Walking ON, un passo in avanti per disegnare nuovi futuri sostenibili
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Quale sarà il nostro futuro? Chi lo deciderà? E quali saranno le sorti del nostro Pianeta? Si trasformerà in un luogo povero di risorse, inabitabile e colpito da continue tempeste climatiche come nelle trame di molti film ambientati in un futuro distopico o faremo in tempo a recuperare del buon senso per non arrivare a scenari di questo tipo?
Sono domande a cui non possiamo rispondere e se proviamo a farlo dobbiamo considerare sempre una buona dose di incertezza anche se, in base alle scelte fatte oggi, possiamo sapere quale sarà la direzione. Qualunque forma assumerà il nostro futuro non sarà mai come il nostro presente. È come una stanza vuota da arredare e abbellire in tanti modi e con vari gusti, un’occasione per fare sempre del nostro meglio.
Ed è per immaginare e gettare delle basi concrete per un futuro migliore e più sostenibile che gli avvocati di Avvocatura2030, i volontari del CEA Centro di educazione ambientale odv e i futuristi di Spoiler, con il patrocinio dell’Associazione Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia, si incontreranno in Sicilia dal 28 settembre al 1° ottobre per la prima edizione di Walking ON.
Un progetto “plurale” che vede la presenza anche di alcuni imprenditori agricoli della piana di Gela, professionisti del settore fotovoltaico, ma anche studiosi e attivisti – tra questi SPAB, società per le azioni buone di Favara, e la rete Transistor – con la passione per la tutela e il rispetto dell’ambiente, ma anche la consapevolezza che per costruire nuovi futuri è necessario partire dalla condivisione di nuove modalità di apprendimento, di un lavoro collettivo e di un approccio di lungimiranza.
Lo faranno camminando, compiendo un percorso, fisico e non, in un dialogo facilitato dalle difficoltà del percorso stesso, dalla fatica, dalla via comune da fare. I partecipanti e compagni di viaggio metteranno in gioco la propria competenza professionale e si misureranno con nuovi modi di pensare, con le attività del pensiero sistemico e del design per definire insieme un piano d’azione che sappia guardare lontano.
«È la prosecuzione di Avvocatura 2030, un progetto di alfabetizzazione degli avvocati degli ordini di Gela, Sciacca e Marsala ai temi dell’Agenda Onu. La camminata nasce da quegli incontri perché alcuni di questi avvocati hanno voluto proseguire l’impegno per uno sviluppo sostenibile. Ci metteremo alla prova con nuovi modi di pensare dotandoci di nuovi strumenti di pensiero per poter reggere nel tempo e lavorare in modo cooperativo e non competitivo. Affronteremo il grande tema delle comunità energetiche, anche se il vero e primo passo sarà ragionare in termini di comunità prima ancora che di energia», racconta Carla Broccardo, avvocata futurista della rete Spolier.
Il lavoro si svolgerà camminando lungo le tre tappe che da Licata portano a Niscemi e in due significative soste, aperte anche alla partecipazione esterna di interessati: a Gela per un incontro con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati – che nel 2021 ha proposto un percorso sullo sviluppo sostenibile da cui poi è nata la rete Avvocatura 2030 – e nella riserva di Geloi Wetland, importante punto di osservazione delle specie migratorie, con l’incontro dei referenti Manuel Zafarana e Francesco Cirrone.
La camminata sarà una sorta di aula all’aperto, sulle orme di Aristotele e delle tante esperienze di didattica outdoor, per la prima volta rivolta a una categoria di professionisti – gli avvocati appunto – che generalmente immaginiamo impegnati in riunioni intorno a tavoli e in contesti sempre molto formali. Un’opportunità anche per loro per ridisegnare un nuovo futuro della professione, oggi in grande sofferenza, che ha bisogno di nuove metodologie e nuovi approcci», continua Carla.
«L’avvocato ha nel suo dna professionale una spinta in avanti, un approccio lungimirante. Davanti a un cliente deve studiare una strategia ed è già proiettato oltre. È proprio questa proiezione in avanti che può essere determinante nel costruire strategie territoriali per i propri clienti, che possono essere amministrazioni locali, aziende, associazioni, comitati di cittadini, ovvero tutti coloro che oggi devono attuare l’Agenda 2030 dell’ONU».
«Questa stessa attività – prosegue Carla – avremmo potuto farla attorno a un tavolo invece camminando nella natura, nel luogo in cui si vuole progettare, acquista un valore diverso. Saper interpretare le leggi, ma anche saper interpretare il contesto. Camminare assume questo significato. E l’avvocatura assume un ruolo decisivo anche se in maniera informale rompendo ogni sorta di stereotipo».
I temi dell’ambiente e dell’energia, attraverso nuovi futuri nel mondo delle comunità energetiche rinnovabili, si intrecceranno con quelli della complessità e dei sistemi anticipanti che saranno proposti da Silvia Bona e dalla stessa Carla Broccardo della rete di Spoiler. Entrambe sono reduci da una recente esperienza di ricerca sociale in cui accostare alla metodologia classica anche la complessità del contesto privo di dati e quindi da osservare e leggere come primo approccio.
Lo stesso approccio verrà applicato a un contesto non sempre semplice e immediato come quello siciliano, una terra dalle grandi potenzialità, ma spesso inerte, in cui un senso di sfiducia è palpabile in molti dei suoi abitanti, soprattutto nelle generazioni meno giovani. «È proprio in luoghi come la Sicilia che bisogna diffondere il modo di vedere il futuro al plurale, proprio dai quei luoghi che nella vostra mappa stanno in alto. Una delle prime lezioni durante gli studi di Futuro, una disciplina all’estero molto diffusa e praticata, è pensare ai futuri al plurale, alle tante possibilità da cui poter scegliere».
«Sembra quasi provocatorio pensarlo in alcuni contesti, ma è allargando la possibilità dei futuri che si crea quella spinta motivazionale per agire. Il futuro non è già scritto, non ce n’è uno solo, passare alla pluralità dei futuri vuol dire rendersi conto che ne abbiamo davanti tanti e spetta a me, a ognuno di noi, fare il primo passo per dirigerci verso ciò che abbiamo scelto», conclude Carla.
Walking ON sarà un grande momento di condivisione per tutti coloro che condividono la voglia e la passione per un futuro più equo e sostenibile. Il programma delle quattro giornate è già scritto, ma sarà il gruppo – insieme allo scambio, alle circostanze e a tutto ciò che succederà – che farà emergere l’output dell’esperienza. La sfida sarà quella di condividere e diffondere competenze professionali trasversali e necessarie per rispondere in modo trasformativo alle esigenze di sviluppo sostenibile.
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