RTT LAB, anche a Napoli si parla di tecnologia, discriminazioni e giustizia digitale
Seguici su:
Campania - «Vogliamo stare dentro, contro e oltre la tecnologia». Questa è la dichiarazione di intenti di RTT LAB, acronimo di Reclaim The Tech, un’“officina di saperi” nata con l’obiettivo di costruire e condividere conoscenze e pratiche per la giustizia digitale sociale e di genere.
LA PRIMA EDIZIONE DI RTT LAB A BOLOGNA
RTT LAB nasce come Festival sui diritti digitali e di giustizia sociale: la prima edizione si era tenuta a Bologna lo scorso maggio e aveva riunito lavoratori e lavoratrici, attiviste e associazioni che si occupano di tecnologia e diritti, per confrontarsi su temi quali discriminazioni, intelligenza artificiale e violenza digitale di genere. Alcuni di questi incontri sono stati registrati e messi a disposizione della comunità sul sito di RTT LAB, così che chiunque sia interessato possa recuperarli in qualsiasi momento.
RTT LAB ARRIVA A NAPOLI
RTT LAB è poi arrivato a Napoli nel weekend dal 10 al 12 novembre, tra gli spazi dell’ex Asilo Filangieri e dello Zero81, non come festival, ma in veste di laboratori collettivi e pratici, pensati anche per dare vita a nuove idee e proposte per la nuova edizione del Festival prevista per il 2024.
Ma cosa si intende per giustizia digitale? La tecnologia, diventata così centrale nelle nostre vite, riflette le dinamiche sociali in cui nasce e si inserisce, riproducendo nei suoi usi il dominio capitalista e patriarcale e di conseguenza le ingiustizie che questi modelli comportano. L’obiettivo di RTT LAB è quello di creare consapevolezza riguardo queste dinamiche e proporre un’alternativa, attraverso dibattiti e scambi.
E ancora: l’uso della tecnologia nelle scuole è davvero inclusivo? Come può essere messa al servizio dei movimenti ecologisti? In che modo la violenza di genere si è appropriata della tecnologia e come possiamo difenderci quando così labili sono le definizioni legali? Queste sono alcune delle domande che sono state poste tra laboratori e i tavoli di lavoro, perché RTT LAB si propone di politicizzare il dibattito sulle tecnologie, riflettendo insieme su come queste possano essere utilizzate nella costruzione di un mondo più giusto.
UN PROGETTO REALIZZATO IN CORO
L’intera organizzazione di RTT LAB si basa sull’assunto che “l’unione fa la forza” e che grazie alla collaborazione e allo scambio si può ottenere un impatto reale. Lo stesso programma di RTT LAB è stato il risultato di forze condivise. Infatti l’organizzazione è stata discussa e definita durante un’assemblea online aperta a tutte le persone e comunità che attraversano Reclaim the Tech e durante la quale sono state condivise riflessioni, proposte e idee.
I TAVOLI DI LAVORO E I LABORATORI
Per tre giorni dunque ai tavoli di discussione sono state esplorate le problematicità che la tecnologia comporta in diversi ambiti, indagando il rapporto tra tecnologia ed educazione o tra tecnologie e conflitti ecologici. Si è mostrato come le tecnologie GIS – ovvero Geographic Information Systems – e la sensoristica possano diventare strumenti potenti per i movimenti ecologisti e si è cercato insieme di proporre azioni concrete per incamminarsi in questa direzione.
Nel pomeriggio di sabato si sono svolti diversi laboratori pratici, incentrati su progettazione e sperimentazione. Il laboratorio di autodifesa digitale femminista, analizzando i modi in cui la violenza di genere si esprime anche attraverso l’uso della tecnologia, ha posto l’attenzione sulla necessità di sensibilizzare e creare consapevolezza del problema. Contemporaneamente, si lavorava sugli usi alternativi e sui conflitti con l’IA, e sulle tecnologie partecipative, inclusive e alternative.
Sabato sera, mentre si svolgevano mini-talk in teatro, presso la biblioteca veniva presentato Moleculocracy di Emanuele Bragam, un saggio che spazia fra ecologia e lotta politica, e che vuole dimostrare come la scienza contemporanea si basi su concetti rivoluzionari e anticapitalisti. Infine, l’ultima giornata, quella di domenica, è stata dedicata alla progettazione della seconda edizione di Reclaim the Tech e alla ri-progettazione della community di RTT.
VERSO RTT LAB 2024
Ora che si sono conclusi questi tre giorni di incontri, ricchi di stimoli e di idee e che hanno visto una partecipazione che è andata oltre le aspettative, la comunità di RTT LAB si sta occupando di raccogliere i materiali, gli strumenti e le proposte emerse durante i dibattiti e i laboratori per definire le possibilità di azioni future e noi non vediamo l’ora di scoprire che frutti saranno stati raccolti.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento
Sponsored
Flavio Fogarolo, Claudia Munaro Strumenti didattici autocostruiti per attività educative e di sostegno |
Annalisa Morganti, Fabio Bocci Educazione socio-emotiva e apprendimento cooperativo per costruire competenze inclusive attraverso i "compiti di realtà" |