19 Ott 2023

Boschi Puliti, la comunità per la difesa e la salvaguardia dei boschi

Boschi Puliti nasce dalle ceneri della pineta di Siano, a Catanzaro, distrutta da un incendio nell'agosto del 2021. Questo tragico evento ha spinto Alfredo Moniaci, un ragazzo calabrese profondamente affezionato a quel bosco, a dar vita a una comunità di associazioni, imprese e cittadini uniti dalla voglia di difendere e salvaguardare i boschi attraverso la raccolta e il recupero dei rifiuti abbandonati. Boschi Puliti si propone inoltre di diffondere consapevolezza e cultura ecologica tra le persone attraverso progetti nelle scuole e attività di volontariato.

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Catanzaro - Boschi Puliti è un’associazione che raccoglie in sé chi ama il territorio e ha voglia di impegnarsi ogni giorno per proteggerlo. È una comunità di associazioni, imprese e cittadini uniti dalla voglia di difendere e salvaguardare i boschi, raccogliendo e recuperando i rifiuti abbandonati.

L’INCENDIO DELLA PINETA SIANO

La sua storia ha inizio l’estate del 2021, quando Alfredo Moniaci studiava e lavorava a Barcellona. Una mattina sua madre gli telefonò per dirgli che il bosco dove andava a giocare da bambino insieme ai suoi nonni era stato completamente distrutto da un incendio. Era il bosco della pineta di Siano, a Catanzaro, un luogo molto caro a tutti i catanzaresi e che quell’agosto 2021 bruciò interamente, per tutti i suoi 365 ettari. Alfredo, trascinato dalle forti emozioni, salì sul primo aereo e tornò in Italia per recarsi in quel luogo tanto importante per lui e immenso fu il dolore che provò nel vederlo ridotto in cenere.

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Quel dolore però fu la spinta ad agire. «Avevo due alternative», ha raccontato Alfredo. «Potevo cercare a tutti i costi un colpevole da accusare o provare fare qualcosa di concreto». Lanciò così, spontaneamente, la prima iniziativa collettiva, invitando le persone a donare un fiore e una frase per ogni albero bruciato. Era un modo per esprimere il dolore di fronte a quell’evento terribile e di portare un po’di colore tra la cenere. Quel giorno arrivarono persone da ogni parte della Calabria a esprimere la loro solidarietà.

LA NASCITA DI BOSCHI PULITI

Alfredo decise di tornare a vivere in Calabria, di restare nella sua terra e di impegnarsi ogni giorno per difenderla. Aveva studiato economia aziendale e non sapeva cosa fare per proteggere il territorio. Sapeva però di volerlo fare, e si mise a studiare. «Scoprii che i rifiuti abbandonati nei boschi, oltre che inquinanti e dannosi per la biodiversità, sono anche causa di incendi».

Credo che il male del mondo non sia dovuto solo alle persone che inquinano, ma anche a quelle che stanno a guardare senza fare niente

Alfredo si era reso conto che esisteva una comunità di persone che, come lui, voleva impegnarsi per fare del bene al territorio. «Mi sono detto che forse avevano solo bisogno di qualcuno che li aiutasse a esprimere la rabbia che provavano e a incanalarla verso azioni concrete».

UN INIZIO DIFFICILE

Però, i primi mesi di vita di Boschi Puliti non furono semplici. Alla prima giornata ecologica organizzata, Alfredo si ritrovò quasi da solo in un bosco di diecimila metri quadrati. Mentre cercava di creare intorno a sé una rete, iniziò a incontrare le prime resistenze. Voleva che Boschi Puliti diventasse un punto di ritrovo per altre associazioni, imprenditori e privati interessati a difendere il territorio, ma dopo un paio di mesi non era ancora riuscito a coinvolgere nessun altro nel suo progetto.

Fu l’attenzione di un’imprenditrice campana a cambiare le sorti di Boschi Puliti. Tania Ferone, sapute le difficoltà incontrate da Alfredo nel fare rete, aveva voglia di aiutarlo. «Non riuscivo a credere che un’imprenditrice di quel calibro fosse intenzionata ad aiutare un ragazzino di venticinque anni con un sogno», ha raccontato Alfredo. «Grazie all’esperienza di Tania riuscimmo a coinvolgere i primi imprenditori e altre associazioni del settore».

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L’IMPORTANZA DI AVERE BOSCHI PULITI

Oggi Boschi Puliti ha moltissimi referenti sul territorio, sia in Calabria che in Campania, e tanta voglia di crescere ancora nel resto d’Italia. Il focus principale è verso gli studenti: Boschi Puliti infatti ha deciso di rivolgersi alle scuole, coinvolgendo i giovani studenti e le giovani studentesse nelle giornate ecologiche inserite nel calendario del PCTO, dove vengono formati e coinvolti in progetti più vasti.

«Molto spesso, durante le giornate ecologiche, le persone mi chiedevano: “Ma se il rifiuto abbandonato è di un altro, perché devo raccoglierlo io?”. Mi sono reso conto allora che manca la consapevolezza dell’interdipendenza. Non sanno che raccogliere rifiuti o piantare un albero è un gesto che dà beneficio a tutto il mondo», ha spiegato Alfredo.

Lavorando e formando i giovani nelle scuole, Boschi Puliti vuole diffondere consapevolezza e coscienza. «Credo che il male del mondo non sia dovuto solo alle persone che inquinano, ma anche a quelle che stanno a guardare senza fare niente, a quelle che vedono un rifiuto abbandonato e non lo raccolgono», ha commentato Alfredo.

I GUARDIANI DEI BOSCHI

Chi si unisce a Boschi Puliti diventa un “guardiano del bosco”. I guardiani sono persone che desiderano fortemente difendere la loro terra e che ogni giorno si impegnano per renderla migliore e per diffondere consapevolezza. Boschi Puliti vuole accompagnare le persone in un percorso di risveglio, insegnando l’importanza di prendersi cura dell’ambiente in cui si vive. Attraverso giornate dedicate al trekking o a escursioni a cavallo, oltre a dedicarsi alla pulizia del bosco e al recupero dei rifiuti, Boschi Puliti vuole fare in modo che azioni del genere diventino per tutti e tutte un’abitudine e non solo un volontariato sporadico.

Prendersi cura del proprio territorio significa prendersi cura del mondo intero, perché nessuno di noi è un’isola e le nostre azioni, nel bene e nel male, si riflettono sugli altri. Un piccolo gesto ogni giorno può cambiare il futuro e il presente del nostro pianeta e migliorare la nostra vita e quella delle persone che amiamo.

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