9 Nov 2023

La cittadinanza diventa attiva con il progetto Ci sto? Affare Fatica!

Ci sto? Affare Fatica! è un progetto di volontariato che si prende cura dei beni comuni attraverso la sostenibilità e l’ambiente. Protagonisti sono giovani ragazzi e ragazze che in città prestano il loro tempo libero dedicandosi ad attività manuali, dalla manutenzione dei parchi giochi alla tinteggiatura delle staccionate, alla riqualificazione delle aree verdi.

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Vicenza, Veneto - 201 Comuni coinvolti in 14 regioni, 400 realtà ospitanti per un totale di 6011 partecipanti in 703 squadre, cui hanno preso parte 594 handyman e 441 tutor. Sono alcuni numeri di Ci sto? Affare fatica!, un progetto iniziato nel 2016 che coinvolge i ragazzi dai 14 ai 19 anni disposti a lavorare durante l’arco di una settimana, facendo lavori utili per curare il proprio territorio. Di questo progetto – che risponde all’obiettivo 11 dell’Agenda 2030, ovvero “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili” – abbiamo parlato con Alice Fantinanto Adelante, che si occupa di gestire il progetto nel Comune di Cartigliano (VI).

Ci parli del progetto ”Ci sto? Affare fatica!” e ci racconti in cosa consiste?

Ci sto? Affare fatica! è un progetto che consiste nella cura del territorio e dell’ambiente grazie all’impegno dei ragazzi, disposti volontariamente a lavorare durante i mesi estivi in città e a svolgere determinati compiti come pulire le strade o ritinteggiare per ricevere in cambio un buono da spendere in alcuni negozi. A questo progetto collaborano gruppi formati da dieci persone: sono soprattutto giovani ma anche adulti che collaborano per curare l’ambiente in cui vivono.

Ci sto affare fatica1
Quando è nato il progetto e chi l’ho fondato?

Questo progetto è nato circa nel 2016: l’idea è stata pensata durante il periodo invernale di quell’anno ma realizzata solo in seguito, durante il periodo estivo, coinvolgendo i ragazzi delle scuole superiori e medie. Ad avere l’intuizione è stato il padre di un ragazzo di 15 anni che chiese se durante l’estate ci fossero in programma attività costruttive e allo stesso tempo divertenti per i giovani. Fu così che da questa richiesta si sviluppò quest’opera di volontariato. Solitamente il progetto si svolge nel bassanese nei mesi estivi e la sua durata è di circa 7 settimane, dalla seconda settimana di giugno all’ultima di luglio.

Perché portate avanti questo progetto?

La motivazione principale di questa scelta è creare un percorso di cittadinanza attiva, coinvolgendo le persone in attività di cooperazione per aiutare l’ambiente e – perché no? – occupare le giornate.

201 Comuni coinvolti in 14 regioni, 400 realtà ospitanti per un totale di 6011 partecipanti in 703 squadre, cui hanno preso parte 594 handyman e 441 tutor

Quali sono i luoghi in cui è stato attivato il progetto?

I luoghi in cui si svolge Ci sto? Affare Fatica! sono parchi, strade o spazi pubblici. Questa iniziativa non è solo presente a Bassano del Grappa, ma viene praticata anche nei paesi attigui: attualmente ne fanno parte sedici Comuni e si sta diffondendo in tutta la regione Veneto. L’associazione non è solo rivolta ai ragazzi, ma è anche un’opportunità per il Comune che da un lato segnala i luoghi in cui poter svolgere delle attività di cura nel proprio territorio e dall’altro lato vede i suoi abitanti prendersene cura.

Quali sono i vantaggi di questo progetto per i giovani?

Molti ragazzi e ragazze inizialmente vengono per il fatto di ricevere una ricompensa, quindi con lo scopo di “guadagnarci”. Con il proseguire degli anni però abbiamo notato che non si presentano più esclusivamente con questo fine ma scelgono di partecipare per fare nuove amicizie e praticare attività di gruppo. Certamente, non solo con i coetanei ma anche con altre persone, prima sconosciute, che vivono nello stesso ambiente.

Ci sto affare fatica2
Secondo voi questo progetto può avere legami con la sostenibilità e l’ambiente?

Certo, ha un legame con la cura del territorio perché la nostra associazione è nata anche per aiutare l’ambiente chiedendo l’aiuto delle nuove generazioni e curando il verde pubblico in modo sostenibile.

Questo articolo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse della scuola secondaria di secondo grado G.B. Brocchi a conclusione del progetto“Green Learning”, un percorso formativo sul tema della sostenibilità, che permette di acquisire le competenze per individuare e raccontare una storia di cambiamento e sostenibilità nel proprio territorio. Green Learning è un progetto di Sineglossa, realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona, con il supporto di Comune di Bassano del Grappa, di Italia che cambia e dell’UNIVPM Università Politecnica delle Marche. Per saperne di più ed adottare il progetto nella tua scuola: https://greenlearning.it/

Articolo scritto da: Emma Zampierin, Agnese Tommasello, Nicole Poli, Gemma Bordignon della classe 1DSU dell’Istituto G.B. Brocchi.

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