Bioline e la produzione di calzature ispirate all’economia circolare
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Bioline nasce come azienda familiare: è attiva da più di 60 anni – dal 1915 – come calzaturificio per gli scarponi da montagna. Un tempo, infatti, la sua missione era quella di riparare le scarpe per i boscaioli, evolvendosi, dopo le due guerre mondiali, nella produzione di ciabatte.
Combattendo la fast fashion, Bioline utilizza gli scarti per creare prodotti innovativi: un esempio è la pelle di scarto, attraverso la quale crea borse ma anche accessori come portafogli o sottobicchieri. Nel tempo ha appreso l’arte manuale girando per il mondo e apprendendo antiche usanze che col tempo si stanno perdendo. Consapevole di voler contribuire a ridurre l’inquinamento e il riscaldamento globale attraverso un minor impatto nel settore moda, si impegna a rispettare gli obiettivi legati all’Agenda 2030. Utilizzano inoltre il 60% di energia solare per risparmiare sull’energia.
BIOLINE: NUOVA VITA PER LE CALZATURE
«È più importante farne meno, ma meglio», è il motto dell’azienda. Così ha iniziato con poco, creando scarpe artigianali che prevedono materiali non dannosi per l’ambiente, nè all’interno della catena lavorativa (come potrebbero essere l’utilizzo della colla d’acqua, gomma naturale e sughero) né alla fine dell’utilizzo, facendo sì che diventi un prodotto quasi completamente Bio.
Poiché spesso la tomaia è ancora in ottime condizioni ma la suola si consuma, tra i suoi servizi offre un ricambio di materiali che permette al consumatore di continuare ad utilizzare il prodotto. Così dimostra che, usurate anche l’esterno, le calzature si possono completamente compostare.
Passando dai lavorati invernali a quelli estivi, l’azienda utilizza solo una sede a Fontanelle (VI), un piccolo paese collocato sull’altipiano di Asiago, offrendo anche un servizio tramite web, disponibile alla pagina Bioline-Saty | Produzione e vendita di calzature Made in Italy.
Questo articolo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse della scuola secondaria di secondo grado Brocchi di Bassano del Grappa (VI), a conclusione del progetto “Green Learning”, un percorso formativo sul tema della sostenibilità, che permette di acquisire le competenze per individuare e raccontare una storia di cambiamento e sostenibilità nel proprio territorio. Green Learning è un progetto di Sineglossa, realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona, con il supporto di Comune di Bassano del Grappa, di Italia che cambia e dell’UNIVPM Università Politecnica delle Marche. Per saperne di più ed adottare il progetto nella tua scuola: https://greenlearning.it/
Articolo realizzato da Rossi Beatrice, Bouguerra Layla, Cantele Maria, Pegoraro Tamara, Matlaoui Mariam delle classi 3-4 F dell’Istituto A. Scotton.
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