11 Set 2023

Piedi per la terra, l’educazione ecologica per adulti e bambini nel cuore della città

Piedi per la terra è un'associazione che si occupa di diffondere un'educazione ecologica per bambini e adulti. Gestisce la vigna di San Martino, situata sul fianco della collina del Vomero, uno spazio verde nascosto nel cuore della città. Attraverso laboratori che coinvolgono tutti gli aspetti della persona – corpo, mente ed emozioni – adulti e bambini imparano a vivere in armonia con la natura e che amarla e rispettarla non è così diverso da amare e rispettare sé stessi.

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Campania - Sul fianco della collina del Vomero si estende la Vigna di San Martino, un raro esempio di azienda agricola urbana che si sviluppa per circa sette ettari tra il corso Vittorio Emanuele e i giardini della Certosa, ormai da anni gestita dall’associazione Piedi per la terra.

COME NASCE L’ASSOCIAZIONE PIEDI PER LA TERRA

L’associazione nasce nel 2003, quando Vincenzo Dina, dalla Sicilia, si trasferisce a Napoli per amore. Cresciuto immerso nel verde, trovava difficile accettare l’idea di educare i suoi figli in un contesto totalmente urbanizzato, lontano da quella natura da lui tanto amata.

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Per questo decide di dar vita all’associazione Piedi per la terra, con l’intento di organizzare attività che educassero a costruire una relazione sana tra uomo e natura. La vigna di San Martino diventa così sede del centro per l’educazione ecologica. «Abbiamo pensato che la vigna di San Martino fosse il luogo ideale per custodire il sapere e l’esperienza del mondo rurale, perché si trova proprio dove questo viene più maltrattato, ovvero in una grande città», ha commentato Vincenzo.

EDUCAZIONE AMBIENTALE ED EDUCAZIONE ECOLOGICA

C’è una sostanziale differenza tra educazione ecologica ed educazione ambientale. «La frase che più spesso viene pronunciata quando si parla di educazione ambientale è: “Bisogna rispettare la natura”. Questo sembra suggerire che noi esseri umani siamo al di fuori di essa, che abbiamo bisogno di osservarla e di comprenderla per rispettarla. Questo noi lo consideriamo un errore, perché di fatto, in quanto esseri umani, siamo parte integrante della natura. L’educazione ecologica mira a far comprendere questo principio e, una volta appreso, non danneggiare la natura sarà automatico, perché significherebbe fare un danno a noi stessi».

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Le attività dell’associazione Piedi per la terra sono indirizzate ai bambini e a coloro che si occupano della formazione dei bambini, quindi famiglie, educatori e insegnanti. Il metodo usato nelle attività è il modello della pedagogia attiva. In particolare, l’associazione si occupa di ecologia sistemica, partendo dal presupposto che non si può osservare un pezzo senza osservare il tutto.

I LABORATORI DI PIEDI PER LA TERRA

«I laboratori che facciamo coinvolgono l’interezza della personalità. Partiamo dal fare, sviluppiamo la capacità di comprendere il paesaggio e l’ambiente e coinvolgiamo anche l’aspetto emotivo e il corpo. Inoltre, nei nostri laboratori tutti sono alla pari, non c’è una gerarchia, ma chi ha maggiore esperienza su un argomento guida l’attività. Creiamo una struttura affinché tutte le potenzialità, le diversità e le particolarità di ciascuno vengano valorizzate e sono considerate utili e indispensabili all’interno del gruppo», ha raccontato ancora Vincenzo Dina.

Piccoli o grandi, la metodologia è sempre la stessa. Cambia la complessità della proposta, cambia il linguaggio, ma le tecniche rimangono invariate. «È capitato spesso che durante i laboratori con formatori e insegnanti, tutti si emozionassero al punto da scoppiare a piangere».

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LE PROPOSTE DI PIEDI PER LA TERRA AI GRANDI

E proprio per gli adulti sono state pensate e organizzate delle giornate di trekking in vigna. «In dieci anni di esperienza abbiamo riflettuto sul fatto quando i bambini tornavano a casa, avevano dai genitori un esempio o delle spiegazioni diverse da quelle che avevamo proposto e condiviso con loro. Abbiamo allora pensato che era necessario rivolgerci anche agli adulti che, educati in maniera differente, hanno un approccio alla campagna lontano dal nostro. Abbiamo quindi iniziato a proporre delle escursioni di ecoturismo».

Durante queste passeggiate, l’associazione Piedi per la terra mira a educare lo sguardo, proponendo un nuovo modo di osservare la natura. Le passeggiate sono lunghe poco più di un chilometro, ma durano circa un’ora e mezza. «In questo lasso di tempo si prova a introdurre i visitatori al pensiero ecologico e sistemico, dando loro suggestioni e stimoli, partendo da un punto di vista biocentrico e non antropocentrico».

In quanto esseri umani, siamo parte integrante della natura

NADINATURA, IL NUOVO CENTRO IN PROVINCIA DI PALERMO

Da un anno, l’associazione Piedi per la terra ha aperto un nuovo centro di educazione ecologica in Sicilia. Il progetto si chiama Nadinatura, dove le “nadi” sono i canali energetici che, secondo la cultura indiana e ayurvedica, attraversano il corpo. L’esperienza e lo spirito sono le stesse. Hanno già elaborato il primo laboratorio didattico per le scuole, che consiste nell’andare a far pascolare le pecorelle. Un gruppetto di bambini viene fatto sedere in cerchio e bendato, mentre un altro gruppo ha il compito di avvicinarsi finché quello al centro non ne sentirà la presenza.  

«Queste attività all’interno della pedagogia attiva sono fondamentali. Stimolano la sensibilità, affinano lo sguardo, permettono di leggere e comprendere cose che sono all’ordine del giorno, ma su cui non ci soffermiamo neanche un istante e che quindi passano inosservate. L’obiettivo dei laboratori è proprio quello di portare alla coscienza cose che normalmente sfuggono».  

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L’esperienza del cerchio è seguita da una passeggiata e infine si arriva alle pecorelle. «Cerchiamo sempre di trasmettere le motivazioni e il significato di quello che facciamo. In un laboratorio di falegnameria in cui si insegna solo a lavorare il legno, dopo un po’ il bambino inizierà a far chiasso e a perdere l’attenzione perché non riesce a coglierne il senso. In questo modo si perde l’opportunità di conoscere il legno anche attraverso il profumo, il tatto, attraverso la storia. Soprattutto, si perde l’opportunità di dare un senso a quello che si sta facendo».

«Invece, nei laboratori esperienziali di pedagogia attiva tutto si basa sul trasmettere il significato di quello che facciamo attraverso la narrazione. Una volta costruito un immaginario, i bambini sono già sulla via per comprendere l’attività e non si rischia che l’opportunità di imparare vada sprecata», conclude Vincenzo.

Piedi per la terra permette ai bambini che vivono in città di crescere a contatto con la natura, di giocare e imparare a vivere nel rispetto di sé, degli altri e del mondo. Ma permette anche agli adulti di riscoprirsi parte di questa natura che sembra sempre più inaccessibile ma che, in effetti, è già dentro di noi.

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