La testimonianza di una volontaria Enpa: “Salvare un animale dovrebbe essere una cosa normale”
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Vicenza, Veneto - Tempo fa mia mamma trovò un gatto che stava male. Per ricevere un supporto decidemmo di chiamare l’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, e dopo poco arrivarono alcuni volontari che lo presero in carico. Oggi il gatto sta bene: è stato adottato e vive una vita felice. In fatto di tutela degli animali, l’Enpa è la più antica e virtuosa associazione protezionistica in Italia, nonché realtà diffusa che tutti i giorni si impegna ad aiutare gli animali in difficoltà.
Il grande lavoro che svolge è portato avanti in tutto il Paese dalle numerose sezioni locali e, per raccontarvelo, abbiamo intervistato Chiara Barone, volontaria della sede di Bassano del Grappa. All’interno dell’associazione Chiara è impegnata in molteplici attività: si occupa dei recuperi, delle adozioni, gestisce i social e contribuisce all’organizzazione di eventi.
Dove e quando è nata l’associazione?
A fondare l’associazione originaria nel 1871 è stato Giuseppe Garibaldi. Oggi è divenuta l’Ente Nazionale Protezione Animali, che ha avuto la sede principale prima a Torino e poi a Roma dov’è ancora oggi, con diversi distaccamenti e sezioni dislocate sul territorio, come quella di Bassano del Grappa.
Cosa vi spinge a diventare volontari?
L’amore per gli animali. Quantomeno per me è questo, ma penso sia una motivazione comune. Sono gli unici a non essere tutelati, sono indifesi e sebbene noi siamo in pochi qui a Bassano del Grappa [la sede conta sei volontari, ndr], ciò che ci spinge a prenderci cura degli animali è proprio il fatto che li amiamo e rispettiamo.
Come vi sentite quando salvate un animale?
Io non mi sento nessuno perché salvare un animale dovrebbe essere una cosa normale. Quando vedi un gatto per strada che sta sanguinando o una gatta incinta che sta per partorire, è tuo dovere prendertene cura. Non sei un eroe, sei un essere umano normale che ha solo avuto il coraggio di essere una persona.
Ci sono stati dei momenti in cui vi siete trovati in difficoltà?
Tutti i giorni è difficile. Molte persone hanno la mentalità chiusa, non si preoccupano degli animali. Ad esempio, una situazione complicata è quando ti trovi a salvare un animale da sola o quando hai a che fare con un esemplare schivo e non lo riesci a prendere. Gli animali, quando sono impauriti e feriti, si vanno a nascondere nei posti più assurdi e se si è fortunati basta il supporto dei vigili del fuoco.
Fate visite a scuole o in altri luoghi dove presentate il lavoro di Enpa?
Si, recentemente siamo stati invitati in una scuola media qui a Bassano del Grappa mentre l’anno scorso siamo stati a Rosà. In generale quando veniamo chiamati partecipiamo con molto piacere per diffondere e comunicare il messaggio sul lavoro che facciamo in termini di protezione degli animali.
Avete delle campagne attive dedicate alla protezione dell’ambiente?
Solitamente partecipiamo a delle manifestazioni oppure le organizziamo noi stessi, come nel caso di pizzate, aperitivi o raccolte di cibo nei vari negozi. Organizziamo anche dei banchetti informativi dove le persone possono informarsi sia sulla nostra attività sia su come è possibile aiutarci economicamente o, ancora meglio, personalmente. Durante questi banchetti sensibilizziamo chi si ferma sulla sterilizzazione, sulle lotte contro l’abbandono e su tutto ciò che riguarda gli animali.
Date la possibilità alle persone di adottare gli animali? Se sì, quali caratteristiche deve avere una persona per poter adottare?
Una persona deve avere, per prima cosa, l’amore e il rispetto verso gli animali. Poi deve garantire una vita sicura all’animale assicurandosi che lo vaccinerà, lo sterilizzerà e, se avrà problemi, lo porterà dal veterinario. Insomma, si occuperà di lui come se fosse un altro figlio.
Nel caso di maltrattamento come agite?
Noi non possiamo intervenire dato che siamo dei normali cittadini, ma possiamo mandare una segnalazione alle guardie zoofile.
Se vi chiamano intervenite subito?
Noi, oltre a fare i volontari, lavoriamo durante il giorno e ovviamente mettiamo al primo posto il nostro lavoro, quindi interveniamo la sera quando finiamo di lavorare o durante il giorno se qualcuno ha la giornata libera. Nell’attesa si chiede di tenere al sicuro l’animale dandogli cibo e un riparo sicuro fino a che non arriviamo in soccorso.
Come possiamo noi tutti aiutare gli animali e sostenere realtà come Enpa?
Un aiuto può essere partecipare in prima persona alle attività della nostra associazione, anche se i minorenni devono avere un apposito modulo con la firma dei genitori. In alternativa, per aiutarci è possibile svolgere piccole ma importanti azioni come donare cibo o fondi durante i banchetti oppure diventare nostri soci.
Questo articolo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse della scuola secondaria di secondo grado Brocchi di Bassano del Grappa (VI), a conclusione del progetto “Green Learning”, un percorso formativo sul tema della sostenibilità, che permette di acquisire le competenze per individuare e raccontare una storia di cambiamento e sostenibilità nel proprio territorio. Green Learning è un progetto di Sineglossa, realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona, con il supporto di Comune di Bassano del Grappa, di Italia che cambia e dell’UNIVPM Università Politecnica delle Marche. Per saperne di più ed adottare il progetto nella tua scuola: https://greenlearning.it/
Articolo scritto da: Elia Simeoni, Elisa Bozzetto, Ginevra Trevisan e Ginevra Pelosin dell’istituto Brocchi.
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