27 Set 2023

Macrolibrarsi Fest 2023: “Arte, cultura, spettacolo, sapori, odori, esperienze”

Scritto da: Paolo Cignini

Sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 eravamo presenti alla Macrolibrarsi Fest, a Cesena. Una fiera che non è stata solo una fiera, ma un concentrato di incontri, dibattiti, colori, sensazioni ed emozioni. Una moltitudine inarrestabile, complessa e accomunata dal desiderio di un mondo più sostenibile, equo e creativo. Vi raccontiamo come l’abbiamo vissuta e il nostro punto di vista.

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Cesena, Emilia-Romagna - Come – spero! – avrete già visto sui nostri social siamo stati a Cesena al Macrolibrarsi Fest, sabato 23 e domenica 24 settembre ed è stato bellissimo. Senza retorica e troppi fronzoli: siamo usciti stanchissimi, ma con la sensazione di pienezza nell’animo di chi si ritrova all’interno di una grande famiglia, capace di far incontrare persone che fanno cose differenti, magari la pensano diversamente su molti aspetti, ma sono accomunate da una passione unica: il benessere di corpo, mente e spirito unito all’ambizione di volersi mettere sempre in discussione, caratteristica innata del cambiamento.

PERCHÈ CI È PIACIUTA LA MACROLIBRARSI FEST

In poche parole ci tenevamo a spiegarvi perché, secondo noi, questa fiera ha avuto un così straordinario successo. I numeri parlano già da soli: giunta alla sua decima edizione – la prima alla Fiera di Cesena con la presenza di oltre duecento stand –, la Macrolibrarsi Fest ha registrato oltre diciassettemila presenze totali. Certo, inutile nasconderlo, l’ingresso gratuito ha aiutato. E la vita non è fatta di soli numeri.

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Per questo, secondo noi, il vero successo della Macrolibrarsi Fest è l’atmosfera che si respira: imprenditori, piccoli produttori, artigiani, artisti, giornalisti, comunicatori, divulgatori, cuochi, attivisti, giocolieri, musicisti e chi più ne ha più ne metta. Tutti uniti in unico spazio per condividere l’amore nell’approfondire temi di crescente attualità, per coloro che sentono il bisogno, non più rinviabile, di vivere in modo sostenibile, naturale, e circondati dalla bellezza in tutte le sue forme.

LA NOSTRA MACROLIBRARSI FEST

Noi non ci siamo mai fermati in questi due giorni. Abbiamo intervistato una moltitudine inarrestabile di persone che ci hanno raccontato le loro realtà e non vediamo l’ora di parlarvene su Italia che Cambia! La nostra idea è quella di pubblicare, nel breve periodo, un primo video di cronaca e sintesi delle due giornate di fiera. Nel lungo periodo desideriamo, come da nostra impronta, approfondire le singole storie raccolte e vi terremo aggiornati su come e quando lo faremo. 

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Come potete immaginare, sono molteplici i temi emersi da questi incontri. Abbiamo parlato di imprenditoria etica e sostenibile, educazione, lavoro e inserimento lavorativo per persone con disabilità e diritti degli animali, solo per citarne alcuni. Uno dei punti in comune è quello che definirei “il paradosso del biologico”: nell’epoca in cui la domanda dei prodotti attenti alla sostenibilità umana e ambientale cresce, aumentano le difficoltà di chi da sempre produce questi prodotti con sincerità e senza compromessi. L’arrivo della grande distribuzione ne è la principale causa: sempre attenta a captare le tendenze in voga, da anni negli scaffali dei supermercati aderenti fioccano offerte di prodotti certificati biologici.

Il problema, come ci spiegavano già Girolomoni e Bruno Sebastianelli de La Terra e il Cielo, è che spesso questo tipo di prodotti, nella migliore delle ipotesi, si ferma alla certificazione tecnica e non si cura di tutta la filiera e di come l’azienda si pone rispetto ad essa. Nella peggiore delle ipotesi parliamo di greenwashing puro. Come sottolinea il nostro Daniel Tarozzi riguardo la spiritualità nel suo podcast riservato agli abbonati A tu per tu, comprando il biologico del supermercato ci illudiamo di fare esperienza di prodotti naturali e attenti alla sostenibilità a tutto tondo. Danneggiando chi, volendo rimanere integro e fedele a processi produttivi davvero naturali, si trova in difficoltà rimanendo fuori dai circuiti della Grande Distribuzione Organizzata. 

Arte, cultura, spettacolo, sapori, odori, esperienze sono quello che non ti aspetti da una fiera e quello che invece siamo riusciti a creare

Oggi più che mai è necessario fermarci, leggere le etichette, analizzare per davvero quello che compriamo e non rincorrere i prodotti seguendo i messaggi che arrivano sul nostro telefonino. Premiare chi lavora bene significa darsi il tempo necessario per capire quale prodotto abbiamo di fronte. O trovare un luogo che faccia da garante per questo tipo di realtà, come fa appunto Macrolibrarsi e come questa festa collettiva ha testimoniato. Il convegno di chiusura della Macrolibrarsi Fest è stato dedicato al giornalista e autore Matteo Gracis. Forse –  con tutto il rispetto per il bravissimo Gracis – avremmo preferito un modello giornalistico diverso su quel palco, più attento alle persone e non solo alla bravura indiscussa di una persona. 

IL COMMENTO DEGLI ORGANIZZATORI

«Sono state due giornate meravigliose in cui a prescindere dell’incredibile successo di pubblico, ben oltre le nostre aspettative, siamo riusciti a raggiungere il traguardo più importante che ci eravamo dati», ha affermato Francesco Rosso, ideatore della manifestazione e AD di Macrolibrarsi. «Sul web siamo già riconosciuti da tantissimi anni come un collettore di realtà virtuose […] ma attraverso il canale internet è però molto difficile riuscire a trasferire l’esperienza, a far vivere uno stile di vita […] in quanto gli organizzatori stessi non sono il cambiamento che comunicano di voler vedere nel mondo».

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«Arte, cultura, spettacolo, sapori, odori, esperienze – prosegue Francesco – sono quello che non ti aspetti da una fiera e quello che invece siamo riusciti a creare con la Macrolibrarsi Fest. Uno dei commenti più frequenti è stato proprio “non sembra una fiera”. Fino al mese di aprile non sapevamo se saremmo riusciti a creare la stessa atmosfera, la stessa vitalità, lo stesso pathos che vivevamo intorno alle mura dell’azienda dove abbiamo ripetuto la manifestazione per nove anni, ma la pioggia degli ultimi due anni e la voglia di voler sempre migliorare ci hanno spinto ad andare oltre».

Il risultato, secondo Francesco, è stato superiore alle aspettative: «Incontrare così tante persone tra espositori, relatori e visitatori, tutti emozionati per quanto siamo riusciti a fare, mi riempie il cuore. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra. Ringrazio tutti i miei collaboratori, ma anche la Fiera di Cesena e il suo staff che sono venuti con gentilezza e professionalità dietro a ogni nostra richiesta. Celebriamo ora questo successo e speriamo l’anno prossimo di poterci nuovamente superare». Congratulazione e auguri di cuore, Macrolibrarsi! Celebriamo anche noi e ringraziamo!

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