Città più sicure e sostenibili: tRiciclo e le associazioni liguri si mobilitano
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Genova - Un ragazzo sorridente si prepara per andare a fare jogging. Mette le cuffie per sentire un po’ di musica mentre corre e parte, attraversando una strada. Poi lo schermo diventa buio e si sente solo lo stridore di gomme che slittano sull’asfalto. Questo ciò che accade nei 15 secondi dello spot che la Regione Liguria ha dedicato alla campagna sulla sicurezza stradale.
La dispercezione di ciò che avviene veramente in strada e i dati e gli studi che stridono con l’approccio della campagna hanno spinto diverse associazioni liguri ad attivarsi, prima fra tutte tRiciclo – Bimbi a basso impatto, che da anni sensibilizza grandi e piccoli ad adottare comportamenti virtuosi, di cui abbiamo già avuto modo di parlare in occasione della campagna per le strade scolastiche 2022.
“La campagna – scrivono le associazioni in un comunicato – ci trova concordi sull’allerta e attenzione che pedoni e ciclisti devono tenere quotidianamente sulle nostre strade […] e con lo slogan della campagna, Non è stato un incidente. Tuttavia, non possiamo che rimanere sconcertati e perplessi da una campagna che mette sullo stesso piano le vittime della INsicurezza stradale e quelli che abitualmente ne sono i responsabili“.
“Sebbene le norme di autoprotezione debbano essere patrimonio di tutti – prosegue l’appello firmato da tRiciclo, GenovaCiclabile, FIAB Genova, Famiglie senz’auto e Cittadini Sostenibili – troviamo assurdo che la campagna accomuni l’utenza debole della strada, ciclisti e pedoni, con i veri responsabili dell’insicurezza stradale che dagli stessi dati ufficiali, compresi quelli elaborati dalla Regione, sappiamo essere automobili, camion e ciclomotori che occupano tutti gli spazi disponibili, anche quelli riservati alle persone”.
Proprio dalle strade parte un’ampia azione di sensibilizzazione che tRiciclo porta avanti durante tutto il corso dell’anno per rendere Genova più a misura dei suoi abitanti, in particolare quelli più piccoli. A prosecuzione della campagna per le strade scolastiche infatti, l’associazione ha organizzato nel corso del 2023 dei laboratori di comunità per rispondere all’esigenza di garantire la sicurezza nei percorsi casa-scuola e nei pressi degli istituti scolastici e per far nascere strade e piazze scolastiche.
Non solo: un altro focus è quello che si concentra su temi come riuso e riciclo creativo, insieme a un primo approccio all’economia del dono e non mediata dal denaro attraverso momenti di scambio di giocattoli fra i bambini, come quello che si è tenuto a fine settembre con la collaborazione di Associazione Borgo Solidale e che si è concluso – per tornare al tema della mobilità – con una critical mass per rivendicare i diritti di ciclisti e cicliste.
La giornata è stata anche l’occasione più adatta per presentare un’altra iniziativa di tRiciclo: si tratta di Toorna, una piattaforma ispirata ai principi di economia circolare che consente di condividere oggetti e abiti per l’infanzia e premaman. Lo scopo è quello di favorire consumi sostenibili per le famiglie prolungando il ciclo di vita degli oggetti, diminuendo i rifiuti prodotti e promuovendo la nascita di reti di solidarietà e relazioni tra le persone.
Ma quali sono le novità in cantiere? Insieme a Ricibo Foodinsider.it, all’associazione Centro Studi Montessori Genova, alla Scuola Primaria Maria Mazzini, al Comitato genitori IC Quarto – Genova, ad Assoutenti e a Cittadini Sostenibili, tRiciclo sta promuovendo un progetto di miglioramento delle mense scolastiche, tema caldo e sentito nel capoluogo ligure – e in tutta Italia – di cui abbiamo avuto modo di parlare approfonditamente in questo articolo con Susanna Neuhold, vicepresidente dell’associazione.
«Il mettersi in gioco in prima persona e l’attivismo sono le strade in cui crediamo», ci ha detto Susanna riassumendo perfettamente lo spirito con cui le associazioni di cittadini e cittadine genovesi si mettono in gioco giorno dopo giorno. «Pur nella consapevolezza della vita frenetica che caratterizza ormai la nostra società, è sufficiente dedicare qualche ora del proprio tempo a fare volontariato in associazioni come la nostra per essere parte attiva e consapevole di quel processo di sviluppo della nostra comunità verso stili di vita sostenibili».
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