25 Set 2023

Fattoria Zero: “Siamo promotori di un’agricoltura sociale che valorizza i prodotti tipici del nostro territorio”

Esiste un posto in cui le persone con disagi psichici, a rischio di esclusione sociale, possono ritrovare loro stesse e cambiare vita, attraverso una passione comune verso i prodotti del territorio e la loro produzione a chilometro zero. La dottoressa Eleonora Giordano, Presidente della Cooperativa Primavera, ci racconta il progetto Fattoria Zero, dove è possibile “rinascere con gusto”.

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Campania - Cos’è lo zero se non un punto di partenza? Cosa significa rinascere per un paziente psichiatrico o in recupero da tossicodipendenza? Com’è possibile dedicarsi alla cura di prodotti legati al territorio nel rispetto della sua biodiversità? Fattoria Zero, progetto di Primavera – Piccola Società Cooperativa A.R.L., ci insegna come “rinascere con gusto” attraverso la produzione e la commercializzazione di prodotti, per vocazione, a chilometro zero.

Una storia che intreccia inclusione sociale, rispetto della terra e ricerca dell’eccellenza quella della Fattoria Zero, che nasce da una vocazione agricola, un legame con l’ambiente che valorizzi il territorio e i suoi prodotti tipici, unitamente allo scopo di incentivare l’inserimento lavorativo nell’ambito dell’agricoltura formando – in maniera terapeutica – soggetti a rischio di esclusione socio-lavorativa.

Fattoria Zero

Un riscatto non solo della persona, ma anche dell’ambiente in cui essa vive. Fattoria Zero promuove infatti uno stile di vita comunitario che sia solidale e sostenibile, incentrato sulle ricchezze e sulle identità del territorio campano, al fine di permettere ai soggetti accolti nella rete della cooperativa e dei suoi partner di riscoprire il gusto di vivere, inteso non solo letteralmente, ma anche come un vero e proprio approccio alla vita che permette in qualsiasi momento di guardare oltre, verso nuove opportunità.

A partire dal 2000, Primavera – Piccola Società Cooperativa A.R.L. ha infatti iniziato a produrre prodotti agricoli caratteristici del territorio, tra cui il rinomato pomodoro San Marzano, i carciofi violetti di Schito, i fagioli canari e il cavolo, tra gli altri. Fra i progetti che la cooperativa sostiene c’è la fattoria sociale, denominata Fattoria Zero per porre l’accento sull’utilizzo dei prodotti a chilometro zero. Su questo e gli altri percorsi attivi e su come questo sia possibile, abbiamo avuto modo di confrontarci con la dottoressa Eleonora Giordano, Presidente della Cooperativa.

Il lavoro manuale, specialmente quando si tratta di attività agricole, può avere effetti positivi sul benessere delle persone autistiche o con disturbi psichici

«La cooperativa nasce nel 2000 in seguito a un progetto dell’ASL finanziato dall’iniziativa Europea HORIZON per dare a pazienti con disagio psichico l’opportunità di migliorare la qualità della loro vita attraverso percorsi di inserimento lavorativo», spiega la dottoressa Giordano. «Nel corso degli anni abbiamo attivato delle borse lavoro per pazienti psichiatrici, abbiamo vinto diverse gare con l’ASL, attualmente gestiamo una gara per l’attivazione di un servizio semiresidenziale sui disturbi del comportamentale alimentare quali anoressia, bulimia e obesità e una gara che va a supportare attività già esistenti all’interno della salute mentale».

FATTORIA ZERO: RICOMINCIARE DAL CHILOMETRO ZERO

Nel corso degli anni successivi, in collaborazione con l’Associazione Comunità Terapeutica Maria Fanelli, la Cooperativa ha avviato l’allevamento di bovini e la produzione di latte, fino a costituire nel 2017 un caseificio dedicato alla produzione di prodotti caseari tipici delle Montagne Lattari. Ed è così che nasce Fattoria Zero, come un progetto agricolo e sociale che nel 2016 ha ottenuto l’iscrizione presso il REFAS – Registro delle Fattorie Sociali.  Nel tempo, la fattoria ha costantemente migliorato la qualità dei suoi prodotti sia nel settore agricolo che caseario, tanto da ottenere nel 2019 l’adesione al Consorzio per la Tutela del Provolone del Monaco DOP, noto formaggio locale.

Progetto senza titolo 2023 09 21T194714.053

«Siamo promotori di un’agricoltura sociale che valorizza i prodotti tipici del nostro territorio e che si sta orientando sempre più verso il biologico. Da alcuni anni stiamo attivando Progetti Terapeutici Riabilitativi sostenuti da budget di salute dove pazienti con diverse disabilità – psichiatriche e non – fanno percorsi di riabilitazione lavorativa attraverso il lavoro in agricoltura», continua la dottoressa Giordano.

Le persone accolte da Fattoria Zero possono così curare il terreno, produrre e vendere prodotti a chilometro zero, contribuendo al ripristino del territorio, e contestualmente migliorare la loro salute psicofisica. Parliamo, comunque, di una comunità composta da ragazzi autistici e pazienti di ogni fascia d’età e con qualsiasi problematica. affetti da disturbi e patologie mentali, i quali si prendono cura della terra sperimentando una nuova manualità, assistiti dai loro terapeuti.

Ma non è finita qui, perché i percorsi di rinascita non sono terminati, come ci racconta Giordano: «La Fattoria Zero nasce dalla collaborazione con l’Associazione Fanelli. Si occupa sia della produzione che della commercializzazione di prodotti agricoli e caseari. Il nome sta proprio ad evidenziare che sono prodotti a chilometro zero; produciamo alcune varietà di ortaggi, tra cui i più tipici sono i pomodori San Marzano e di Sorrento, il carciofo di Schito, i fagioli canari».

«Per quanto riguarda il caseificio, è situato all’interno della Comunità residenziale e lavora il latte proveniente dalle nostre mucche di razza Agerolese e Veronesi anch’esse situate nella stalla dell’Associazione Comunità residenziale per tossicodipendenti, fra i prodotti più richiesti ci sono il provolone del Monaco, la ricotta, la mozzarella, la provola e il caciocavallo».

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I prodotti tipici dell’agricoltura rappresentano l’essenza del territorio dei Monti Lattari, esprimendo al massimo il suo potenziale. Nella zona collinare, vengono coltivate olive, uva e il famoso pomodorino del Piennolo, mentre nella valle, si trovano una varietà di ortaggi tradizionali. La produzione di formaggi, avviata circa due anni fa, non comprende solo i formaggi tradizionali del territorio di cui ci ha parlato la dott.ssa Giordano, ma anche delle varietà esclusive prodotte da Fattoria Zero, come il formaggio Primavera, lo stracchino taleggio e altre varietà spalmabili.

La Fattoria Zero sorge e si sviluppa su un terreno precedentemente degradato e poi riqualificato nella periferia di Castellammare, tra le affascinanti città di Napoli e Sorrento. La sua concezione si basa su un presupposto riconosciuto a livello scientifico: il lavoro manuale, specialmente quando si tratta di attività agricole, può avere effetti positivi sul benessere delle persone autistiche o con disturbi psichici.

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