10 Nov 2023

Michele Rallo, l’attivista delle Egadi che si batte per la salvaguardia del territorio

Scritto da: Maria Enza Giannetto

Michele Rallo, nato e cresciuto a Favignana, vive sull'isola con la famiglia ed è da sempre impegnato nell'attivismo civico per la salvaguardia del territorio delle Egadi con varie azioni intraprese in seno a Legambiente, a Libera e come consigliere comunale. Tra le ultime battaglie quella a sostegno del comitato cittadino di Levanzo, che ha chiesto e ottenuto lo smantellamento di un solarium sugli scogli.

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Trapani - L’ultima in ordine di tempo è quella per lo smantellamento di un solarium sulla costa dell’isola di Levanzo. Di battaglie per la salvaguardia ambientale tout court e soprattutto a tutela delle sue Egadi, il quarantacinquenne Michele Rallo ne ha fatte davvero tante. Sia come semplice cittadino, sia come amministratore – è stato per anni consigliere comunale – e sia nell’ambito delle associazioni.

Una scelta – quella dell’attivismo – che per Michele Rallo, nato e cresciuto a Favignana, dove oggi vive con la moglie e i suoi due bambini e dove lavora come impiegato in banca, è stata del tutto naturale ed è maturata proprio crescendo in un territorio unico come quello isolano, da preservare e soprattutto da tutelare rispetto agli appetiti di imprenditori senza scrupoli e alle speculazioni.

«È inutile che ci giriamo intorno – spiega Michele –: le concessioni edilizie, il mattone, in posti come questi sono davvero oro e quindi le mire, non solo da parte di imprenditori che ci vedono il grosso affare ma purtroppo da parte della malavita organizzata, sono sempre alte». Ma Michele, un po’ per indole e un po’ perché più ci si impegna per il proprio territorio più si viene a conoscenza di tanti aspetti, di tante malefatte e si interpretano meglio carte, numeri e dati dei reati ambientali, queste mire le ha sempre contrastate.

Michele rallo
MICHELE RALLO: «CONTRO IL SOLARIUM DI LEVANZO HO APPOGGIATO IL COMITATO CITTADINO»

E così, se nel caso di Levanzo si è posto, come sottolinea, più come facilitatore di un comitato cittadino che come vero e proprio attivatore, il suo nome compare spesso tra le cronache di battaglie a difesa delle Egadi e non solo. «Per quanto riguarda la vicenda del solarium di Levanzo, in effetti, avevo letto il post di un ragazzo dell’isola che esprimeva preoccupazione per la costruzione di questo solarium e ci siamo sentiti. Da lì avendo io un po’ di dimestichezza con le carte, visto che sono stato consigliere comunale per tanti anni e dirigente in Legambiente regionale per un po’, ho fornito qualche indicazione a questi giovani sostenendoli nella loro battaglia, che è presto diventata quella di tanti cittadini».

Una battaglia che ha visto il comitato cittadino attivarsi e sollevare il problema chiedendo alla Regione, al Comune di Favignana e alla Soprintendenza ai beni culturali un supplemento di istruttoria per valutare il reale impatto ambientale di questa grande piattaforma sugli scogli di un luogo unico al mondo e conosciuto appunto per la sua bellezza selvaggia. La mobilitazione ha portato, dopo tre mesi, allo smontaggio di quel solarium.

«Noi tutti – dice – sappiamo quanto sia importante il turismo come volano di sviluppo del nostro territorio e della necessità di investire in strutture attrattive. Ma tutto ciò deve sempre coniugarsi con il rispetto del patrimonio ambientale che è la nostra vera ricchezza. L’isola di Levanzo è conosciuta nel mondo per le sue bellezze naturali che la rendono una delle mete più ambite della provincia di Trapani e, seppur non permanente, un’opera come quella provoca danni importanti alla scogliera».

Per me tutelare il mio territorio e impegnarmi per la comunità è fondamentale, lo è sempre stato è lo è ancor più ora che sono padre. Lo devo ai miei figli

MICHELE RALLO: ALLE EGADI VIVIAMO DI TURISMO MA DEVE ESSERE SOSTENIBILE

«Alle Egadi – ripete – campiamo con il turismo, ma questo deve essere sostenibile, non possiamo fare vilipendio di questo ambiente e territorio che è proprio quello che ci rende famosi nel mondo e la gente viene per questo. Per me tutelare il mio territorio e impegnarmi per la comunità è fondamentale, lo è sempre stato è lo è ancor più ora che sono padre. Lo devo ai miei figli: noi tutti lo dobbiamo ai nostri figli».

E con questo mantra, di battaglie – con Legambiente o come consigliere comunale o ancora tra le fila di Libera o semplicemente come cittadino di Favignana – ne ha avviate tante. L’impegno verso l’isola, ad esempio, ha portato alla collaborazione con alcuni pescatori che dieci anni fa hanno istituito l’associazione culturale Borgo Marinaro di Punta Longa, nata dopo che alcuni imprenditori avevano fatto richiesta di concessione del territorio demaniale per trasformare una delle poche zone dell’isola rimasta quasi indenne dall’afflusso turistico.

Per salvaguardare Punta Longa, i suoi abitanti e la sua memoria, gli stessi cittadini si sono uniti in associazione per chiedere loro stessi la concessione dei territori e salvare così Punta Longa dalle mire di altri imprenditori. Da quel momento l’associazione si occupa di esaltare la bellezza e la cultura di questo luogo organizzando una festa annuale e occupandosi ovviamente anche del mare. Sono tante infatti le attività di salvaguardia, tra cui quella di rimozione di reti fan­ta­sma lanciate in questi anni.

Michele rallo attivismo

«Vivere senza impegnarsi per la comunità – sottolinea –, per me, non avrebbe senso. E certo, posso ammettere che essere un attivista in un luogo come la mia isola è davvero complicato perché nelle piccole comunità chi si batte per tutelare il territorio si incontra in piazza con chi, magari, ha degli interessi del tutto diversi e questo non è sempre facile. Questo non significa certo essere eroi, significa solo scegliere di stare dalla parte della legalità».

LE BATTAGLIE IN CONSIGLIO COMUNALE E L’ESPERIENZA DI MACONDO

Ecco perché il nome di Michele Rallo è legato a tante battaglie per la legalità e la tutela di ambiente e salute. Una su tutte quella che ha portato all’apertura di indagini e al conseguente processo – ad oggi in corso – per il presunto inquinamento da sversamento di gasolio e presunta mancata bonifica del sottosuolo della centrale elettrica di Favignana sita in contrada Madonna.

Una centrale che, secondo quanto affermato dalle perizie, in 40 anni avrebbe permeato il terreno giungendo al livello delle falde interessando quasi 100mila metri quadrati di territorio isolano. Michele, circa dieci anni fa, denunciò la situazione attraverso un atto di sindacato ispettivo in aula consigliare da cui prese il via un’indagine da parte della magistratura di Trapani e la richiesta di rinvio a giudizio.

Michele Rallo
Michele Rallo e Don Ciotti presidente di Libera

Ma non è tutto: il nome e la storia di Michele Rallo sono anche legati all’esperienza di Casa Macondo a Favignana: un progetto nato dalla esperienza del circolo di Legambiente Egadi e dell’associazione Libera. Il progetto si ispirava alla Macondo creata negli anni ’70 a Milano da Mauro Rostagno, sociologo giornalista impegnato contro la mafia e le ingiustizie della Sicilia degli anni ’80 a Trapani ucciso dalla mafia nel 1988.

Casa Macondo è stata la prima associazione a utilizzare un bene non sotto confisca ma sotto sequestro preventivo, dimostrando che utilizzando il bene che poteva essere gestita per scopo sociale. Un progetto di cui Michele è stato fondatore e presidente che si è autofinanziato e ha gestito per ben dieci anni una villa – a utilizzo temporaneo – con un mix di tante iniziative piccole e grandi di azione concreta.

Si andava dai campi di volontariato estivi ai progetti con i detenuti del carcere di Favignana, fino al coinvolgimento del gruppo giovani dell’isola di Favignana con attività come i laboratori d’arte, la radio dei giovani isolani RGO, il carnevale delle brigate di Macondo, progetti interdisciplinari e intergenerazionali. E tanto, tanto altro. Che si è svolto per tra quelle mura per dieci anni, fino a quando la villa non è più stata sotto sequestro. Ma questa è un’altra storia.

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