26 Ott 2023

Graziella Arena: “Tra musica, recite ed esperienza diretta, i miei bambini imparano giocando”

Scritto da: Maria Enza Giannetto

Da trent'anni a Messina la dottoressa Graziella Arena lavora con i bambini della scuola dell'Infanzia e sperimenta metodologie didattiche innovative. Con il suo Metodo E.D.I. coinvolge i bambini da 0 a 5 anni in un percorso di conoscenza del mondo attraverso pupazzi, libri tattili, storie, musica e drammatizzazione. E mentre progetta di ampliare la formazione e approdare alla scuola primaria, sogna di parlare del suo metodo con il ministro dell'Istruzione.

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Messina - La Divina Commedia in un libro tattile, le religioni con pupazzi di stoffa, la geografia con grandi mappe, musica, cibo e drammatizzazione. E poi ancora storia, scienze, storia dell’arte attraverso tante metodologie innovative. Sono solo alcune delle tecniche utilizzate nel Metodo E.D.I. della dottoressa Graziella Arena, che trent’anni a Messina sperimenta l’educazione alla vita per i bambini fino a 5 anni.

Ma andiamo con ordine, perché la storia di questa “educazione che cambia” è tutta da scoprire e si interseca con la vita e i sogni di una donna che desiderava e desidera ancora rivoluzionare il modo in cui “si insegna” ai bambini da 0 a 5 anni. Sì perché “imparare divertendosi” è una linea guida cui si ispirano ormai molte scuole, tra cui quelle all’aperto come l’Asilo di Siracusa o il progetto Archinuè di Catania. Ma di promuovere l’apprendimento da parte dei bambini dell’infanzia anche di materie giudicate “da grandi” non tutti parlano.

Graziella Arena
I libri tattili ideati da Graziella Arena: Nessuno escluso parla degli obiettivi dell’Agenda 2030
NELLA SUA SCUOLA GRAZIELLA ARENA HA COMINCIATO A SPERIMENTARE CON L’APPRENDIMENTO

Lo ha fatto Graziella Arena, pedagogista clinica e consulente didattica la cui passione per l’educazione si è sviluppata negli anni e che oggi, a 65 anni, desidera portare il suo metodo anche nella scuola primaria, convinta che il modo in cui si riescono ad appassionare i bambini attraverso l’esperienza e il gioco possa funzionare per tutta la vita. «Sono nata a Genova da genitori messinesi e nella città dello stretto tornavo ogni estate per le vacanze. Qui ho conosciuto mio marito e nel 1978 mi ci sono trasferita», racconta.

«Con lui, avevamo un negozio di articoli sanitaria e mi piaceva trascorrere del tempo chiacchierando con i neogenitori che mi raccontavano quanto sarebbe piaciuto loro avere dei luoghi stimolanti dove portare i loro bambini piccoli. Notavano infatti quanto il nido e la scuola dell’infanzia fossero considerati come un semplice luogo di “baby parking” senza considerare mai l’aspetto intellettivo e dell’apprendimento. Nel 1990 allora, ho aperto la mia scuola per bambini da 0 a 5 anni, nata con l’intento di andare oltre il “semplice accudimento”».

Mi piacerebbe che si riuscisse a vedere come tutti i bambini sono potenziali filosofi, storici, scienziati e quanta bellezza c’è nelle loro capacità di imparare

Nasce così l’avventura della scuola – che da qualche anno però ha chiuso – e Graziella Arena si mette anche a studiare, laureandosi e specializzandosi in pedagogia. «Ho subito cominciato a fare ricerche e sperimentazione nel campo della didattica, approdando all’ideazione del metodo E.D.I – educazione didattica innovativa, che prende anche il nome dal diminutivo di mia figlia Edwigde».

IL METODO E.D.I PERMETTE AI BAMBINI PICCOLI DI VIAGGIARE NEL MONDO E NELLE MATERIE

Il metodo E.D.I. si ispira anche alla celebra frase del Mahatma Gandhi: “Non è importante insegnare ai bambini a leggere e scrivere, ma è importante insegnare cos’è la vita”. «Il metodo – spiega Graziella Arena – è impostato sulla proiezione dell’educazione e istruzione del domani, suddiviso in aree di intervento e in unità di apprendimento, ma con alcune particolarità. Per ogni area di intervento infatti ci sono vari argomenti che in modo dinamico possono essere aggiunti e aggregati tra di loro».

«Il mio metodo propone un approccio sistematico al sonoro con parodie su testi sconosciuti per facilitare e memorizzare i personaggi, i luoghi e le situazioni, i racconti dei viaggi immaginari, la costruzione di accessori, la drammatizzazione, l’esperienza diretta e la verifica nel quaderno di ricerche. Ogni volta è meraviglioso creare nuovi modi di mostrare il mondo. Affido il lavoro a delle bravissime artigiane messinesi e genovesi che realizzano quello che mi viene in mente. Ho tutta una schiera di pupazzi di pezza e centinaia di libri in feltro da cui nascono storie e conoscenza».

Graziella Arena
Graziella Arena partecipa anche a fiere didattiche ed eventi

«Chiuque – aggiunge – resta sbalordito quando sente i bambini così piccoli parlare di Picasso e di mitologia. Infatti un’altra particolarità del mio metodo è la sua “duttilità”, in quanto ha come caratteristica, oltre alla capacità di spaziare tra le varie materie, quella di sapersi adattare a nuove discipline rendendo l’apprendimento dinamico e più efficace, rimodulando e vivacizzando qualsiasi argomento».

«Ho cercato di creare una metodologia che prevede l’insegnamento attraverso alcuni passaggi essenziali, durante i quali il bambino memorizza, analizza, mette a confronto, riflette, si pone domande e apprende i concetti che ricorderà per tutta la vita». Nel caso specifico, i passaggi sono: preparazione dell’ambiente, accoglienza, presentazione argomento, musica e canto, drammatizzazione, attività grafico-espressiva, colorazione disegno e lavoretto art-attack.

«L’obiettivo – conclude – è quello di incoraggiare e assistere i bambini e gli adolescenti ad acquisire consapevolezza dei propri bisogni, in modo che possano individuare il proprio modo di interagire con adulti e coetanei, sviluppare la capacità di comunicare e di risolvere i problemi e impiegare quanto appreso durante il corso per soddisfare i propri bisogni e per instaurare con gli altri relazioni soddisfacenti».

Graziella Arena
I pupazzi ideati da Graziella Arena rendono l’apprendimento un vero e proprio gioco
IL SOGNO DI GRAZIELLA ARENA: AMPLIARE LA FORMAZIONE E ARRIVARE ALLA PRIMARIA

E ora che in varie scuole di Messina e Reggio Calabria il metodo di Graziella Arena continua a dare ottimi risultati e a divertire i bambini che imparano viaggiando intorno e nel mondo, il sogno della sua ideatrice è quello di valicare i confini geografici e quelli della scuola dell’infanzia, riuscendo a portare la sua proposta anche alla Primaria e magari chiedere anche un incontro al ministro dell’Istruzione per parlare di questa sua idea. «Penso, purtroppo, che la scuola primaria sia davvero troppo arenata su vecchie strutture e programmi».

Secondo Graziella per dei bambini che a 4 anni sono i grado di individuare Asia e Africa sul mappamondo e conoscono tante cose su storia e mitologia, ripartire poi alle Elementari dai concetti di avanti e dietro e di prima e dopo è piuttosto demotivante. «Mi piacerebbe che si riuscisse a vedere come tutti i bambini sono potenziali filosofi, storici, scienziati e quanta bellezza c’è nelle loro capacità di imparare».

E per esaudire il suo sogno, Graziella Arena sta pensando di potenziare la formazione. «Io ho già una bella età e per me comincia a essere faticoso viaggiare per mostrare in giro in scuole e fiere il mio metodo. Vedo però sempre più interesse verso queste mie metodologie e sono sicura che con una squadra di formatori potrei davvero portare ovunque il mio metodo e rendere sempre più bambini felici di imparare».

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