12 Dic 2023

Effetto terra, il gioco da tavolo che insegna a ridurre la propria impronta ecologica

Scritto da: Alessandra Ghiani

La sostenibilità non è un principio astratto e per il ribadire l'importanza della salvaguardia ambientale, non abbiamo bisogno di sedi circoscritte. Ci riguarda sempre e la consapevolezza oggi passa anche attraverso il gioco. Ne abbiamo parlato con Demoela, cooperativa sardo-ligure che ha creato – insieme a Studiolabo e Banca Etica – il gioco "Effetto terra".

Salva nei preferiti

Oristano - Produce più CO2 un chilogrammo di pomodori bio di stagione coltivati localmente o una mela importata e refrigerata? È una delle tante domande a cui risponde “Effetto Terra”, un gioco da tavolo creato da Studiolabo, Banca Etica e Demoela con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’impronta di carbonio, ossia sul totale delle emissioni di gas a effetto serra associate direttamente o indirettamente a un prodotto o a una delle azioni che ciascuno compie quotidianamente.

Il tema della sostenibilità ambientale riguarda tutti e il confronto per la sua salvaguardia passa anche attraverso i momenti di svago. Ne abbiamo parlato con Simone Riggio e Alessandro Valera, rispettivamente presidente e socio della cooperativa sardo-ligure Demoela – con sede a Genova e Santu Lussurgiu – che ha pubblicato il gioco da tavolo “Effetto Terra”.

sostenibilità
Dettaglio del gioco “Effetto terra”
SOSTENIBILITÀ ED ETICA AL PRIMO POSTO

Gli attori coinvolti nella realizzazione del gioco condividono un insieme di valori che imprimono alle loro attività, come è accaduto con “Effetto Terra”. Lo racconta Simone Riggio, presidente di Demoela. «Studiolabo è una delle agenzie di design della comunicazione più importanti di Milano. Sono stati loro – nello specifico Cristian Confalonieri e Serena Mazzi – a ideare il gioco e a curarne la grafica. Banca Etica invece è un unicum nel panorama italiano: finanzia solo progetti di interesse collettivo, tra cui quelli sulla tutela dell’ambiente e sostenibilità. Noi di Demoela abbiamo come obiettivo la divulgazione di temi sociali e culturali attraverso i giochi da tavolo a livello nazionale e internazionale».

Per i realizzatori la sostenibilità non è un principio astratto: Demoela ha al suo interno un responsabile dell’aspetto etico di tutti i giochi prodotti, Alessandro Valera. «“Effetto Terra” è realizzato nel rispetto dell’ambiente», spiega Valera. «Scatola e carte sono in carta riciclata, l’involucro protettivo è in amido di mais compostabile al 100%. Guardiamo al futuro con la volontà di rendere i nostri giochi completamente sostenibili. Non è facile conciliare il tutto con le regole del mercato, ma vogliamo contribuire a salvaguardare il pianeta. Produciamo in Europa, abbiamo quasi del tutto eliminato la plastica dai nostri prodotti, sosteniamo distributori locali e piccoli negozi, non vendiamo i giochi sulle grandi piattaforme e-commerce».

Nei giovani c’è una sensibilità che non sempre è presente negli adulti, soprattutto per ciò che riguarda la sostenibilità ambientale

UN GIOCO CHE PARLA AI GIOVANI

“Effetto Terra” è adatto anche ai piccoli giocatori in virtù di una scelta che è stata fatta in fase di progettazione: «Sulle carte che indicano azioni la cui portata può essere compresa dai bambini abbiamo messo un simbolo, una trottola, per renderle immediatamente identificabili e per far sì che il gioco sia davvero utilizzabile da tutti», spiega Riggio. «I riscontri che riceviamo dalle scuole e dalle maestre testimoniano che i giovani sono molto interessati a sostenibilità e tutela dell’ambiente».

In merito, le conferme sono arrivate anche dal territorio. «Una parte fondamentale del festival dei giochi da tavolo Montiferru Play, che l’associazione omonima organizza a Santu Lussurgiu dal 2019, è riservata alle scuole. Qua “Effetto Terra” è uno dei giochi più apprezzati. Nei giovani c’è una sensibilità che non sempre è presente negli adulti, anche e soprattutto per ciò che riguarda la sostenibilità ambientale. Far leva su questi sentimenti fin dall’infanzia può senz’altro contribuire a renderli più consapevoli man mano che crescono».

sostenibilità
Simone Riggio, presidente di Demoela
COMPETIZIONE VS COOPERAZIONE

A fronte di una meccanica semplice, il gioco affronta la complessa questione della sostenibilità ambientale prendendo in considerazione attività legate a cinque differenti ambiti: il cibo e l’alimentazione, i trasporti – dalla produzione agli spostamenti –, lo stile di vita, le cose che si usano tutti i giorni e la tecnologia. Tutte le attività prese in considerazione sono rappresentante in 143 carte che rivelano quanta CO2 ognuna di esse emette.

Sono previste due possibilità di gioco: la versione competitiva e quella cooperativa. Lo scopo della prima è riuscire a giocare le carte della propria mano posizionandole correttamente in base al valore di CO2 indicato. La seconda prevede invece che tutte le persone al tavolo formino un’unica squadra e mette in gioco anche altre carte: Terra per le missioni e Alberi per le vite. «Nelle Terra sono state inserite delle frasi che rappresentano ottimi esempi da seguire nella vita di tutti i giorni: “Riduci il consumo di carne” o “Pianta un albero”. Un modo per stimolare riflessioni profonde a partire dal gioco che, a nostro parere, ha o dovrebbe avere un ruolo determinante nell’educazione degli individui», spiega Riggio.

sostenibilità
Gioco di società prodotto da Demoela
OLTRE I CONFINI

Il gioco, molto apprezzato in Italia, ha varcato i confini nazionali ed è approdato sul mercato tedesco con una traduzione integrale realizzata appositamente, “Erd Effekt”: «Contiamo di espandere la produzione per includere anche versioni per i giocatori che parlano francese e inglese», aggiunge Valera. Scelte significative che rispecchiano la crescita di Demoela sia come cooperativa – il numero di soci è in costante aumento – sia per gli obiettivi da raggiungere. E l’apertura verso i mercati internazionali è solo uno di questi.

«Il valore delle persone e del mondo in cui viviamo sono per noi fondamentali. Come abbiamo scritto nel nostro sito, “Siamo il risultato di chi osa e crede fermamente nel potere delle idee e dell’immaginazione, nella potenza di ogni forma di comunicazione, nell’educazione attraverso strumenti creativi e divertenti e nelle ricadute positive dell’impresa etica sui territori”. Tutti i giochi che pubblichiamo, ideati o meno da noi, seguono questi principi ispiratori», conclude Riggio.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
N’Sea Yet: educazione ambientale e progetti di economia circolare a Napoli
N’Sea Yet: educazione ambientale e progetti di economia circolare a Napoli

Acqua: quanta ne sprechiamo in casa senza accorgercene?
Acqua: quanta ne sprechiamo in casa senza accorgercene?

Una “cura verde” per riscoprire Napoli attraverso gli spazi naturali
Una “cura verde” per riscoprire Napoli attraverso gli spazi naturali

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(8) "sardegna"