ReStartApp, il campus per i giovani imprenditori che puntano sulla montagna
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Savona - Si è appena conclusa a Sassello (SV) l’edizione 2023 di ReStartApp, il Campus di formazione, incubazione e accelerazione del Progetto Appennino per le giovani imprese nei territori delle aree interne, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo. ReStartApp è stato il primo incubatore temporaneo per giovani imprese nei territori dell’Appennino e dal 2014, anno in cui è stato avviato, insieme a RestartAlp dedicato ai territori alpini, ha permesso di affiancare 150 aspiranti imprenditori under 40 da tutta Italia, contribuendo così all’avvio di 56 imprese che vogliono promuovere e sviluppare i territori montani in maniera innovativa e sostenibile.
FARE IMPRESA IN MONTAGNA
«L’idea risale a molto tempo fa, a una visione di mio padre, Riccardo Garrone, che aveva intuito le potenzialità dell’Appennino quando ancora la sensibilità per le aree interne non era diffusa come oggi. Con l’intento di trasferire le nostre esperienze di famiglia imprenditoriale alle piccole imprese montane, in questi anni abbiamo lavorato con i ragazzi e capito che c’è un mondo di istituzioni, di fondazioni private, di giovani, che vogliono impegnarsi sull’Appennino. Noi facciamo la nostra parte, investendo risorse importanti, ma anche cercando di fare rete e di stimolare altri soggetti. Ci vuole tempo e impegno, ma i risultati li stiamo vedendo e monitorando», ha ricordato Alessandro Garrone, presidente di Fondazione Edoardo Garrone.
Quest’anno sono stati sette i giovani aspiranti imprenditori che hanno partecipato alle settimane di formazione offerte dal Campus ReStartApp e che hanno avuto la possibilità di dare forma alle proprie idee e renderle ancora più sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Dalla Liguria, passando per l‘Emilia-Romagna, l’Abruzzo fino ad arrivare alla Campania. Saranno questi i territori che vedranno nascere nuovi progetti “green” per rilanciare, ognuno in modo diverso, l’Appennino, spaziando dal turismo lento, a B&B, a eco-camping fino alla produzione di prodotti fermentati.
I PROGETTI PARTECIPANTI
Con il progetto “Cammin Facendo”, ad esempio, Lucia Bruno – 26 anni, proveniente da Albisola Superiore, in provincia di Savona – vuole creare box a sorpresa per far scoprire la natura e la cultura dei borghi meno conosciuti del territorio italiano attraverso una piccola guida, un libro che accompagnerà nel viaggio, una cartolina illustrata e un prodotto locale. Grazie al Campus, Alessandra Croci – 31 anni, da Piacenza – nel borgo di Denavolo in Val Trebbia realizzerà un b&b adatto alle famiglie con bambini, darà spazio anche alla parte agricola dell’azienda e proporrà prodotti locali che possano rendere più autentica l’esperienza.
Andrea Di Domenico, ventiquattrenne di Spoltore, nel piccolo Comune di Pescosansonesco (PE) intende realizzare l’eco-camping Petra Glamping per proporre servizi ed esperienze legati al territorio, tra cui la consegna in tenda della spesa di prodotti tipici e il servizio di e-bike. Si chiamerà “Gloasi” il piccolo boutique glamping che Lorenzo Giannini – 29 anni, da Sant’Arcangelo di Romagna – avvierà per offrire un servizio di ospitalità non tradizionale nel territorio romagnolo. L’obiettivo è proporre un processo di rigenerazione sensoriale attraverso pratiche mirate alla rivitalizzazione per un miglioramento del proprio stato fisico, mentale e spirituale.
Liliana Graniero viene da Lacedonia (AV) e ha 25 anni e ha portato a ReStartApp l’idea dell’innovativa piattaforma di progettazione del verde Verdequadro, che proporrà diversi prodotti per la realizzazione di spazi verdi utilizzando la carta come supporto dei semi, abbattendo i costi di trasporto del materiale vegetale e riducendo drasticamente la quantità di plastica utilizzata normalmente nel settore. A partire dal consolidato B&B di famiglia in alta Val Fontanabuona, Alexander Kundrat – 33 anni, da Neirone – punterà a realizzare l’agriturismo e centro didattico – ricreativo ecosostenibile Lupo Rosso. Di origine tedesca, Alexander ha scelto di concentrare la sua offerta proprio sul mercato tedesco che sta sviluppando sempre più interesse per la zona dell’entroterra ligure.
Infine, Greta Manfrin – 35 anni, da San Giuliano Milanese – con il suo compagno vorrebbe avviare a Borgo Val di Taro (PR) il laboratorio Bollae dove produrre una linea di prodotti fermentati, come il kombucha, a base di materie prime spontanee dell’Appennino parmense, per poi espandersi in futuro e offrire menù degustazione e cene a tema, escursioni per riconoscere le specie spontanee commestibili e lezioni di cucina.
COME SI DIVENTA GIOVANI IMPRENDITORI E IMPRENDITRICI
Quando si intraprende un percorso professionale sono tante le difficoltà da affrontare, partecipare a un percorso di accompagnamento come ReStartApp è una grande opportunità per i giovani aspiranti imprenditori che hanno definito queste settimane di formazione come un’esperienza “preziosa, immersiva, stressante trasformativa, trasversale e open-minded”.
«I giovani imprenditori che escono dai nostri campus non sono mai soli: ci sono tanti soggetti, più o meno piccoli, pubblici o privati, disposti a scommettere sul ruolo che il loro lavoro può avere in un progetto di sviluppo comunitario territoriale decisamente più ampio» ha spiegato Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone. «I nostri ragazzi possono diventare motori di cambiamento, perché la transizione ecologica non è un fenomeno astratto, ma si realizza in scelte molto concrete, anche molto piccole, ma puntuali, vere, fatte sul territorio».
I giovani che decidono di restare a vivere in un territorio delle aree interne devono avere gli strumenti, le conoscenze e le competenze giuste per fare in modo che il proprio lavoro generi innovazione e possa essere un contributo importante per far rifiorire il tessuto economico, riattivare intere filiere e le varie realtà che fanno parte dell’area. La loro presenza è quindi determinante in questo processo e costituisce la chiave del vero successo.
È dello stesso parere Fondazione Compagnia di San Paolo che, come sottolinea Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione torinese, «opera per lo sviluppo economico e sociale dei territori con uno sguardo attento alla valorizzazione delle identità culturali, al potenziale imprenditoriale e alla partecipazione soprattutto dei giovani». Giovani, territori, innovazione, strumenti concreti ed efficaci al servizio di strategie di sviluppo locale, sono dunque gli ingredienti per coinvolgere e valorizzare al meglio tutte le risorse materiali e immateriali delle comunità delle aree interne.
ReStartApp è promosso da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con un partenariato guidato da Fondazione Compagnia di San Paolo e composto da Ente Parco del Beigua, Comune di Sassello (SV), Comune di Campo Ligure (GE), Coopfond Spa, Legacoop Liguria e Fondazione De Mari, con un contributo di Fondazione Carige e Legambiente.
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