Alberi 2023, il respiro della terra: dieci ore per conoscere e approfondire il mondo vegetale
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Una giornata dedicata interamente agli alberi, alla relazione tra noi e loro, a questo scambio di respiri indispensabile per la salvezza del mondo intero. Tra scienza e biologia, spiritualità e poesia, psicologia e mondo imprenditoriale, food forest e bioedilizia, Remedia e Macrolibrarsi vi aspettano, sabato 25 novembre, per mettere insieme le radici di una nuova e più consapevole collaborazione col mondo degli alberi.
Un evento online in cui, per dieci ore consecutive, si alterneranno dirette e video testimonianze che inviteranno a riflettere su quanto ognuno di noi può ancora imparare dagli alberi, sul modo in cui possiamo contribuire al loro benessere nel nostro quotidiano, così come loro contribuiscono al nostro, con umile e silenziosa dedizione. Remedia e Macrolibrarsi, due aziende romagnole che si occupano di benessere naturale, sono da sempre attive sul territorio nazionale per contribuire a una maggiore consapevolezza verso temi quali la medicina alternativa, il rispetto della natura, il mondo del biologico, le energie sottili e tanto altro, ed è per questo che hanno deciso di dedicare una giornata agli alberi.
Ognuno di noi compie almeno 23.000 respiri al giorno, inspirando ossigeno ed espirando anidride carbonica. Gli alberi invece raccolgono anidride carbonica e scartano l’ossigeno, uno scambio di respiri che dà vita alla terra. L’obiettivo dell’evento online Alberi 2023: il respiro della terra, di cui Italia che Cambia è media partner, è proprio quello di onorare questa relazione d’amore e di vita, portando attenzione e respiro ad alcune realtà che collaborano quotidianamente col mondo vegetale e dando voce a personalità autorevoli che hanno scelto di approfondire e studiare diversi aspetti del mondo degli alberi.
I temi saranno i più svariati, da storie di piante e alberi per comprendere ciò che si guarda ma non si vede a pratiche come lo shinrin yoku di profonda connessione con la natura, fino a Plants Play per dare la possibilità a più persone di vivere l’esperienza della musica delle piante in maniera semplice e intuitiva attraverso un dispositivo indossabile che permette di ascoltare la musica generata da piante e alberi.
Saranno più di venti i contributi autorevoli che si passeranno parola durante l’evento, da Franco Berrino a Selene Calloni Williams, da Erica Francesca Poli a Fernando Piterà solo per citarne alcuni. A conclusione un aperitivo musicale con Stefano Bollani e Valentina Cenni, dedicato agli alberi e alla loro magia. «Mai come in questo momento dell’evoluzione dell’uomo gli alberi sono importanti, non solo per i motivi più conosciuti, dalla produzione di ossigeno, al clima, alla bellezza e al paesaggio, ma anche per come ci stanno a fianco, per l’esempio di vita e di collaborazione che danno. Sono esseri viventi molto evoluti, sempre a disposizione del bene comune, da loro possiamo davvero imparare molto», commenta Hubert Bosch, uno dei fondatori di Remedia.
Per lungo tempo si è creduto che le piante vivessero e basta. Da Aristotele in avanti, esse sono state considerate un mero oggetto sullo sfondo della vita animale, utilizzate principalmente come nutrimento e cura delle malattie. Da qualche tempo sono sempre più numerosi gli studiosi, da botanici a psicologi, filosofi e antropologi, che stanno animando uno scontro intellettuale significativo, rivelando una prospettiva diversa e alternativa all’antropocentrismo, con una nuova attenzione alla vita delle piante, all’esistenza di una loro intelligenza e alla comprensione del ruolo che questa nuova prospettiva può aprire nelle scienze della natura e quale ruolo può giocare per il nostro futuro.
Ad esempio Paco Calvo, filosofo della scienza presso il Minimal Intelligence Lab dell’Università della Murcia, racconta nel suo libro Planta Sapiens. Perché il mondo vegetale ci assomiglia più di quanto crediamo, di piante che vengono sedate e si addormentano come i pazienti di uno studio dentistico e analizza i meccanismi difensivi di piante come il basilico. Descrive piante che hanno memoria come la Mimosa pudica, piante che comunicano tra di loro e con l’ambiente, che soffrono per una sensazione dolorosa, che hanno percezioni ed esperienza soggettive e infine che elaborano informazioni e pensano. Ponendosi nella prospettiva di chi intende mostrare un’affinità sorprendente con la vita animale e le capacità umane, propone una ricca ricostruzione della vita e dell’intelligenza delle piante.
Una nuova riflessione filosofica sta ristabilendo il giusto rapporto tra le piante e gli altri corpi viventi che rimette in discussione l’idea di superiorità del mondo animale su quello vegetale e permette di ampliare lo sguardo sul comportamento delle piante per comprendere meglio la vita e la natura.
Culturalmente siamo sempre stati attratti maggiormente dagli animali che in qualche modo ci somigliano e sono per noi più facilmente interpretabili, eppure, il nostro mondo è un fatto vegetale, prima di essere animale: le piante hanno permesso la vita, trasformando l’anidride carbonica e costruendo l’atmosfera, proprio come sottolinea Lucilla Satanassi, fondatrice di Remedia, «la terra trova il suo respiro in questo intreccio tra noi animali e il regno delle piante, in un gioco miracoloso e indissolubile».
L’evento è interamente gratuito, è richiesta solo l’iscrizione online.
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