Con Circonda il surf e il circo si incontrano in un nuovo progetto di ricerca artistica
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Catania - Cosa unisce il surf e il circo? La risposta è semplice, almeno per Riccardo Strano. Catanese, quarant’anni, una formazione in arti circensi presso la scuola FLIC di Torino, un master in regia di circo contemporaneo presso CNSC, Centre National des Artes du Cirque, in Francia e poi tanti anni, venti circa, di ricerca artistica nel circo e sulla scena. Come se non bastasse sei anni fa ha incontrato il surf, trovando molte similitudini con il mondo del circo, e ha deciso di unire questi due universi apparentemente molto diversi tra loro.
«Il surf – racconta Riccardo – mi aiuta e mi stimola nella ricerca artistica. Sono partito da questo pensiero per sperimentare un metodo per creare e mettere in scena le performance di circo contemporaneo. Il surfista e l’artista di circo hanno tanti fattori comuni: entrambi, ad esempio, lavorano con un oggetto, ma mentre il surfista alimenta le sue azioni con il mare e l’onda, il circense è spinto dalla scena e dal pubblico. C’è così una continua trasposizione tra due discipline apparentemente diverse che alla fine investono l’artista nel corpo, nella mente e nelle emozioni allo stesso modo».
Attraverso il surf, l’artista di circo può fare un allenamento utile per il corpo e la mente, mentre sta in acqua a cavalcare le onde su una tavola da surf, e imparare a gestire le emozioni utili per la scena. Come un surfista per prendere le onde deve gestire le proprie emozioni, allo stesso modo deve fare un artista da circo per “prendere” il pubblico.
È nato così Circonda, un progetto che unisce il circo contemporaneo e le onde da surfare grazie a un gruppo di dodici circensi professionisti ‒ selezionati tramite un bando a cui hanno partecipato oltre cento artisti ‒ arrivati da diverse parti del mondo e che, diretti da Riccardo, stanno girando alcune spiagge siciliane da San Vito Lo Capo a Mondello per arrivare a Punta Braccetto, in provincia di Ragusa.
Il progetto artistico prodotto dal network artistico Cordata F.O.R. è stato premiato dal Ministero della Cultura perché espressione di una dimensione di particolare prestigio artistico e culturale e di riconoscibilità sul piano nazionale e internazionale. I dodici artisti selezionati hanno iniziato a praticare e a scoprire il surf partendo dalle basi, imparano in acqua e sulle onde e poi, attraverso una vera e propria ricerca artistica, traspongono in sala quanto hanno vissuto.
«Trasformano anche la propria attitudine in scena: il giocoliere potenzierà la sua giocoleria, il trapezista avrà idee nuove e in generale si creeranno nuove azioni e performance di circo partendo non più da quello che hanno imparato in tanti anni, ma da quello che hanno imparato in acqua e sulle onde. E anche in acqua ritornano con una maggiore consapevolezza, alla ricerca di sensazioni nuove o di sensazioni provate in sala che vanno comprese meglio. In una continua alternanza tra surf e circo, acqua e sala», continua Riccardo.
L’obiettivo è riprodurre le azioni e le emozioni provate durante le mattine in mare, seguiti dagli istruttori della Serfatari Surf School, per creare elementi concreti che una volta trasposti nella ricerca artistica li rendono capaci di sviluppare nuovi stili ed una propria drammaturgia di circo contemporaneo per la messa in scena di spettacoli. Il frutto di questo percorso ha visto anche momenti di esibizioni in festival di circo come il Ballarò Buskers Festival, Naviganti Festival e Ibla Buskers, per dare la possibilità agli artisti di testare le loro creazioni con un pubblico.
«Collaborare con gli artisti di circo è sempre estremamente stimolante, la loro determinazione e preparazione fisica ci ha permesso di concentrarci maggiormente su quella che è l’essenza del surf, cioè il rapporto fra il surfista e l’onda, che in linea con il progetto di Circonda diventa l’unione della scrittura e della messa in scena», sottolinea Gianni Iura istruttore di surf.
Inoltre l’esperienza della scoperta di nuovi luoghi, del mare e del surf diventa linfa creativa in diverse forme, non solo dando nuovi spunti da mettere in scena, ma anche attraverso nuove sensazioni da raccontare a chi si avvicina per la prima volta a quel litorale. Infatti il percorso artistico innovativo vuole valorizzare le spiagge che sono state le “tappe” di Circonda attraverso dei podcast realizzati dagli stessi artisti in cui racconteranno della loro esperienza, cosa hanno scoperto sui luoghi che hanno visitato e come ogni luogo può contaminare la produzione di opere artistiche.
I podcast si troveranno su Spotify, ma anche in prossimità delle spiagge grazie al contributo dei Comuni di San Vito Lo Capo, Palermo e Santa Croce Camerina che hanno sposato il progetto. Saranno esposti dei cartelli ben visibili con un qr-code da scansionare che riporterà direttamente al racconto audio di Circonda, così da rivivere appieno e direttamente le sensazioni che gli artisti raccontano. Circonda, dopo avere portato i quindici artisti in giro per la Sicilia tra onde e festival, approderà per l’ultima tappa del percorso in Portogallo a novembre, alla ricerca delle onde più grandi del mondo.
«Imparare a controllare le emozioni è un training. Raccontare con il corpo e quindi con la fisicità le emozioni che regala il mare e il surf è un esercizio di rielaborazione che aiuta gli artisti a crescere nella loro professione, imparare a tradurre le sensazioni in movimenti scenici e creare spettacoli con molta prontezza. L’obiettivo ultimo, infatti, prevede la creazione della compagnia Circonda gestita in maniera autonoma dai ragazzi, con un lavoro basato proprio su questo metodo e su questa ricerca», conclude Riccardo.
Difficilmente le spiagge della Sicilia sono legate al surf, eppure soprattutto in inverno e lungo le coste del nord e del sud dell’isola, è possibile cavalcare delle belle onde che non si possono fermare, così come non si possono fermare le emozioni che viviamo. Possiamo solo riuscire a viverle appieno nella scena del circo come in quella della vita di tutti i giorni.
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