Da impiegata ad artista, dalla città al borgo: a 50 anni il cambio vita di Paola
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Imperia - «Credo che ogni storia valga la pena di essere raccontata, per essere stimolo per altre persone e per altre storie che sono ancora da iniziare». È così che Paola Monzani inizia a raccontarmi di sé. Ha superato da poco la soglia dei 50 anni, ma la sua energia e creatività appartengono a una donna ben più giovane. Capelli bianchi mossi, sguardo intenso e acceso e molta voglia di condividere la sua personale storia di cambiamento.
È agosto quando ricevo una mail che riporta la segnalazione del racconto di Paola: scrive alla redazione di Italia che Cambia chiedendo se ciò che ha vissuto potrebbe essere di interesse per aiutare e infondere coraggio in persone che stanno sognando e progettando un cambio vita. Leggo la mail e dopo pochi minuti la contatto: la chiacchierata è densa di emozioni, passaggi importanti, elementi che si ripetono e di nuovi.
ll tutto sembra scorrere in maniera fluida dalle parole di Paola alle mie orecchie, che accolgono con stupore e stima ciò che gli arriva: tante storie in una, tanti cambiamenti che si intrecciano e trovano ognuno una nuova casa, tanta praticità e determinazione che hanno reso possibile trasmutare i sogni in progetti di vita e lavorativi.
DA DIPENDENTE A CREATRICE: ECCO PAOLA
Paola cresce tra un piccolo paese della Brianza e nell’hinterland milanese, dove arrivata in età adolescenziale decide di diventare stilista di moda: da quel momento tutti gli studi scolastici si rivolgono con determinazione in questa direzione. Ma come spesso accade terminati gli studi Paola si trova a fare tutt’altro, cambiando negli anni diversi lavori che spaziando dal backstage di una scuola di teatro, a collaborazioni nel settore della new economy riescono a stimolare diversi interessi e competenze in Paola.
È il 2019 quando si conclude l’ultima esperienza lavorativa per un’azienda francese di servizi: la dirigenza decide di tagliare gran parte del personale, tra cui lei. Il clima è di rottura, difficoltà di un mercato che cambia, ma Paola in quel momento, mentre torna a sedersi nella sua postazione dopo aver ricevuto la notizia, inizia a sentire un crescendo di una sensazione nuova, mai sentita prima che le fa comprendere che è arrivato il suo momento.
«Quando mi hanno comunicato che anche io avrei terminato la collaborazione lavorativa, ho deciso che avrei fatto ciò che dentro di me progettavo e sognavo, senza esserne troppo consapevole. Tutto lì è stato chiaro, avrebbe dovuto essere una pessima giornata, ma la ricordo come un momento di passaggio felice ed entusiasta per ciò che ne sarebbe scaturito».
LE BAMBOLE PRENDONO VITA
Paola decide così di dar vita ad un atelier di creazioni sartoriali realizzate interamente da lei, che uniscono la sua passione più datata per la moda a quelle più recenti, iniziando a creare borse e accessori. gioielli tessili, collezionabili e quadri. Ma ciò che la caratterizza di più sono le E-Doll, ovvero le bambole energetiche, in cui il mondo del tessile a quello dell’olfatto terapia e della cromoterapia si incontrano.
«Sono delle piccole collezioni da sette bambole ciascuna, tutte diverse e tutti pezzi unici, che creo partendo da tessuti naturali e biologici e a cui unisco pietre che seleziono oli essenziali. L’ideale per me è quando do vita a una bambola su commissione della persona, creandola in base alle esigenze e caratteristiche uniche, ma quando ciò non è possibile ci si può far guidare a farsi scegliere da quelle già realizzate».
DA MILANO A LINGUEGLIETTA
«Dopo anni di vita e lavoro a Milano mi sono infatti accorta che è sì una città che da molto, ma chiede anche altrettanto in cambio. Ho amato vivere a Milano per via della cultura che si respira, delle tante amicizie create negli anni, delle mille opportunità che ho visto offrirmi e cogliere, ma ho sempre avuto e coltivato in me la necessità di vivere in un contesto più a contatto con la natura e con ritmi più lenti, meno frenetici».
Il bisogno di spostarsi si sposa dunque con la voglia di provare a dar vita al sogno chiuso nel cassetto da troppi anni: è così che nel 2021 Paola e il compagno decidono di trasferirsi da Milano a un’abitazione acquistata un paio di anni prima a Lingueglietta, una frazione del Comune di Cipressa, in provincia di Imperia: inseriti tra i borghi più belli e caratteristici dell’intero ponente ligure che conta una cinquantina di abitanti. La casa destinata alle vacanze e a essere un luogo di sfogo, diventa così la loro nuova abitazione.
Ma non solo: l’atelier-laboratorio di realizzazione e vendita delle creazioni tessili di Paola trova a Lingueglietta una sua nuova sede, diventando così anche un luogo di ritrovo e di passaggio che ricorda, tra bambole e accessori di moda, che il cambiamento è alle porte per tutti, basta avere il coraggio di aprire e accoglierlo nelle nostre vite.
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