Cohousing Agricolo Andirivieni: condivisione e solidarietà nel verde della campagna
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Cuneo - C’erano una volta quattro amici, quattro ragazzi che sono cresciuti insieme e che non si sono mai persi nonostante la vita porti spesso a dividere le proprie strade. Quattro “paladini” desiderosi di fare qualcosa per aiutare il resto della comunità. Quella del Cohousing Agricolo Andirivieni è la storia di Beatrice – giurista –, Pietro –grafico –, Maurizio – insegnante e operatore per l’accoglienza – e Paolo, tecnico agronomo. Quattro figure, quattro professioni che insieme costituiscono un team perfetto.
Parte tutto da un’idea: un progetto di condivisione di spazi, esperienze e aiuto per persone in difficoltà, Una strada che inizia nel 2020 con parole, riunioni e condivisione per poi trovare una sua concreta realizzazione e qualche modifica in corso d’opera, dopo aver individuato uno spazio per iniziare questa avventura. Nella primavera del 2021, vista la disponibilità di un appezzamento di terreno, vengono messe a dimora le prime piantine di luppolo. Nel 2022, a maggio, grazie all’aiuto dei frati cappuccini, viene firmato il comodato d’uso per la casa del cohousing e qui parte il progetto, i lavori di ristrutturazione, il coinvolgimento di amici e la voglia di far arrivare questo progetto lontano.
Ma quindi che cos’è il Cohousing Agricolo Andirivieni? Tante cose: una casa di accoglienza per giovani dai 18 ai 35 anni, un luogo dove si organizzano eventi, un luppoleto da cui si ricava una birra che sa di condivisione e amicizia. Spesso la grande casa di Andirivieni si spoglia delle vesti di cohousing con pochi abitanti e si colora di eventi che portano moltissime persone dentro la struttura, riuscendo a creare integrazione, amicizia e soprattutto inclusione sociale.
Il cohousing può ospitare cinque persone, ognuna ha la propria stanza mentre in comune ci sono la cucina e il bagno. Quando sono entrata in questo piccolo angolo di integrazione sono stata accolta da dolci e caffè, sul tavolo PC accesi, nell’aria condivisione e allegria. Le foto che riportano il momento della raccolta del luppolo sono appese ovunque e ognuno si sente protagonista di qualcosa. Gli eventi sono davvero qualcosa di unico. Il primo è stato uno “swap party” colorato e affollato. Ne sono seguiti altri e il grande salone è sempre pronto per eventi privati o dell’associazione.
«Tutti siamo portatori di bisogni in un modo o nell’altro, magari solo per un periodo», mi dice Maurizio, mentre davanti a un tè fumante, nella sala comune, ascolto la storia di questo posto. «Le persone non sono il problema che hanno o la difficoltà da superare», aggiunge Pietro. Questo è sicuramente il segreto dell’inclusione sociale. Partecipare ad un evento del Cohousing Agricolo Andirivieni vuol dire entrare in una grande festa dove persone di tutte le età si incontrano, ridono, si raccontano e non ci sono differenze sociali o etichette.
Anche il luppoleto è un luogo di aggregazione e socializzazione, in particolare durante le lavorazioni e nella raccolta. Tutti imparano a fare tutto, non ci sono obblighi, ma solo la libera volontà. Qui in Andirivieni, in alcuni momenti speciali, tutto si riempie di voci, risate e ai quattro ragazzi dell’inizio, che ancora hanno il duro compito di prendere le decisioni più importanti, si aggiungono moltissime persone volontarie, collaboratrici informali che credono in questo progetto, di cui si sentono parte integrante.
Una grande squadra motivata dall’energia pulita dei rapporti umani, dalla condivisione e dal dono disinteressato. Ci sono i presupposti per un futuro in cui questa realtà diventi impresa, generi posti di lavoro, si trasformi in un progetto condiviso da altre realtà e possa essere ampliato ed esportato anche in altri luoghi.
Resta da capire come si può far parte di questa squadra: il Cohousing Agricolo Andirivieni è aperto a giovani tra i 18 e i 35 anni e prevede la coabitazione tra i 6 e i 12 mesi, con un contributo spese agevolato. Occorre inviare una mail a questo indirizzo e attendere di essere ricontattati per un colloquio conoscitivo. Sul sito di questa grande famiglia si possono trovare tutti gli eventi a cui è possibile partecipare e i dettagli per far parte della crew.
La parola “cohousing” è relativamente nuova per il panorama italiano. Come modello abitativo è ancora poco diffuso, per ora lo si trova principalmente nelle città di Milano, Roma e Torino. Molte realtà sono in città, soprattutto a livello universitario, ma in contesti prevalentemente rurali come la provincia di Cuneo – in particolare nel paese di Busca, dove questa realtà è nata – portare avanti un simile progetto è davvero una scelta coraggiosa.
In base alla definizione fornita dal dizionario, “andirivieni” significa “il continuo andare e venire di varie persone da e per un medesimo luogo”. Ebbene, questo posto insegna che una casa può essere supporto temporaneo, che una festa può diventare un perfetto momento di inclusione, che l’idea di quattro ragazzi semplici può migliorare una comunità.
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