L’appello di Ultima Generazione: “Sostenete chi lotta per il nostro futuro”
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Care amiche e amici, vi scriviamo per mettere sotto i vostri occhi qualcosa che già vi si trova, ma forse in una luce diversa da quella che vorremmo mostrarvi. Ci riferiamo all’impegno instancabile, appassionato e coraggioso di alcuni nostri concittadini, oggi noti come gli Imbrattatori – ma che forse meglio sarebbe chiamare i Macchiaioli –, che da diversi mesi dedicano concretamente il loro tempo a lanciare un appello di allerta, a risvegliarci dall’inerzia e a scuoterci.
Lo fanno affinché prendiamo finalmente sul serio la minaccia terribile di cui cominciamo a vedere gli spaventosi effetti in maniera sempre più frequente: dalle alluvioni in Emilia Romagna alle tempeste a Milano, dalla grandine come palle da tennis alla situazione in Sicilia, che si trova senza acqua né elettricità e via dicendo. È la crisi climatica.
È vero, le loro azioni ci disturbano e ci inquietano: questo è del resto il loro scopo. Ma bisogna smettere di scambiare il campanello di allarme con il pericolo! Dobbiamo smettere di punire chi ci afferra bruscamente un braccio per fermarci sull’orlo del precipizio. Smettere di sentire più affinità e complicità con chi ignora volutamente – per ragioni di denaro e potere – lo stravolgimento climatico e la deteriorazione incalzante del pianeta, piuttosto che con chi grida e si batte con determinazione per fermarlo. E smettere di morire per i soldi degli altri!
Attualmente le ragazze e i ragazzi di Ultima Generazione stanno affrontando processi che, se si concluderanno con una condanna, comporteranno multe per loro insostenibili e preziosi anni di gioventù sprecati dietro le sbarre. Due di loro si sono già visti infliggere una pesante condanna: il Tribunale del Vaticano ha condannato Ester e Guido, che si erano incollati al basamento del Laocoonte, a 9 mesi di carcere e 28.000 euro di risarcimento.
Altri affronteranno a breve il loro processo e tutte le ragazze e i ragazzi di Ultima Generazione stanno affrontando le conseguenze materiali e sociali delle loro scelte e non hanno intenzione di fermarsi. Le azioni continueranno, ma le risorse per sostenere e far crescere la campagna di disobbedienza civile non bastano.
Vi chiediamo di ripensare a tutti i momenti della vostra vita in cui avete disobbedito, scegliendo di essere coerenti con la vostra coscienza e il vostro senso di giustizia. E domandarvi, a distanza, se non ne andate fieri. Vi chiediamo se, in un momento come questo – di menzogna, mistificazione, prepotenza e barbarie – non volete schierarvi dalla parte di chi lotta per avere e dare a tutti un futuro, provocando disturbi momentanei al fine di produrre cambiamenti concreti e duraturi.
E vi chiediamo di fare un gesto tangibile di solidarietà, d’immaginazione e di coraggio: una donazione per aiutare a pagare le spese giudiziarie agli avvocati che difenderanno queste persone disobbedienti, attualmente affidate a difensori d’ufficio. In fondo a questa lettera troverete le firme di chi ha deciso di sostenere attivamente la campagna, apponendo il proprio nome accanto all’impegno. Se volete partecipare con una donazione cliccate qui.
Inoltre, vi chiediamo il permesso di rendere pubblico il vostro nome, perché questa è una battaglia da portare avanti con la faccia scoperta, come è quella delle giovani e dei giovani di Ultima Generazione, che non si nascondono, non si coprono il volto e non hanno paura di dire il loro nome.
Fra i primi firmatari figurano Amitav Ghosh, Michele Santoro, Erri de Luca, Valerio Magrelli, Milena Agus, Tomaso Montanari, Laura Barile, Sarandis Thanopoulos, Ginevra Bompiani, Maria Pace Ottieri, Jean-Paul Manganaro, Mario Fortunato, Giulio Milani, Italo Spinelli, Antonio Prete, Padre Alex Zanotelli, Luca Casarini, Marco Bersani, Loretta Santini, Donatella Di Cesare, Ida Dominijanni, Daniele Mencarelli, Pierluigi Musarò…
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