Women and the city: la città diventa un laboratorio per la parità di genere
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Torino - In che modo si può trasformare gli spazi della città facendoli diventare equi, inclusivi e accessibili per davvero? È possibile portare lo sguardo di genere su ogni aspetto della vita cittadina, partendo dal presupposto che la questione femminile sia oggi strategica in termini di sviluppo e superamento delle diseguaglianze?
L’associazione Torino Città per le Donne ha colto questa sfida e per la sua prima edizione organizza il festival Women and the City, un appuntamento aperto a tutta la cittadinanza per condividere una riflessione verso le prospettive di genere nelle politiche locali, affinché possano realmente rendere gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque. Dall’ambiente alla leadership, dall’innovazione alla medicina di genere, passando per la città fisica e la mobilità, la cultura, lo sport, la violenza di genere. Questi sono solo alcuni dei temi scelti come filo conduttore di questa prima edizione del festival.
L’associazione è presieduta da Antonella Parigi, manager culturale, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, fondatrice della Scuola Holden e del Circolo dei Lettori. Come racconta, «il limite delle politiche sulla parità di genere sono la loro frammentarietà. Le attività sono molte ma mancano di sistema e di dialogo fra di loro».
«Ciò accade ai vari livelli dello Stato, ma anche nel mondo dell’associazionismo», prosegue Antonella. «L’anno scorso, Torino Città Per le Donne ha condotto una ricerca, finanziata da Compagnia di San Paolo, che metteva in luce come le grandi città internazionali che hanno fatto dei passi in avanti interessanti e notevoli sul tema della parità, hanno come fattore determinante, oltre alla volontà politica, il dialogo tra mondo dell’associazionismo e quello istituzionale».
DONNE E LAVORO, CITTÀ, MATERNITÀ E POLITICHE CONSAPEVOLI
Dall’idea di rendere il festival Women and the city un’occasione per un ampio coinvolgimento della cittadinanza ne emergono quattro giorni di festival – dal 12 al 15 ottobre 2023 – con 150 ospiti per 12 panel e 50 eventi in 16 luoghi della città. Il programma vedrà inoltre la partecipazione di oltre 60 associazioni e reti del territorio torinese.
Ma l’evento prevede anche la partecipazione di ospiti che giungeranno dal resto dell’Italia e dall’estero per confrontarsi tra loro e con il pubblico sui temi che segnano i nostri tempi. Partendo dalla convinzione che per colmare il gender gap è fondamentale conoscere i dati e programmare politiche consapevoli e incisive, l’evento intende affrontare la tematica da diverse prospettive.
Si parlerà di politiche consapevoli e incisive tra economia e lavoro affrontando il tema della leadership femminile, del gap retributivo e del rapporto tra maternità e professione; si affronterà il tema delle differenze di genere nella salute e nell’assistenza sanitaria quali grossi limiti alla cura di molte donne che subiscono una discriminazione nell’assistenza medica.
A Women and the city Ci sarà spazio anche per riflessioni etiche e filosofiche sulla maternità surrogata attraverso uno spazio di discussione che riconosca la complessità del tema ed eviti facili soluzioni; ci si confronterà anche su come ripensare la città in modo inclusivo, rendendo gli spazi pubblici dei luoghi sicuri per le donne. Si rifletterà poi sul legame tra parità di genere e lotta contro il cambiamento climatico, oltre che su come mettere in campo strategie e risposte per un contrasto efficace al fenomeno della violenza di genere.
L’INCONTRO DELLE ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE
«Da ciò nasce la volontà di dar vita a una rassegna come Women and The City, che proponga panel ibridi su diverse tematiche al fine di aprire un dibattito e proporre buone pratiche come possibili modelli da replicare. Abbiamo voluto far sistema con le altre associazioni e chiesto a tutte e tutti di intervenire: sono così nati appuntamenti interessanti come Goose! Il Gioco dell’Oca – Steam Education, un progetto creativo ed educativo per i più giovani che si pone l’obiettivo di contrastare gli stereotipi e la valorizzare le professioni scientifiche».
Inoltre debutta Luci e ombre, un percorso guidato attraverso il centro cittadino che evidenzia il protagonismo delle donne, ma anche laddove sono ancora escluse. Si svolgerà anche il primo incontro di Dilemmi, una riflessione etica e filosofica sulla maternità surrogata tenuta dalla filosofa morale Vera Tripodi seguita da un dibattito con il pubblico.
«Infine – conclude Antonella Parigi – come Torino Città per le Donne abbiamo condotto un lavoro di conoscenza e incontro di tutte le organizzazioni del terzo settore che si occupano di parità di genere per capire come coordinare il nostro lavoro per aumentarne l’impatto. Questa nuova ricerca, chiamata Risorse in rete, verrà presentata proprio nei giorni del festival».
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