23 Ott 2023

Vento Maestrale, il sogno di Luca e Francesca di viaggiare ed educare in libertà

Scritto da: Elena Rasia

Un ponte che unisce idealmente Sardegna e Senegal, dure territori distanti ma simili, illuminati da un'aurea ancestrale e da una natura immanente. Sono questi aspetti che hanno conquistato una coppia di giovani viaggiatori che ha sviluppato Vento Maestrale, un progetto che unisce la scoperta consapevole dei territori, la narrazione attraverso video e foto dell'ambiente naturale e umano e una proposta educativa ispirata all'outdoor e alla libertà d'espressione.

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Oristano - “Materializzare i sogni per un mondo più consapevole”. Sono questi gli intenti di Vento Maestrale, un’associazione nata dalla volontà di Luca Basto e Francesca Senes, rispettivamente il presidente e la vicepresidente. Luca, fin da piccolissimo, ha coltivato la passione per l’arte, in particolare per la musica e la danza, appassionandosi in un secondo momento alla naturopatia.

Questo lo ha portato a viaggiare per il mondo apprendendo la comunicazione audiovisiva che da quel momento scelse di utilizzare come strumento di condivisione, armonia ed unione per creare una connessione tra varie realtà. Francesca invece è sempre stata una grande viaggiatrice, appassionata di lingue e di minoranze etiche – in particolare di quelle orientali – che l’hanno portata a vivere una vita all’insegna del viaggio e della scoperta.

vento maestrale

L’associazione è una fusione di tutte queste peculiarità e ha come obiettivo principale la valorizzazione dell’umanità attraverso la realizzazione di video rivolti all’arte e alla cultura; occupandosi anche dell’organizzazione di eventi, di festival e di ritiri che possano far vivere alle persone un’esperienza artistica e comunitaria a contatto con la natura.

Come nasce Vento Maestrale?

Inizialmente nasce per diffondere il materiale che Luca realizzava per raccontare suoi viaggi, per diffondere la musica che componeva, i cortometraggi, i tutorial di opere di artigianato e i video naturalistici con l’intento di trasmettere il senso d’avventura e rendere testimonianza della bellezza dei luoghi naturali. Successivamente, dopo il primo viaggio che facemmo insieme in Senegal il progetto si è ampliato. Ci siamo innamorati del villaggio Dindefelo e da li è nata spontanea l’idea di creare un’Oasi rivolta all’educazione alternativa.

vento maestrale3
Quali sono i progetti che proponete?

Per sostenere l’Oasi, oltre ad accogliere le famiglie che vorranno far vivere ai loro figli un mondo speciale attraverso una vacanza super economica, stiamo organizzando workshop di danza, percussioni, cucina tradizionale, metodi di costruzione rudimentale ed escursioni per invitare la gente di tutto il mondo a visitare e vivere l’Africa in un modo autentico. Inoltre stiamo progettando e organizzando un evento dal nome “Festival Maestrale”, che come prima edizione si terrà nel nostro terreno boschivo con vista mare in Sardegna, per poi spostarsi per una seconda edizione in Senegal, creando così un ponte che collega artisti senegalesi e italiani.

Che obiettivi si pone Vento Maestrale?

Per quanto riguarda i video l’obiettivo rimane quello di diffondere la bellezza che vive all’interno della Natura e dell’essere umano, mentre per quanto riguarda l’Oasi è quello di creare un modello di insegnamento unico, basato sulla libertà di apprendimento. Un luogo dove sia gli strumenti che gli insegnanti vengono messi a disposizione dei bambini in modo tale che ogni piccolo si crei il proprio metodo di apprendimento in base all’energia e la passione.

Vorremmo che tutti potessero apprendere materie riguardanti la vita pratica, per cui oltre la musica e la danza. I bambini impareranno a coltivare rispettando gli equilibri della natura, estrarre medicine dalle piante, curare il proprio corpo, costruire la propria casa e tutti gli utensili utili nella loro vita. Il nostro sogno è formare dei piccoli guerrieri di luce in modo che un domani possano anche loro diffondere al resto del mondo la propria e unica saggezza.

Quel’è il percorso che vi ha portati fin qui?

Siamo arrivati a immaginare e voler realizzare questi progetti perché sia io che Francesca abbiamo lavorato con i bambini. Io insegnando danza, lei lingue. Entrambi abbiamo sempre affrontato queste materie in modo giocoso, reputando appunto che i vecchi metodi di educazione che abbiamo ricevuto siano poco producenti, per non dire nocivi, sia per il corpo che per la mente.

Ci siamo innamorati del villaggio Dindefelo e da li è nata spontanea l’idea di creare un’Oasi rivolta all’educazione alternativa

Qual è il parallelismo tra le attività che proponete e la natura circostante?

Tutte le attività educative che proporremo all’interno dell’Oasi saranno legate alla natura e alla vita del villaggio. Gli strumenti musicali, le capanne, gli arredi e qualunque opera di costruzione che realizzeremo saranno prodotte con materiali naturali integrando le tecniche tradizionali dell’Africa Occidentale. All’interno dell’Oasi il cibo e le medicine naturali saranno prodotte dai professori, dagli abitanti del villaggio e dagli studenti. L’Oasi vivrà in sinergia con il villaggio Dindefelo integrando gli abitanti in ogni funzione e progetto.

Quali saranno i progetti futuri di Vento Maestrale?

Il progetto futuro è quello di realizzare un modello di educazione basata sulla libertà degli studenti che possa dar buon esempio al mondo.

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