8 Nov 2023

Un ponte nel vento: il mare aiuta a combattere isolamento e dispersione scolastica

Scritto da: Claudia Moschetti

Combattere la dispersione scolastica si può? Sì, basta imparare dal mare. Con l’associazione Un ponte nel vento i ragazzi possono acquisire non solo le competenze richieste dalla navigazione, ma anche la capacità di adattamento, lo spirito di gruppo, il coraggio e la pazienza necessarie per affrontare la vita e le sue sfide.

Salva nei preferiti

Campania - Imparare dal mare: è questo uno dei principi cardine dell’associazione Un ponte nel vento, nata a Ischia nel 2009 dal desiderio di due fratelli appassionati di vela – Luisafrancesca e Andrea Proto – di condividere con gli altri le emozioni e le esperienze acquisite sin dall’infanzia navigando per mare. Oggi referente in Campania dell’UVS – acronimo di Unione italiana Vela Solidale –, l’associazione ha esordito con il progetto “Un ponte nel vento per riprendersi la vita” rivolto ai minori in comunità perché sperimentassero, oltre all’amicizia e al lavoro di squadra, i valori della legalità, dell’impegno e dell’educazione.

Il successo del progetto ha portato l’associazione a occuparsi nel 2014 anche dell’iniziativa voluta dal Centro Giustizia Minorile “Ormeggio sicuro”, che ha coinvolto i ragazzi del territorio in una serie di attività formative, teoriche e pratiche e in un tirocinio presso la marina Cala degli Aragonesi, il porto turistico ischitano di Casamicciola Terme. Dare ai minori la possibilità di operare sul campo, anche di notte, e assorbire le nozioni dalle voci vive dei responsabili della capitaneria di porto ha permesso ai ragazzi di acquisire gli strumenti necessari al mestiere del mare, nonché nuovi orizzonti e prospettive.

A scuola per mare con Un ponte nel vento
LE ATTIVITÀ DI UN PONTE NEL VENTO

L’avvicinamento dei giovani – napoletani, ma anche provenienti da fuori città – alla cultura del mare e della marineria è avvenuto nel corso degli anni tramite laboratori e percorsi velici educativi, progettati anche per studenti con disabilità e disturbi del neurosviluppo, perché anche chi viene erroneamente privato dalla società della bellezza e della libertà che il mare regala possa sentirsi parte di qualcosa di grande e meraviglioso.

Con l’autorizzazione della Federazione Italiana Vela, è nato poi il percorso di formazione velica “La Scuola Vela D’Altura Un ponte nel vento”. Compatibile con gli orari scolastici, il corso si è posto l’obiettivo di formare veri e propri equipaggi di ragazzi che vogliano dedicarsi al mare tutto l’anno, concludendo ogni stagione con una crociera durante la quale mettere in pratica le preziose nozioni apprese. 

Operare sul campo e assorbire le nozioni dalle voci vive dei responsabili della capitaneria di porto ha permesso ai ragazzi di acquisire gli strumenti necessari al mestiere del mare

IL PROGETTO A SCUOLA PER MARE

A tre anni dall’inizio del progetto, di stampo nazionale, si è concluso il percorso “A scuola per mare” con la stima di diversi esponenti istituzionali, tra cui la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli e il Ministro per le politiche del Mare Nello Musumeci. Selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, il progetto è stato portato avanti, con esiti molto positivi, da Un ponte nel vento insieme ad altre associazioni facenti parte dell’Unione italiana Vela Solidale: l’associazione siciliana Centro Koros, la cooperativa sociale laziale Arcobaleno di Frascati, l’associazione sarda Global project System di Porto Torres e l’impresa sociale lombarda Il Carro di Monza.

Un lavoro, quello svolto per il progetto, enorme e faticoso che ha coinvolto nel corso dei tre anni 41 ragazzi nei moduli residenziali in barca e 40 ragazzi nei moduli territoriali, nel contesto delle cinque regioni interessate. La particolarità del progetto è stata quella di coniugare cento giorni di navigazione a vela via mare insieme all’associazione I Tetragonauti a un percorso formativo di cinque mesi su terra con il team di Un ponte nel vento. Una sfida che ha certamente richiesto tanta fiducia e collaborazione tra i responsabili territoriali e l’equipe di bordo, lontana da tutti per tre mesi, e soprattutto una buona capacità comunicativa da parte di entrambe.

A scuola per mare con Un ponte nel vento
LA LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA

“A scuola per mare” ha dato l’occasione ai servizi del territorio ischitano di collaborare con Un ponte per mare e al Centro di Giustizia Minorile di proseguire il percorso di educazione e reinserimento sociale dei minori già iniziato in precedenza con l’associazione. Grazie al lavoro svolto insieme, alcuni dei ragazzi sono riusciti a riprendere con successo la scuola e le redini delle loro vite, adempiendo in pieno il desiderio dell’associazione, che da anni ormai si adopera anche per contrastare il fenomeno di dispersione scolastica, molto alto in Italia stando ai dati ISTAT, ma soprattutto in Campania, dove il tasso raggiunge circa il 16,4%.

D’altronde, l’esperienza del mare racchiude in sé molti insegnamenti utili ad affrontare la vita e la società: la navigazione richiede non solo competenze, ma una grande capacità di adattamento, spirito di gruppo, coraggio e pazienza, nonché immediatezza nell’affrontare qualsiasi imprevisto.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Scampia: via al progetto del Comune per la ristrutturazione e riqualificazione delle Vele
Scampia: via al progetto del Comune per la ristrutturazione e riqualificazione delle Vele

La rivoluzione “dolce” di Banda Biscotti: il riscatto nelle carceri passa per la pasticceria
La rivoluzione “dolce” di Banda Biscotti: il riscatto nelle carceri passa per la pasticceria

Still I Rise e il modello educativo che offre agli “ultimi” le possibilità migliori
Still I Rise e il modello educativo che offre agli “ultimi” le possibilità migliori

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(6) "napoli"