Apply: ad Ascoli Piceno un gruppo di giovani prova a riattivare il territorio e la sua comunità
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Ascoli Piceno, Marche - «Avevamo l’impressione di non essere ascoltati né rappresentati abbastanza nella nostra città», esordisce Alessio Poli, ventun anni, studente di economia ambientale all’Università di Macerata. «Da questa considerazione ci siamo mossi per provare a cambiare le cose». Portavoce di un folto gruppo di amici ed ex studenti di diversi istituti scolastici ascolani, Alessio inizia così a raccontare com’è nata l’idea di Apply e delle iniziative promosse nella loro città.
LA SCUOLA E OLTRE
«Come associazione di promozione sociale, oggi Apply raccoglie circa sessantacinque soci attivi sul territorio», prosegue Alessio. L’idea di costituirla matura dall’esigenza di raccogliere la comunità ascolana – e i giovani, in particolare – intorno a dei progetti di cui sentirsi parte integrante fino in fondo. Insieme a Sergio Storoni, Massimiliano Picciacchia, Pierre Pancaglio e Lorenzo Oroli, Alessio Poli è stato selezionato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani e da Ashoka, di cui Italia che cambia è mediapartner, tra i giovani changemakers di GEN C.
Nonostante la giovanissima età, Alessio è convinto sin da quando stava fra i banchi di scuola che le istituzioni scolastiche debbano facilitare innanzitutto il dialogo con i ragazzi e le ragazze. «La mia carriera scolastica è stata costellata da diversi errori, diciamo così. Sono stato bocciato due volte alle superiori e non lo nascondo, anche perché questi incidenti di percorso mi hanno fatto crescere moltissimo», racconta Alessio.
Uno degli aspetti su cui Apply ha iniziato a lavorare sin da subito è proprio quello dell’orientamento scolastico e della scelta della scuola. «Molti dei problemi che si riscontrano in classe sono da ricondursi alla difficoltà di molti studenti a compiere la scelta giusta o magari disporre degli strumenti per farlo – spiega Alessio –; da qui abbiamo deciso di organizzare un evento che raccogliesse tutti gli istituti superiori della città».
L’evento di orientamento ha raccolto venticinque università di tutta Italia e dieci imprese e agenzie interinali, con un’affluenza di oltre milletrecento studenti. «L’idea era quella di aiutare i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie di primo e secondo grado a scegliere cosa fare dopo. Dileguando l’apprensione per il futuro anche grazie alla testimonianza di altri studenti che hanno raccontato dalla propria prospettiva la scuola o l’università che frequentano», prosegue Alessio.
UNO SPAZIO TUTTO PER NOI
Per Alessio e l’associazione Apply, Ascoli Piceno è una città con un potenziale grande ma poco valorizzato da cui i giovani preferiscono andar via, piuttosto che restare. Per contrastare e agire in risposta a questo dato di fatto, sin dalla propria fondazione Apply si impegna a ricercare costantemente un confronto con le istituzioni a cui portare le istanze e la voce anche dei più giovani.
«Ogni settimana ci riuniamo negli spazi della Bottega del Terzo Settore di Ascoli e insieme ci interroghiamo su cosa renderebbe la nostra città più vicina alle nostre esigenze», aggiunge Alessio. In quest’ottica, oltre alle numerose occasioni di aggregazione e confronto, ospiti degli studi di Radio Ascoli, i ragazzi di Apply registrano ogni settimana un podcast video in cui intervistano in ogni puntata un ospite diverso, a una condizione: «Che sia partito da questa città – precisa Alessio – e che abbia incontrato il successo in un qualsiasi ambito, dallo sport alla musica: insomma, storie che possano ispirare».
Con Apply Alessio e gli altri soci vorrebbero creare appena possibile uno spazio aperto a tutti: un luogo di incontro, aggregazione e progettazione. «Il nostro sogno è che la Casa della Gioventù di Ascoli Piceno, al momento inutilizzata, diventi un punto di incontro per i ragazzi e le ragazze della città – conclude Alessio – Così come ci piacerebbe che venissero rafforzati i servizi collegati alla vita universitaria, dai mezzi di trasporto alle residenze studentesche. Per questo cerchiamo sempre di tenere vivo il dialogo con la comunità e con le istituzioni».
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