Zaini “da guerra”: Giochi Preziosi e il materiale scolastico ispirato all’esercito
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L’estate 2023 di bambini e bambine in età scolastica e delle loro famiglie è stata funestata da una massiccia campagna pubblicitaria di zaini per la scuola con palesi riferimenti militareschi e con frasi belliciste esplicite come “tutti sull’attenti” e “per sentirsi sempre in missione”. Sono state proposte linee commerciali di zaini di guerra con forti richiami all’esercito, agli alpini e alla folgore. Tutto questo nell’ambito di una campagna della celebre e storica azienda produttrice di giocattoli Giochi Preziosi in collaborazione con le forze armate italiane.
Questa iniziativa commerciale si pone in netta contrapposizione con lo spirito della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che afferma: “Preparare pienamente il fanciullo a avere una vita individuale nella società, educarlo nello spirito degli ideali proclamati della carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà”.
VITTORIA!
“Con estrema soddisfazione apprendiamo che da questa mattina, 12 settembre 2023, degli zaini militari prodotti dal multibrand Officina Italiana e distribuiti da Giochi Preziosi, su cui l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università aveva lanciato una campagna di boicottaggio, non vi sarebbe più traccia né sul sito di quest’ultima né nella vendita presso i maggiori rivenditori online“, scrive l’Osservatorio in un comunicato di ieri.
L’Osservatorio aveva già accolto positivamente come segnale importante l’ammissione dell’errore nella campagna pubblicitaria da parte di Giochi Preziosi. Tuttavia, se verrà confermata, la notizia della sospensione della commercializzazione sembra un buon punto di partenza per avviare una sensibilizzazione più incisiva nella società civile sul fenomeno della militarizzazione delle scuole attraverso le visite in caserma, i PCTO, la vecchia alternanza scuola e lavoro, con i militari, la Ginnastica Dinamica Militare Italiana svolta nelle palestre scolastiche e tanti altri piccoli/grandi, comunque inquietanti, episodi che destano preoccupazione per il clima militaresco diffuso nella scuole pubbliche italiane.
IL FENOMENO DELLA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ
Attualmente assistiamo a questo fenomeno ormai sempre più dilagante in alcune scuole e anche in molte università. Ne abbiamo parlato pochi giorni parlando proprio del prezioso lavoro dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e università. Proprio la scuola e l’università infatti sono ormai il teatro più emblematico ed eclatante della militarizzazione e di una cultura che impone i disvalori del superego dell’eroe, del primato dell’individualismo, della violenza e soprattutto della competizione a oltranza, dell’odio per l’altro e dell’annientamento dei più fragili del pianeta.
Con gli zaini della guerra bambini e bambine sarebbero stati portati a familiarizzare con un clima diseducativo da caserma che passa anche attraverso la violazione degli ideali e dei principi delle carte dell’Onu. Non sembra casuale la tempistica e che l’iniziativa sia arrivata in questa tragica congiuntura storica in cui i disvalori di guerra, di odio e di annientamento dell’altro diverso da noi fanno sempre più breccia.
Perché allora non chiedere, in alternativa a questa tipologia di zaini, un investimento nella produzione di materiale didattico che promuova i valori e gli ideali della pace, della nonviolenza e del disarmo? Zaini ispirati non all’esercito ma all’esempio di grandi educatori e pedagogisti e studiosi tra cui Maria Montessori, Aldo Capitini, Danilo Dolci e dei grandi pacifisti come Gandhi, Mandela, Martin Luther King, insieme a molte altre personalità della storia della nonviolenza che hanno lasciato una traccia indelebile nel percorso storico e evolutivo dell’umanità.
IL DISATTESO CODICE ETICO DELL’AZIENDA GIOCHI PREZIOSI
Anche se sembra che abbia ammesso l’errore, va sottolineato come la storica azienda Giochi Preziosi abbia disatteso gravemente il proprio codice etico commercializzando la linea militarizzata di questi zaini. L’articolo 1.2 recita: “Il gruppo Giochi Preziosi opera altresì nell’ambito dei principi posti a tutela della libertà e dignità dell’uomo dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite)”.
Va anche fatto presente che la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176 – nel preambolo afferma la necessità di “preparare pienamente il fanciullo ad avere una sua vita individuale nella società ed educarlo nello spirito degli ideali proclamati nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà”.
GLI ATTIVISTI PER LA PACE IN AZIONI NONVIOLENTE PER “DISARMARE” LE SCUOLE
La violenza diventa abitudine. Gli attivisti e le attiviste dei movimenti in favore della pace, del disarmo e della nonviolenza continuano a resistere, portando avanti campagne e iniziative varie: un modo per mettersi in gioco personalmente, per assumersi delle responsabilità e per indicare la strada concreta della nonviolenza e della pace. La pace è un processo lungo di preparazione e meditazione dei popoli che prende avvio dall’educazione delle nuove generazioni e deve trovare una sede adeguata e creativa di nonviolenza attiva a partire dagli istituti e dai contesti educativi come le scuole e le università.
Per questo motivo è anche in atto e in fieri e sta prendendo posizione a livello nazionale l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, composto per lo più da docenti che si impegnano in attività educative alternative a questi progetti ambigui e diseducativi e di plagio delle menti dei più fragili, ossia dei bambini e dei giovani nelle loro complessità. L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a diffondere sui social messaggi a tema e di protesta contro la linea di zainetti dell’azienda Giochi Preziosi.
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