Seguici su:
“Qui si concretizza il dialogo. Qui si ritrova la nostra comunità politica e umana”: si presenta così Helis blog, il progetto editoriale nato nel 2020 che promuove le voci dell’indipendentismo repubblicano, democratico, nonviolento, progressista, ecologista, libertario e internazionalista. Una voce in più dentro Sardegna che cambia che aiuta a districarsi nel mondo, spesso travisato e poco approfondito, dell’indipendentismo moderno e delle nazioni senza stato.
Non possiamo che accogliere con piacere, interesse e curiosità la squadra di Helis Blog: ogni mese infatti uscirà un pezzo che esplorerà il mondo dell’indipendentismo sardo e il suo rapporto con le nazioni senza Stato per capire i motivi politici, storici, geografici e culturali che portano a queste istanze, mai sopite e sempre vive, anche se al momento si tratta di una minoranza. Che esiste, che si fa comunità. E per questo ne diamo spazio su Sardegna che Cambia. Ma conosciamo meglio questa realtà attraverso le parole di Frantziscu Pala.
Fratziscu, perché avete deciso di dare vita al progetto Helis?
La nascita di un blog come Helis equivale alla realizzazione di una piazza: vuole essere l’occasione per costruire un’architettura di dibattito, per la costruzione di una cultura condivisa e la comprensione di un’identità. Abbiamo deciso di impegnarci in questo nuovo progetto editoriale indipendentista perché pensiamo sia giusto e necessario. Lo facciamo con lo sguardo volto al futuro profondo ma nel solco di una storia politica condivisa che ci ha ispirati, ci rappresenta, ci identifica e ci guiderà. Abbiamo aperto una nuova fase di dialogo per la nostra comunità, coscienti sia dei passi falsi sia delle scelte vincenti, forti delle esperienze passate e circondati da affetti profondi e rapporti umani consolidati.
Cosa significano il vostro nome e il vostro logo?
Helis è parte del grido di battaglia dell’esercito sardo del periodo giudicale. Per secoli ha risuonato nei momenti cruciali della nostra storia nazionale, quando decine di migliaia di sardi hanno difeso fino all’ultimo sacrificio la libertà e l’indipendenza della propria terra. La bandiera verde riprende il colore del simbolo nazionale sardo per eccellenza, l’Albero deradicato, che ha unito i sardi in nome dell’indipendenza nazionale e della giustizia sociale ben oltre Sa Batalla, ben oltre s’Ocidroxu del 1409. Il font utilizzato è quello di Egin, lo storico quotidiano bilingue basco, punto di riferimento della sinistra indipendentista, fondato nel 1977 e chiuso ingiustamente dalla magistratura spagnola nel 1998 assieme alla sua radio Egin Irratia.
La costellazione dell’Orsa Minore ricorda l’aratro stellato della bandiera An Camchéachta – the Starry Plough, l’aratro stellato – scelta nel 1914 da una delle prime organizzazioni repubblicane, sindacali e socialiste irlandesi, l’Irish Citizen Army, e poi ripresa da varie altre organizzazioni fino ai nostri giorni. La Stella Polare è simbolo della strada maestra dell’indipendentismo repubblicano, dell’impegno coerente verso la libertà, della necessità di mantenere la bussola di un indipendentismo democratico, nonviolento, progressista, ecologista, libertario e internazionalista, della purezza morale dei nostri intenti e delle nostre azioni.
Qual è il ruolo del vostro blog?
Si tratta di un aperiodico repubblicano, indipendentista e indipendente. È realizzato in collaborazione con alcune sigle dell’indipendentismo moderno, attinge infatti alla storia e valorizza l’azione del movimento iRS, del partito ProgReS e del neonato coordinamento Torra. Le nostre pagine non svolgono il ruolo dell’organo di partito ma rappresentano il primo luogo politico nel quale si concretizza il confronto tra varie anime dell’indipendentismo. Helis è uno strumento grazie al quale poter riprendere il filo della battaglia per la libertà nazionale, sociale e culturale delle sarde e dei sardi, una libertà vissuta come impegno di autocoscienza personale e di coscienza nazionale collettiva.
Il blog inoltre dà ampio spazio all’informazione sulle dinamiche politiche e culturali delle altre nazioni senza Stato del mondo. Una finestra internazionale e internazionalista grazie alla quale imparare e aggiornarsi. Questa grande ricchezza è un modo per tenersi in contatto diretto con chi ha le nostre stesse istanze di giustizia e di impegno civile, oltre e nonostante il filtro del giornalismo e dell’informazione generalisti.
Dentro Helis c’è anche il progetto Cartulàrios Republicanos. In cosa consiste?
Dalla rilettura dei pezzi d’archivio di iRS e ProgReS è scaturita la scintilla che ha portato alla nascita di helis.blog: tutto ciò che abbiamo detto, scritto e fatto negli anni è ancora terribilmente valido e attuale. Sono concetti e proposte che noi abbiamo ben chiari ma che hanno sicuramente bisogno di essere nuovamente riscoperti, condivisi e comunicati a chi ancora non li conosce o si sta avvicinando alla nostra area. Per far questo abbiamo creato Helis, blog di informazione politico-culturale generalista, e Cartulàrios Republicanos, dispense tematiche monografiche che pubblicano testi di archivio e nuove proposte e progetti.
Di cosa trattano i primi numeri di Cartulàrios Republicanos?
L’impegno di Helis, anche attraverso i quaderni repubblicani, è quello di rendere fruibile l’immenso archivio storico degli ultimi vent’anni delle battaglie indipendentiste, raccontandole e rianalizzandole, in modo da rendere disponibile la nostra storia politica, tenere viva la memoria, i passaggi più significativi di un percorso prezioso e avvincente costellato di momenti di grande coraggio come anche di riflessione profonda. I primi due numeri affrontano il tema del costo, dei danni e dei profitti delle basi militari e della speculazione energetica attraverso una gestione delle fonti rinnovabili impostata sugli interessi della malavita organizzata e delle multinazionali.
Helis blog è su Facebook, Instagram, X e Telegram.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento