15 Dic 2023

CPRS, il Comitato per la Rinascita di Soccavo resiste per restituire l’auditorium Nosengo al quartiere

Il CPRS, Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo, da anni si impegna nel quartiere con numerose attività che spaziano dalla musica alla danza, dalla ceramica al riciclo creativo, da iniziative solidali per persone in difficoltà all'organizzazione di sportelli di ascolto. Tutte le iniziative sono sempre state gratuite, per dare a tutti la possibilità di partecipare alla rinascita di Soccavo, un quartiere che altrimenti sarebbe vuoto di luoghi di aggregazione culturale. Dal 2019 il CPRS ha tenuto in gestione l'auditorium dell'ex scuola Nosengo, ma nel 2022 lo spazio è stato definito "non fruibile" dalla nuova amministrazione. I membri del comitato e gli abitanti di Soccavo però non si scoraggiano e ancora lottano insieme per restituire quello spazio al quartiere.

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Campania - Due catenacci, messi a una settimana di distanza l’uno dall’altro, sbarrano l’accesso all’auditorium dell’ex scuola Nosengo di Soccavo, uno spazio in cui sin dal 2019 gli attivisti del CPRS, il Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo, organizzano attività socioculturali libere e gratuite per gli abitanti del quartiere. Abbiamo parlato con alcuni membri del Comitato per farci raccontare cosa sta succedendo, cosa fa da anni CPRS per il quartiere e come sta resistendo.

COME NASCE IL CPRS

Il gruppo, diventato comitato nel 2019, lavora nel quartiere e per il quartiere di Soccavo da molto più tempo. «Ci siamo rincontrati dieci anni fa, completamente per caso, all’inaugurazione del parco Don Gallo, un’area verde di Soccavo che è stata abbandonata per anni e che era stata appena ripulita e riaperta al pubblico dal Comitato Soccavo, un’altra realtà attiva nel quartiere».

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In occasione della riapertura del parco, gli abitanti del quartiere erano stati invitati a portare alcune piantine da seminare. Quel giorno si creò spontaneamente un gruppo di persone mosse dalla stessa passione per la condivisione, per l’arte, per la musica e soprattutto per il quartiere. «Abbiamo incominciato lavorando come associazione nelle scuole, organizzando laboratori creativi e musicali nei parchi e per strada. Le attività sono sempre state gratuite, perché a ripagarci bastava il sorriso che riuscivamo a regalare e a regalarci».

Nel 2019 quel gruppo, che nel frattempo aveva accolto nuove persone, divenne un comitato e, grazie al progetto Na.Gio.Ja promosso dall’assessorato ai giovani, fu affidato loro lo spazio dell’auditorium dell’ex scuola Nosengo. «Per tre anni tutti i progetti da noi proposti sono sempre stati approvati dal Comune. In quegli anni, nell’auditorium è stato fatto tantissimo. Abbiamo organizzato il Carnevale Sociale in rete con Gridas, Murga per adulti e per bambini, laboratori di riciclo creativo, di manipolazione dell’argilla, lezioni di Tai Chi e di Rio Abierto, abbiamo dato spazio ai gruppi d’ascolto del Ser.D, dei Narcotici Anonimi e Igiene Mentale e tantissime altre iniziative per le persone del quartiere».

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GIUGNO GIOVANI 2022 E L’AIUDITORIUM NON FRUIBILE

Il CPRS è andato avanti a portare musica e cultura nel quartiere di Soccavo fino a giugno del 2022, quando si è tenuto l’ultimo e unico progetto approvato dalla nuova amministrazione nell’ambito di Giugno Giovani e in collaborazione con l’ALS. «Abbiamo svolto laboratori di musica con i bambini nei parchi di Soccavo, mentre la finale si è tenuto in auditorium. Da questo momento in poi, ogni singolo progetto da noi proposto è sempre stato rifiutato».  

Qualche mese dopo, in seguito a un sopralluogo effettuato dal personale del comune, l’auditorium è stato dichiarato “non fruibile”. «Alla mail inviata dall’assessorato delle politiche giovanili non è stata allegata nessuna perizia tecnica. Da quello che abbiamo capito si tratta soltanto un’infiltrazione, perché non veniva fatto cenno a nessun tipo di problema strutturale. In questa stessa mail però ci rassicuravano per una veloce risoluzione dei problemi e affinché le nostre attività potessero riprendere quanto prima».

I membri del CPRS aspettavano dunque fiduciosi l’arrivo di una ditta che effettuasse questi piccoli lavori di manutenzione, come era già successo durante la precedente amministrazione, ma nel frattempo i mesi passavano senza che arrivasse nessuno. «Abbiamo mandato diverse e-mail per sollecitare e per chiedere un incontro con l’assessore, ma non abbiamo mai ricevuto risposta».

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IL BANDO PER LA GESTIONE DEL CENTRO GIOVANILE NA.GIO.JA E IL PROGETTO “AFFABULAZIONE”

Nel nuovo bando per l’affidamento della gestione del Centro Giovanile Na.Gio.Ja, uscito a luglio 2023, viene inoltre fatto riferimento solo agli spazi della Torre del Polifunzionale, mentre l’auditorium, che è una struttura vicina ma distaccata, non viene neanche menzionato. «Sembrava che non fossimo mai esistiti e abbiamo iniziato a temere il peggio».

La frustrazione e la rabbia dei membri del CPRS è aumentata quando, lo scorso settembre, l’auditorium ha ospitato un evento patrocinato dal Comune di Napoli nell’ambito della rassegna “Affabulazione – Espressioni della Napoli Policentrica”, durante il quale il Comitato ha collaborato, mettendo anche a disposizione le proprie attrezzature elettroniche. «Ci siamo chiesti come mai l’auditorium non fosse fruibile per noi, ma lo fosse per altri, ma anche a questa domanda non abbiamo avuto risposta».

LE CATENE ALL’INGESSO E LA RICHIESTA DI SGOMBERO

Infine, lo scorso novembre, i membri del CPRS hanno trovato una catena all’ingresso. «Non c’era però nessun avviso e abbiamo addirittura pensato che a metterla fosse stato qualcuno del quartiere a cui davano fastidio le nostre attività gratuite. Siamo comunque entrati per controllare che le nostre cose non fossero state danneggiate e abbiamo trovato tutto perfettamente in ordine». Infatti, in questi anni in cui il CPRS ha portato musica, colori e gioia nel quartiere di Soccavo, ha arredato l’auditorium con i suoi strumenti musicali, con computer, stereo e altre attrezzature».

Dopo due settimane e una seconda catena è arrivata anche una mail da parte dell’assessorato delle politiche giovanili in cui veniva ordinato di sgombrare i materiali e che, in caso contrario, sarebbe partita una denuncia per effrazione. «Noi crediamo fortemente in un auditorium libero, gratuito, fruibile a tutte e a tutti sul territorio, che non sia né abbandonato né privatizzato e siamo in attesa di capire come e quando l’edificio tornerà a essere aperto alla comunità».

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In un quartiere povero come Soccavo, la passione e la volontà di associazioni e di persone del territorio che mettono a disposizione degli altri gratuitamente il loro sapere è una ricchezza che non si può misurare. «Abbiamo organizzato cineforum e spettacoli teatrali, corsi e sportelli di ascolto per dare la possibilità a persone che, in un altro modo, non potrebbero farli».

Soccavo non offre molte altre alternative alle persone del quartiere. Il pomeriggio le strade sono vuote e se l’alternativa non c’è, il Rione Traiano invita allo spaccio e alla criminalità. «Tantissimi sono i ragazzi del Ser.D. che sono venuti a suonare con noi e che hanno partecipato ai laboratori. Potevamo dare loro, anche soltanto per un’ora, un assaggio di una vita diversa. Avevamo la possibilità di stare insieme e di stare bene insieme, in uno spazio felice all’interno di un quartiere pieno di problematicità». Il CPRS non si arrende e, mentre spera di poter ricominciare presto a utilizzare l’auditorium per portare musica, gioia e colore nel quartiere, continua le sue attività negli spazi dei parchi e delle strade.

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