Generazioni: giovani idee per far rinascere le comunità e le relazioni
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Trentino Alto Adige - Un team di professioniste e professionisti impegnati nel promuovere la cultura a 360 gradi, un incubatore di idee che nel corso di 5 anni ha sostenuto più di 59 progetti, realizzato 60 eventi, per un totale di oltre 140 percorsi attivati sul territorio regionale. Un progetto culturale che si concretizza in un bando biennale per la progettazione giovanile e in una rassegna di eventi che ogni anno a settembre porta in Trentino-Alto Adige ospiti di rilievo nazionale.
Dal 2018 le cooperative sociali Young Inside e InSide, con la collaborazione di Mercurio Società Cooperativa e con il sostegno delle Politiche Giovanili delle Province autonome di Bolzano e Trento e della Regione autonoma Trentino – Alto Adige/Südtirol, hanno promosso Generazioni, con l’obiettivo di rigenerare i territori attraverso la cultura e promuovendo la partecipazione giovanile.
Generazioni vuol dire valorizzare le differenze, unire le risorse e creare innovazione pensando al nostro futuro e a quello di chi verrà domani. Il progetto da sempre punta a potenziare percorsi innovativi che attraverso l’arte e la creatività siano capaci di dare origine a nuovi modi di vivere e di pensare lo spazio pubblico e di generare relazioni virtuose all’interno delle comunità partendo dal basso e dai veri bisogni dei cittadini.
Nel 2023 Generazioni è tornato in campo con il consueto impegno a favore del territorio e dei giovani ma con una marcia in più: il bando per la progettazione culturale che tanti ormai hanno imparato a conoscere si presenta infatti con una formula biennale che da un lato rappresenta la naturale evoluzione di un progetto arrivato a piena maturità, dall’altro permetterà di far crescere idee progettuali ancora più valide e strutturate, capaci di agire non solo in un’ottica regionale, ma anche di iniziare a proiettarsi all’esterno, fuori dai confini del Trentino-Alto Adige.
La guerra, i cambiamenti climatici, la crisi energetica ed economica e in generale il momento storico che stiamo vivendo hanno alimentato una precarietà crescente e rischia di produrre nuovi gap e disuguaglianze fra centri e periferie, tra giovani e meno giovani. Un simile scenario impone la messa in campo di strategie inedite. Il tema del bando dell’edizione 2023-2024 – “Innesti Creativi. Ripensa, rigenera, ricrea” – invita a rispondere alla sfida della rigenerazione intersecando persone, luoghi e territori attraverso strategie orientate a sviluppare comunità vive, solide e sostenibili che offrano pari opportunità generazionali, di genere e territoriali.
«Si conferma un punto di riferimento per le pratiche di rigenerazione dal basso e di cittadinanza attiva. Al contempo, l’edizione di quest’anno si caratterizza per una crescente attenzione a valorizzare il lavoro culturale e creativo di qualità e le tante professionalità presenti sui nostri territori», commenta Francesca Viola, presidente di Young Inside e coordinatrice di progetto del bando Generazioni.
Per l’edizione 2023-2024 era richiesta la progettazione di idee in grado di rivitalizzare borghi e quartieri, ricucire legami, proporre esperienze che partono dall’ascolto e dall’analisi del contesto, intercettando uno dei seguenti macro ambiti: borghi e rigenerazione, quartieri e rigenerazione, rigenerare legami intergenerazionali. Un progetto da sviluppare in aree urbane, rurali e montane o concentrarsi su proposte del tutto trasversali che innestano nuove relazioni e che vadano oltre allo spazio territoriale. Sono state selezionate in prima fase 12 idee progettuali.
Le giovani e i giovani, come singoli o appartenenti ad associazioni, a enti del terzo settore o a gruppi informali, sono entrate a far parte della piattaforma collettiva partecipata di carattere regionale. Le progettiste e i progettisti, grazie al Generazioni Hub, sono stati coinvolti in regolari incontri, accompagnati da esperti, in pratiche di ispirazione e appuntamenti di alta formazione.
Sono stati tre i progetti vincitori che si sono distinti per le loro proposte rigenerative, molto differenti tra loro, sia in termini di luoghi su cui andranno a lavorare, sia in termini progettuali, tutti accomunati da uno stesso macro obiettivo, ovvero quello di rigenerare quei legami intergenerazionali e territoriali che la situazione economica, sociale e culturale globale attuale sta mettendo sempre più in crisi.
Si passa dalla rigenerazione partecipata e urbana e dal ripensamento di un polo culturale e sociale per la comunità di Salorno, paese sul confine ricco di contaminazioni culturali e quindi potenziale ponte tra le due province, con il progetto “kulturZONA” promosso dall’associazione JoyEnJoy, alla proposta di tour innovativi ed esplorazioni partecipate che sappiano unire l’Alto Garda e Ledro alla Val Venosta promuovendo pratiche di rigenerazione creativa del territorio con il progetto “A mezz’aria tours | Esplorazioni partecipate e innesti oltre i confini” dell’Associazione Ricreativa Culturale Smarmellata.
E ancora, un altro progetto ha proposto la produzione di un film di finzione basato sui racconti orali degli anziani e delle anziane di paese realizzato da un team misto di sceneggiatori under 30, “Vallə”, del Gruppo Informale composto da Nicolò Bassetti, Pietro Michelini e Martin Marini, liberi professionisti dell’audiovisivo.
I progetti vincitori potranno ricevere fino a 35.000 euro e dovranno concludersi entro dicembre 2024 con un momento pubblico che entrerà a far parte del programma “Rassegna Generazioni off”. Grazie a “Generazioni Factory” avranno anche la possibilità di ampliare la propria rete e le proprie competenze attraverso attività di networking e un’alta formazione.
«Attraverso questo bando Generazioni ha voluto marcare il suo carattere professionalizzante. Abbiamo voluto premiare e sostenere l’innovazione e la freschezza, la professionalità, ma anche l’ambizione di chi crede che questo territorio possa crescere, aprirsi e promuovere nuove narrazioni e network regionali. La cultura è infatti un bene necessario per produrre protagonismo civico e sviluppo territoriale», conclude Francesca Viola.
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