La storia di Tommaso: “Così ho creato TooMe, il mio laboratorio di upcycling per capi unici”
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Vicenza, Veneto - «La quarantena mi ha destabilizzato, avevo bisogno di occupare il mio tempo». Ed è così che Tommaso Ferraro, ragazzo di vent’anni del bassanese, in arte TooMe, ha iniziato a creare vestiti custom sperimentando l’uso della candeggina e dei colori per tessuti.
«Ho iniziato con alcuni capi base come ad esempio camicie, pantaloni e magliette che trovavo in casa e che non utilizzavo più». Così con il tempo si è rinforzata sempre di più l’idea di dare vita a un progetto sostenibile, pensato per ridurre sprechi inutili di vestiti che in alternativa sarebbero stati buttati e allo stesso tempo per dare nuova vita a capi già esistenti ma non utilizzati, riducendo sprechi, consumi e soprattutto manodopera.
![ToMee1](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2023/09/ToMee1-1024x681.jpg)
ESPRIMERSI ATTRAVERSO L’UPCYCLING
Oggi le aziende del territorio sono a conoscenza del progetto di TooMee e donano a Tommaso materiali di scarto e capi inutilizzati o invenduti. Negli anni TooMe ha sperimentato varie tecniche e ha sviluppato una serie di idee mantenendo un’unica costante: il motivo cucito sui tessuti in corrispondenza della schiena, che Tommaso lui descrive come “la spina dorsale di TooMe”. Come ci spiega, «non ho un vero e proprio processo creativo ma creo ciò che più mi piace e che rispecchia il mio gusto personale. Mi esprimo senza utilizzare un “moodboard” [strumento grafico che aiuta a comunicare la propria idea del progetto iniziale, ndr] per poter essere più espressivo e diretto possibile».
Ci racconta inoltre come il suo brand non sia nato a scopo commerciale, ma per soddisfare il bisogno di esprimersi attraverso qualcosa – in questo caso i vestiti – creati tramite TooMe_lab. Tommaso studia styling al Modart di Verona ma fa anche fotografia commerciale per altre case di moda. I suoi capi sono stati già richiesti da alcuni brand importanti per degli shooting e tra i le cose da fare in programma TooMe ha quello di andare a New York per un progetto interno alla sua scuola. La sua ambizione ora è imparare l’aspetto modellistico della moda per poter creare capi completamente da zero utilizzando però sempre materiale di scarto.
Continuerò a utilizzare materiali di scarto e spero, un giorno, di fare la differenza grazie al mio processo di upcycling
TOOME OGGI
TooMe – ovvero Tommaso – è oggi una realtà ristretta e non commerciale: crea capi made to order, per gli amici e per sé stesso, facendosi conoscere tramite i social o durante eventi locali. Noi, ad esempio, lo abbiamo conosciuto durante l’Anima Fest il 4 settembre 2022, un evento organizzato da un suo amico. L’evento in questione si svolgeva in Villa Angaran a San Giuseppe (VI) e consisteva in una serata con musica live mentre nel giardino vari brand della zona avevano esposto su degli stand i loro capi, per farsi pubblicità e per vendere i loro prodotti.
TooMe racconta di questo evento come un grandissimo successo, un’occasione per farsi conoscere, e ciò lo ha motivato maggiormente a creare. Il 9 dicembre 2022 ha finalmente organizzato la sua prima sfilata, all’interno studio del brand dove ospita anche il release party dell’album di un artista della zona.
![ToMee2](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2023/09/ToMee2-1024x681.jpg)
Oggi TooMe ha ancora molti progetti e sogni “nel cassetto” e ambisce a diventare designer o stylist grazie al suo percorso di studi nonché ovviamente attraverso la diffusione del suo brand. Come ci racconta, «continuerò a utilizzare materiali di scarto e spero, un giorno, di fare la differenza grazie al mio processo di upcycling».
Questo articolo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse della scuola secondaria di secondo grado A. Scotton a conclusione del progetto“Green Learning”, un percorso formativo sul tema della sostenibilità, che permette di acquisire le competenze per individuare e raccontare una storia di cambiamento e sostenibilità nel proprio territorio. Green Learning è un progetto di Sineglossa, realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona, con il supporto di Comune di Bassano del Grappa, di Italia che cambia e dell’UNIVPM Università Politecnica delle Marche. Per saperne di più ed adottare il progetto nella tua scuola: https://greenlearning.it/
Articolo scritto da:Mattia Zaccai, Aurora Boscardin, Sophia Munaretto, Rebecca Chemello della classe 4/5 F dell’Istituto A. Scotton.
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