La Liguria ostaggio delle navi da crociera: quanto impattano questi giganti sul territorio?
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Grandi, enormi, possenti. Vi è mai capitato di vedere da vicino le navi da crociera? La prima volta potrebbero apparire come mezzi di trasporto provenienti da un altro mondo. Usati per viaggi a fini turistici, al loro interno contengono le più disparate proposte di intrattenimento ricreativo e sportivo. Sono divenute in questi ultimi anni una vera icona del turismo di massa e attraggono molte persone alla ricerca di vacanze basate sul comfort facile e il divertimento indotto.
I NUMERI DEL CROCIERISMO IN ITALIA
L’Italia in questi ultimi anni è diventato il punto di riferimento per l’Europa in questo settore, superando ogni aspettativa per numero di persone e navi movimentate. Si parla di circa 13 milioni di passeggeri che sono transitati per i porti italiani nel 2023: un record storico negli ultimi trent’anni, che vede una esponenziale e costante crescita rispetto ai 9,3 milioni del 2022.
E in questa discutibile classifica la regione Liguria occupa il gradino più alto del podio con circa 3 milioni di passeggeri, seguita dal Lazio con 2 milioni e 993mila e poi la Sicilia con 1 milione e 844mila. Poco più in là troviamo la Campania, con 1 milione e 743mila, la Puglia con 660mila e la Toscana con 619mila e via via le altre. Questi i dati presentati all’ultima edizione dell’Italian Cruise Day.
«Il segmento delle crociere continua a crescere anche oltre le previsioni, segnando un record nel 2023 e confermando il suo ruolo strategico per la portualità italiana», ha dichiarato il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri. «I dati superano quelli del 2019, che aveva già segnato un record, e nella classifica dei primi 20 porti nel Mediterraneo troviamo ben 8 porti italiani».
LE CONSEGUENZE SU AMBIENTE E CITTADINI
Ma se un lato della medaglia è rappresentato da una crescita esponenziale delle navi movimentate, il suo rovescio è inquietante: vista la grandezza di tali navi, l’inquinamento prodotto è elevato, in particolare per le emissioni aeree che sono registrate grazie ai rilevamenti dei diversi porti. Nel 2022 infatti le navi da crociera hanno emesso più ossidi di zolfo di 1 miliardo di automobili, circa 4,4 volte il numero di tutte le autovetture europee, portando l’Italia ad essere il paese europeo più inquinato dalle navi da crociera.
Secondo alcuni studi, a svettare in cima alla classifica tra le compagnie più inquinanti c’è MSC Crociere, le cui navi hanno emesso quasi la stessa quantità di ossidi di zolfo di tutti i veicoli in Europa. E le conseguenze dell’inquinamento totale da navi da crociera sono registrate dalle varie centraline di rilevamento dell’inquinamento aereo nei porti, oltre ad essere percepite dagli abitanti delle città dove il traffico crocieristico è più intenso.
In questi anni ha suscitato clamore il caso di Venezia, dove gli inquinanti atmosferici delle navi sono diminuiti dell’80% in seguito al divieto emanato nel 2021 che vieta alle grandi navi da crociera di accedere al porto. È la conferma che soluzioni alternative esistono e si possono attuare. Ad aggravare ulteriormente la situazione vi è anche l’impatto che queste grandi navi hanno sugli abitanti del mare e in particolare sui cetacei, spesso vittime di scontri.
LA LIGURIA E IL SUO PODIO
A conferma che la regione Liguria è e sarà la capofila nei prossimi anni per il settore delle navi da crociera sono due eventi di rilevanza europea che Genova ospiterà a marzo di quest’anno: Clia European Summit e Clia Innovation Expo. Durante questi due grandi appuntamenti i vertici delle compagnie crocieristiche, politici, istituzioni, enti portuali, fornitori e investitori si incontreranno per discutere di innovazione e novità del settore.
Chissà se in queste tavole rotonde si parlerà anche di sostenibilità ambientale e dell’inquinamento indotto per le città portuali in cui queste navi si trovano a circolare? E l’impatto della viabilità su terra, conseguenza delle migliaia di persone mobilitate a ogni partenza e arrivo delle grandi navi, sarà uno dei temi all’ordine del giorno?
A partire dalla prossima settimana daremo il via a una serie di approfondimenti sul mondo delle navi da crociere confrontandoci con una serie di professionisti e attivisti che hanno studiato il tema da diversi punti di vista, per scoprire insieme qual è l’impatto reale di queste grandi navi sull’ambiente e sulle persone che vivono i territori e in particolare su quelli fragili e già parzialmente compromessi della Liguria.
Per approfondire:
www.lasvolta.it/8350/navi-da-crociera-quanto-inquinate
www.ilsecoloxix.it/genova/2023/07/31/news/clia_summit_europeo_crociere_genova_2024-12974551/
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