Scuola in Natura Italo Calvino: l’outdoor education nella scuola pubblica è possibile
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Catania - Anche fuori si impara. È questo il principio cui si ispirano le scuole statali italiane aderenti alla rete nazionale scuola all’aperto. E a questo principio si ispira il progetto di Scuola in Natura Italo Calvino di Catania. Una scuola statale – l’istituto comprensivo Italo Calvino – in città, che nel 2018 ha avviato il progetto di promozione di scuola all’aperto e nel 2019 è entrata a far parte della rete nazionale.
La scuola, presieduta dal dirigente Salvatore Impellizzeri, promuove un modello di educazione che rientra appieno negli obiettivi del Piano nazionale che attua i 30 Goals dell’Agenda 2030 dell’Onu, ovvero l’outdoor education, metodologia educativa che l’Ics Calvino persegue ormai da qualche anno, alternando la didattica tradizionale a giornate di educazione outdoor, dove lo spazio aula è fatto di cielo, suolo, pietre, piante e alberi.
«Quello appena iniziato è il settimo anno – sottolinea il dirigente scolastico Impellizzeri – che la Italo Calvino continua il percorso di Scuola in Natura che ci sta dando risultati sorprendenti. Il percorso è iniziato con una formazione dei docenti specifica per la scuola all’aperto ed è continuato con la “facilitazione” da parte della pedagogista e facilitatrice validata della Rete nazionale Scuole Statali all’aperto, Milena Viani».
SCUOLA IN NATURA ITALO CALVINO: L’APPROCCIO PEDAGOGICO SI ISPIRA A MARIA MONTESSORI
Oggi possono vantare una lunga tradizione educativa basata sull’inclusione e sull’educazione all’aperto, testimoniata dall’adesione a vari progetti: Rete scuole All’Aperto, Orti di Pace, Rete Dialogues che permettono di sperimentare un approccio metodologico che si rifà alla pedagogia montessoriana e all’educazione all’aperto. Un modello utilizzato in questi anni, con successo, anche dalla classi di scuola dell’infanzia all’interno del plesso.
«Si tratta in effetti – continua Impellizzeri – di una modalità che non penalizza affatto l’apprendimento ma che motiva i più piccoli ad acquisire maggiori competenze anche in modo più veloce rispetto al metodo più formale e tradizionale. Certo, non è semplice trovare insegnanti come le nostre e i nostri che accettino la sfida di sperimentare metodi didattici alternativi alla lezione frontale, ma i risultati sono evidenti».
Un metodo in cui gli insegnanti coinvolti credono fermamente e che conquista sempre più anche le famiglie. E un metodo che, senza dubbio, piace molto a bambine e bambini che, felici, si arrampicano sugli alberi, si rotolano per terra e si perdono nell’osservazione del miracolo della natura. Per questo, da quest’anno, in via sperimentale, anche alcune sezioni di uno dei plessi delle Scuole medie inferiori stanno avviando il progetto in natura, proprio per dare continuità alla metodologia che ha dato ottimi risultati in questi anni.
«Molte delle famiglie dei ragazzi che hanno frequentato per cinque anni la primaria con il metodo Natura avevano tutta l’intenzione di continuare questa esperienza e hanno accolto con favore la proposta di avviare il progetto alle Medie, scommettendo insieme a me e al corpo docente sulla riuscita di queste proposte che puntano sull’esperienza laboratoriale del fare e dello sperimentare», sottolinea Impellizzeri. Per fare questo tipo di didattica però servono intraprendenza, predisposizione e ovviamente anche spazi naturali.
LEZIONI AL PARCO, NEL CORTILE SCOLASTICO E NEGLI SPAZI DI WONDERLAD
Per questo motivo, da qualche anno, le classi della Primaria hanno la possibilità di utilizzare lo spazio pubblico del Parco Comunale Gioeni. In questo modo i bambini, dalle due alle quattro volte al mese, studiano all’aperto, sdraiati o seduti sopra grandi teli impermeabili e alternando l’utilizzo di libri e quaderni a quello di materiali più pratici fatti con “ciò che natura dona”.
La didattica all’aperto si svolge anche all’interno dello stesso Plesso di Via Leucatia, dove i bambini alternano l’attività in classe a quella en plein air, utilizzando l’ampio cortile scolastico arricchito negli anni da alberi e siepi e anche dall’Aula Natura del Wwf. Uno spazio – il primo in Sicilia – che fa parte dell’ampio progetto nazionale che mira a promuovere la rivalutazione dei cortili scolastici come luoghi didattici.
Lo spazio – realizzato dall’Associazione Orione di Catania che si occupa anche di alcuni momenti dedicati di educazione ambientale – può contare su circa 80 metri quadri dove insistono diversi microhabitat come stagno, siepi e il giardino montessoriano delle farfalle. E tra nidi, mangiatoie per uccelli e condomini per insetti, c’è anche il piccolo stagno arricchito con il materiale lavico ricavato dallo scavo dello stesso che, con un sistema di movimento grazie a pompa a energia solare, crea una piccola cascata.
L’aula Natura l’anno scorso è stata ampliata ulteriormente grazie a una nuova progettazione e a fondi ministeriali, diventando un vero e proprio parco didattico, dedicato al grande divulgatore scientifico Piero Angela, scomparso ad agosto 2022. Un parco didattico che consente agli alunni di sperimentare un contatto con la natura e di giocare con strumenti o attrezzi, la cui fattura e disposizione è progettata scientificamente per promuovere lo sviluppo motorio dei bambini e le loro competenze cognitive, attraverso il gioco libero e le attività strutturate.
In questi spazi non manca l’esperienza dell’orto che era già stata avviata negli anni precedenti in altri spazi del plesso grazie all’attività all’interno del Progetto Orti di Pace. Oggi i bambini curano e coltivano anche seguendo le tecniche di coltivazione biologica ed ecosostenibile. Tecniche che alcune delle classi continuano a sperimentare anche nell’esperienza di Ortoradice Lad, l’orto realizzato dai bambini e dagli operatori negli spazi di Wonderlad, la grande struttura nata per garantire Cure & Care ai piccoli ospiti del reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico universitario di Catania grazie all’associazione Lad Onlus presieduta dalla psicoterapeuta Cinzia Favara.
Ortoradice Lad è infatti il piccolo grande orto didattico biologico messo a dimora, seminato, concimato e coltivato interamente dagli alunni delle Scuola in Natura Italo Calvino di Catania in circa 200 metri quadri del vasto terreno di WonderLad. Un orto didattico che, nel nome della sostenibilità e della sinergia virtuosa tra la scuola statale e l’associazione, non è solo un terreno dove crescono verdure e ortaggi ma un luogo dove si semina energia, si coltivano emozioni e si raccolgono relazioni.
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