22 Set 2023

Report di Impatto 2023: ecco come la finanza può essere uno strumento per il bene comune

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Banca Etica ha presentato il Report di Impatto 2023, un documento prezioso e significativo poiché testimonia, dati alla mano, come un certo tipo di finanza – etica, sostenibile, inclusiva e consapevole – possa incidere positivamente sui territori e sulle persone che li abitano. Analizziamo insieme ad Anna Fasano, presidente di Banca Etica, i dati contenuti nel report.

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Roma, Lazio - Ieri 21 settembre è stato presentato a Roma il Report di Impatto 2023, un documento ormai necessario per Banca Etica, che misura e rende noti i risultati dell’impatto ambientale, sociale e di buon governo generato dai crediti erogati, in linea con uno dei principi ispiratori della stessa banca, ovvero “l’attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche”. Numeri importanti e significativi che raccontano storie di persone e organizzazioni per cui Banca Etica è un partner di cui fidarsi e su cui poter contare grazie a un modo diverso di “fare banca”.

Basandosi su un modello proprietario Banca Etica, attraverso il processo di valutazione socio ambientale (VSA), misura gli impatti socio-ambientali generati dalle proprie attività di credito; è stata la prima a farlo in Italia ed è tra le poche al mondo. Il processo di valutazione socio ambientale rappresenta infatti uno dei principali strumenti che la contraddistinguono dal sistema finanziario tradizionale. Per Banca Etica il credito “ad impatto” è il credito che produce cambiamenti positivi per l’ambiente, le persone e le comunità, a differenza degli altri istituti bancari che invece si limitano a misurare la CO2 risparmiata da uffici e filiali o gli impatti di singole iniziative di beneficenza o ambientali.

Anna Fasano presidente di Banca Etica 1
Anna Fasano, presidente di Banca Etica

Banca Etica, con un’analisi ogni anno più accurata, misura infatti gli impatti delle attività delle realtà finanziate classificati attraverso decine di indicatori all’interno di 24 diverse aree di responsabilità sociale e ambientale, e nel processo di valutazione del merito creditizio attribuisce pari importanza sia all’analisi economico-finanziaria che alla valutazione sociale-ambientale.

«Con il nostro lavoro vogliamo dimostrare che la finanza può essere uno strumento per il bene comune, che esistono alternative etiche ai modelli finanziari tradizionali e che queste vanno ben oltre le etichette di finanza sostenibile come classificate dalla normativa europea. Tutte le organizzazioni finanziate da Banca Etica, grazie all’applicazione preliminare di criteri di esclusione dall’universo dei settori finanziabili, non producono impatti negativi sociali o ambientali significativi, il Report di Impatto 2023 evidenzia gli impatti positivi della nostra attività creditizia sui territori e sulle comunità in cui operiamo» commenta Anna Fasano, presidente di Banca Etica.


In base ai dati pubblicati nel rapporto i crediti erogati hanno prodotto:

  • 1.400 interventi di efficientamento energetico;
  • 3.700 ettari coltivati a biologico;
  • 524 mila milioni di m3 di acqua resi nuovamente disponibili agli ecosistemi;
  • 677 mila tonnellate di rifiuti riciclati;
  • 2.338 sono i posti di lavoro creati dalle organizzazioni che hanno utilizzato il finanziamento tra l’Italia e la Spagna. Quasi un quarto dei nuovi impieghi è andato a organizzazioni senza scopo di lucro o imprese sociali;
  • il 62% dei prestiti a persone fisiche è andato a donne, giovani e cittadini di origine straniera.
staff banca etica
I CREDITI A IMPATTO PER PERSONE E FAMIGLIE

Il tipo di prodotto e il profilo della clientela sono i due criteri su cui si basa la classificazione dei crediti a impatto per persone e famiglie. Si considerano ad impatto, ad esempio, i mutui per l’acquisto della prima casa per le categorie più fragili, le ristrutturazioni eco efficienti, i prestiti per finanziare spese mediche o di studio e quei rapporti regolati nell’ambito di convenzioni di partenariato contro l’usura o per l’erogazione di microcredito. Nell’insieme tutte queste erogazioni rappresentano complessivamente il 57,5% dei mutui alle persone fisiche.

In base al profilo anagrafico poi, Banca Etica eroga prestiti a soggetti con un maggior rischio potenziale di esclusione finanziaria – donne, giovani, disoccupati, immigrati da Paesi del Sud del mondo, persone con basso titolo di studio… – per il 62% del totale dei clienti beneficiari di questo servizio. In particolare, le donne rappresentano poco più del 44% della clientela e hanno ricevuto quasi il 47% della nuova finanza erogata nel 2022; ai giovani tra i 18 e i 34 anni di età è stato destinato il 24% dei prestiti; le persone di origine straniera beneficiano infine di un 19% del credito personale concesso.

persone socie e clienti di Banca Etica in manifestazione a Milano contro le mafie © foto di Fabrizio Padovani Banca etica
Foto di Fabrizio Padovani
I CREDITI A ORGANIZZAZIONI E IMPRESE

Passando a considerare l’ambito delle organizzazioni e imprese, il 98% dei crediti erogati è considerato ad impatto e ha avuto i suoi effetti in diverse macroaree.

  • Lavoro: migliaia di persone sono state assunte direttamente (l’87,7% nel nostro Paese e il 12,3% in Spagna) mentre 89 sono i posti di lavoro che sono stati salvati grazie a finanziamenti a esperienze di workers buyout, o imprese recuperate dai lavoratori.
  • Impatto sociale: il 41% dei nuovi crediti erogati da Banca Etica a imprese nel 2022 è andato a favore di associazioni e cooperative, persone fisiche e in piccola parte imprese che hanno realizzato progetti nel settore dell’assistenza sociale, socio-educativa, diritto alla casa, inserimento al lavoro di persone svantaggiate, della salute.
  • Impatto ambientale: il 28% dei nuovi prestiti erogati da Banca Etica nel 2022 è andato a favore di 281 organizzazioni e 377 persone fisiche che hanno utilizzato il denaro per progetti a impatto ambientale positivo: agricoltura biologica e di prossimità; contrasto al cambiamento climatico; mutui “Casa verde”; acquisizioni di crediti fiscali per Ecobonus e Superbonus 110; economia circolare e tutela dell’ambiente.
  • Accoglienza migranti e cooperazione internazionale: nel 2022 Banca Etica ha erogato 39 milioni di euro a favore di 131 organizzazioni che si occupano di accoglienza e inserimento delle persone migranti. Grazie a questi prestiti più di 5mila migranti hanno trovato accoglienza e altri 4.800 hanno usufruito di opportunità di inserimento sociale. Altri 5 milioni e mezzo sono andati a finanziare progetti di microfinanza internazionale e 12,4 milioni per progetti di cooperazione internazionale.
  • Imprenditoria femminile: nel 2022 Banca Etica ha finanziato 327 imprese femminili in Italia e in Spagna che rappresentano il 25,2% delle organizzazioni e imprese finanziate nell’anno dalla banca. Considerando che, a livello nazionale, tali imprese sono pari al 22% del totale delle imprese (fonte: Unioncamere), ne emerge una particolare propensione di Banca Etica verso tali realtà.

Con il nostro lavoro vogliamo dimostrare che la finanza può essere uno strumento per il bene comune

L’IMPRONTA ECOLOGICA DELLE ATTIVITÀ DI BANCA ETICA

«L’urgenza della crisi climatica ci ha spinto a cercare un ruolo il più possibile propositivo per essere parte della soluzione. Nel 2020 siamo stati la prima banca italiana a rendicontare le emissioni scope 3, ovvero quelle emesse dai nostri finanziamenti, investimenti e attività di gestione dei fondi. Nel 2022 abbiamo introdotto condizionalità di vantaggio per quei clienti che abbiano disegnato un piano di decarbonizzazione o di riduzione dei rifiuti e dei flussi di materia in generale. Ulteriori investimenti sono in cantiere nel 2023 per supportare la clientela nella misurazione delle proprie emissioni di CO2 e disegnare contestualmente un piano di decarbonizzazione di Gruppo».

«Un modo per valutare il nostro lavoro, migliorare costantemente la nostra attività e garantire alle persone socie e clienti che le finalità profonde dell’attività di Banca Etica siano costantemente sotto osservazione», conclude Anna Fasano. Complessivamente le attività di Banca Etica nel 2022 hanno generato quasi 314 mila tonnellate di CO2e, ovvero CO2 equivalente.

Dall’altra parte i crediti erogati da Banca Etica per progetti di efficientamento energetico hanno permesso di evitare 70 mila tonnellate di CO2 e il lavoro agile – solo per fare un esempio – ha permesso di evitare 152 tonnellate di CO2. Ogni dipendente ha così risparmiato 103 ore nell’anno e ha evitato di percorrere 2.096 chilometri: nel complesso sono stati evitate percorrenze per 880 mila chilometri, pari a 22 giri intorno alla Terra!

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