di volere affrontare il problema delle micro discariche e delle questioni ambientali in generale e noi abbiamo riconfermato il nostro impegno a collaborare. Nei prossimi giorni dovrebbe quindi essere redatto un protocollo fra Comune e volontari, da sottoporre poi al Prefetto, per attivare le 14 guardie ambientali».
«Subito dopo – concludono – avvieremo una raccolta fondi pubblica per l’acquisto di una telecamera e-killer: una telecamera a forma di valigetta, con segnale GPS e visione da remoto che può essere posizionata ovunque e può registrare in modo criptato per tutelare privacy. Si tratta di una soluzione cha ha tanti vantaggi ma anche un costo non indifferente di circa settemila euro. Per questo vogliamo avviare una raccolta fondi e per questo, proprio nell’ottica della serietà che ci ha sempre contraddistinto, stiamo pensando di costituire l’associazione in modo da fare tutto nel massimo rispetto delle regole».
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