Il sogno di Olivetti riprende vita grazie al crowdfunding promosso da Infinityhub
Seguici su:
Torino - Creare un nuovo mondo di possibilità, speranza e unione, mettendo in moto un paradigma capace di futuro, in grado di stimolare l’intera comunità alla sostenibilità, secondo i principi della democrazia energetica. È con questi obiettivi che nel 2016 nasce Infinityhub, la prima Energy Social Company made in Italy, grazie a venti soci fondatori.
Manager, economisti, ingegneri, architetti, imprenditori e accademici con esperienza pluriennale nella sostenibilità e nella finanza green, uniti per ridisegnare il paradigma dell’efficientamento energetico attraverso un sistema virtuoso che converte lo spreco in capitale condiviso a rendimento conveniente. Un modello che integra persone, tecnologie e risorse finanziarie per migliorare il benessere diffuso e la qualità di vita delle persone.
Dal 2016 a oggi sono tanti i progetti di efficientamento – ma anche rinnovamento e riqualificazione immobiliare – concretizzati da Infinityhub grazie alle 19 campagne di equity e lending crowdfunding concluse con successo e ai 6.2 milioni di euro di equity raccolti sui portali di crowdfunding. I 20 azionisti iniziali sono diventati 1197 soci e 1122 finanziatori del mondo Infinityhub che testimoniano una crescita continua per produzione e patrimonio gestito.
Ospitalità, industria, mobilità elettrica, sport, welfare, smart city sono alcuni dei settori in cui Infinityhub opera secondo un modello che passa attraverso la creazione di una joint venture, un’analisi di fattibilità, la costituzione di una società partecipata, l’equity e lending crowdfunding, e il finanziamento bancario o con fondi di investimento, per arrivare alla realizzazione del progetto.
Infinityhub risponde alla complessità dei servizi offerti con un team vario, composto da persone con esperienze specialistiche che vanno dal controllo di gestione allo sviluppo di nuovi sistemi software, dalla governance alla gestione delle risorse umane, fino alla selezione del mix di tecnologie di efficientamento, allo sviluppo di nuovi processi per il miglioramento continuo in termini di impatto ambientale, economico e sociale.
INFINITYHUB E LA RIGENERAZIONE DELLE OFFICINE OLIVETTI: GLI INCONTRI NON AVVENGONO PER CASO
Tra le tante attività in corso, Infinityhub è impegnata in un processo di rivalutazione delle Officine ICO Olivetti. Via Jervis, secondo Le Corbusier, era “la strada più bella del mondo”. È proprio qui infatti che nasce agli inizi del ‘900 la storia di architetture industriali pensate per costruire fabbriche a misura d’uomo grazie alla visione dell’imprenditore Adriano Olivetti.
Il Complesso Olivetti, che conta oggi 145.000 metri quadrati di superficie e comprende la Fabbrica di Mattoni Rossi e le Officine ICO, costituisce una delle prospettive urbane industriali del Novecento più note in Europa, oltre a essere l’immagine simbolica di Ivrea. La città e l’intero complesso infatti sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità in virtù dell’eccezionale valore architettonico di questa città industriale del XX secolo, che ha saputo coniugare insieme arte, sviluppo e bellezza.
«È per un collasso della funzione d’onda – un concetto di meccanica quantistica che afferma che a seguito di una misura la funzione d’onda subisce un processo istantaneo e irreversibile – che Infinityhub si trova coinvolta nella rigenerazione delle Officine ICO Olivetti. La nostra vita è una funzione d’onda e quando incontriamo alcune persone può prendere direzioni diverse e significative. Due anni fa, dopo un’intervista, ha fatto il suo ingresso all’interno di Infinityhub un nuovo socio proveniente da Ivrea e grazie a lui che siamo arrivati ad Andrea Ardissone, presidente di Icona», racconta Massimiliano Braghin, CEO di Infinityhub.
Quest’ultima è una società nata nel 2018 dall’idea di Andrea Ardissone e Alberto Zambolin di riportare al centro di un nuovo progetto il patrimonio industriale di Olivetti, interpretando i cambiamenti economico-sociali in atto e il prossimo futuro. Sono stati radunati venti diversi soggetti che hanno condiviso la visione e il sogno, hanno acquisito l’immobile e avviato il progetto di riqualificazione dell’area industriale attraverso nuovi insediamenti produttivi. Oggi 15.000 metri quadri sono già operativi e utilizzati da diverse imprese dei settori dei servizi e manifatturiero.
«Infinityhub ha incarnato sin dall’inizio i valori di Adriano Olivetti. Quando siamo andati la prima volta a Ivrea ci siamo sentiti dentro la nostra storia, dentro il nostro sogno di impresa che lavora con e per la comunità. In questo luogo carico di umanità sento forte il richiamo di Adriano che diceva: “La fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. Io penso la fabbrica per l’uomo, non l’uomo per la fabbrica. Occorre superare le divisioni fra capitale e lavoro, industria e agricoltura, produzione e cultura”. E noi lavoriamo con entusiasmo ogni giorno per condividere valore e valori e tramandare sogni e desideri di bene», continua Massimiliano Braghin.
Secondo il modello di Infinityhub, nel 2022 è stata firmata la Joint Venture con Icona, che ha come obiettivo la riqualificazione energetica del complesso Olivetti di Ivrea, il passo successivo ha visto la nascita di YCon@ S.r.l. Benefit, società partecipata da entrambi, per dare il via esecutivo ai progetti. Il piano complessivo include una serie di interventi schedulati a moduli operativi per un totale di quasi 30.000 metri quadri da riqualificare. Il primo modulo è incentrato sulla riqualificazione energetica ed edile dell’immobile ICO Sud, struttura attualmente inutilizzata di 400 metri quadri, con un nuovo impianto di HVAC, l’installazione di 55 punti luce a LED, l’isolamento involucro e il rifacimento impianto elettrico e antincendio.
YCon@ S.r.l. Benefit, PERCHÈ INVESTIRE IN UN PROGETTO DI EQUITY CROWDFUNDING
Il viaggio di Infinityhub nel mondo Olivetti prende vita da un luogo sempre molto attento al capitale umano e dal desiderio profondo di costruire un nuovo futuro fatto di persone ed energie, un modello di impresa che Olivetti stesso definiva “una fabbrica di bene.
Il 19 settembre scorso è partita la campagna Ycon@ di equity crowdfunding, che si è conclusa in anticipo, rispetto alla data prevista, avendo raggiunto l’obiettivo di 75.302 euro e che ha aperto il capitale sociale a un’ampia platea di potenziali investitori. Investire in un progetto di riqualificazione di questo tipo significa partecipare a una vera transizione ecologica secondo i principi della finanza etica che, oltre ad apportare benefici ambientali e culturali, crea un modello economico vincente per il futuro dell’industria innovativa.
Per chi decide di investire quindi c’è anche un ritorno economico collegato ai dividendi – dal quinto anno – e alla liquidazione delle quote dei soci al termine dei vent’anni previsti per l’implementazione e la gestione del progetto. La remunerazione del socio media annua (TIR semplice) si stima al 10% per persona fisica e all’8% per persona giuridica. Gli investitori inoltre possono usufruire delle detrazioni fiscali in startup innovative al 30% per le persone fisiche e deduzione fiscale del 30% per le persone giuridiche.
Per Adriano Olivetti, imprenditore illuminato, “i fini nella nuova economia delle Comunità sono, ben inteso, qualcosa di vivo e vitale, qualcosa che mentre si perfeziona la propria personalità accompagna la propria vocazione, qualcosa che contribuisce al proprio progresso materiale, tuttavia non impedisce di volgere l’animo verso una meta più alta, verso qualcosa che non sarà un fine individuale, un profitto personale né proprio né altrui, ma sia un contributo alla vita della Comunità, ben diritto sul cammino della civiltà e del progredire umano”.
Ed è a partire da questa comune visione che Infinityhub attiva tutte le sue forze per contribuire ai cambiamenti economico-sociali che questa epoca richiede, necessari per generare sostenibilità economico-sociale e attività a misura di uomini e donne, nella bellezza e nella dignità, proprio come sognava Olivetti. Un viaggio nel tempo, un ritorno al futuro con lo sguardo rivolto verso l’infinito e oltre, capace di rigenerare “luoghi” per persone e per imprese capaci di futuro.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento