Decine di esperti da tutto il mondo si incontrano in Sardegna per parlare di ecopsicologia
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Oristano - Brasile, Italia, Belgio, Grecia, Spagna, Norvegia, Portogallo, Ungheria, Israele, India, Cile, Messico, Colombia e Australia sono alcuni dei 26 paesi da cui provengono i professionisti dell’ecopsicologia, della psicologia e dell’ecologia che, dal 20 al 24 settembre, si incontreranno per condividere il loro impegno, la loro ricerca e la loro attività. Quello che si propongono è promuovere una visione più ampia dell’essere umano come parte del processo della vita in evoluzione e facilitare il passaggio da una visione antropocentrica a una visione ecocentrica: risvegliare la consapevolezza che noi “siamo la Terra”.
L’appuntamento è per il 9° Convegno della International Ecopsychology Society, in riva al mare nella Pineta di Is Arenas in provincia di Oristano, la sede sarda di Ecopsiché, coordinata dalla pedagogista Silvia Mongili. La Società Internazionale di Ecopsicologia – International Ecopsychology Society dal 2006, anno in cui è stata costituita a Neuchâtel in Svizzera, organizza un convegno a cadenza biennale dedicato al tema, dopo diversi anni torna in Italia con l’edizione “Su Sentidu” che in lingua sarda significa “ciò che provo profondamente”.
Un’espressione che si riferisce alla nostra capacità di aprirci, con i cinque sensi e oltre, per cogliere l’immensità e la complessità di ciò che ci circonda, di cui siamo parte. Una funzione interiore preziosa a cui attingere per un agire responsabile e ispirato sulla nostra Terra. Il Convegno sarà un’occasione unica in cui i professionisti condivideranno saperi per tradurre i principi di questa nuova disciplina – in cui collaborano ecologia e psicologia – in proposte concrete in grado di rispondere alle esigenze dei tempi.
Durante il Convegno si incontreranno anche i direttori delle dieci Scuole IES riconosciute dalla Società Internazionale di Ecopsicologia, sparse in Europa e nel Nord e Sud America, che promuovono la “Formazione internazionale di Ecopsicologia Applicata” utile a preparare nuovi professionisti che operano ”in Natura, con la Natura e per la Natura”: gli ecotuner. L’ecotuner è letteralmente l‘ecosintonizzatore’, ovvero il facilitatore della “riconnessione con la Natura” che è, prima di tutto, uno stato più ampio di coscienza e implica la consapevolezza del nostro essere parte attiva della rete della vita.
Ecotuning è Ecopsicologia Applicata, è l’arte – insegnata anche dalla Scuola IES italiana – di disegnare e condurre attività di riconnessione interiore ed esteriore: più profondamente entriamo in contatto noi stessi, più facilmente ritroviamo la nostra spontanea intimità con l’ambiente naturale… e con noi stessi. Infatti, più ci lasciamo avvolgere dal fascino della Natura, più facilmente ci addentriamo nel misterioso regno del “chi siamo davvero”.
Saranno proprio gli ecotuner, provenienti da tutto il mondo, a proporre, sempre dal 20 al 24 settembre, esperienze in pineta e in riva al mare: attività creative, meditazioni, danze, gruppi tematici di incontro e scambio, green mindfulness e molteplici altre attività di crescita personale e professionale. Sarà possibile scegliere tra laboratori in lingua italiana, spagnola, inglese e portoghese e saranno riproposti tutti due volte per avere la possibilità di partecipare a quelli più attinenti ai propri interessi. Il tutto, avvolti dal profumo dei pini e della macchia mediterranea, coccolati dalla brezza e dai suoni del mare.
Tra i conferenzieri ci saranno anche Giuseppe Barbiero, docente di Biologia e di Ecopsicologia e direttore del Groupe de Recherche en Education à l’Environnement et à la Nature e del Laboratorio di Ecologia Affettiva (GREEN LEAF) all’Università della Valle d’Aosta, e Marcella Danon, psicologa, scrittrice e formatrice, fondatrice di “Ecopsiché – Scuola di Ecopsicologia”, la Scuola IES italiana, da sempre impegnata nel coniugare consapevolezza personale ed etica ambientale e nel tradurre in azione, in diversi ambiti, la più ampia visione ecocentrica dell’Ecopsicologia. È grazie a Marcella Danon che l’Ecopsicologia è arrivata ufficialmente in Italia alla fine degli anni ‘90.
«La mission dell’Ecopsicologia è risvegliare la sensibilità delle persone nei confronti della nostra più profonda natura in quanto esseri umani e ricordare che noi siamo parte integrante del processo della vita in evoluzione, non siamo né padroni né parassiti. Abbiamo la capacità, la possibilità, la libertà – e quindi la responsabilità! – di coordinare il nostro operato con le leggi della vita, dell’ecosistema di cui siamo parte, con gli altri esseri senzienti con cui condividiamo la presenza su questo pianeta così peculiare per le sue caratteristiche. Le applicazioni dell’Ecopsicologia sono in tanti diversi ambiti, dall’educazione alla crescita personale, dall’escursionismo alla formazione nelle organizzazioni», commenta Marcella Danon.
L’Ecopsicologia insegna a risvegliarci dall’incantesimo della “rassegnazione all’inevitabile” e a rispondere con “speranza attiva” attraverso un percorso di crescita personale che permette di riconoscere, valorizzare ed esprimere, ognuno la propria unicità, i talenti che possiede. Permette anche di risvegliare la nostra innata biofilia, il senso di fratellanza e sorellanza con tutte le creature, l’amore per la vita e a far vibrare la nostra sensibilità con la bellezza e la consapevolezza del mondo in cui viviamo che è molto più vivo e, forse, persino più cosciente di quanto siamo abituati a considerare in questa cultura meccanicistica e consumistica in cui la Natura “è cosa e non è casa”.
A fare da cornice al 9° Convegno della International Ecopsychology Society sarà lo splendido paesaggio del territorio sardo, ancora incontaminato, tra mare, nuraghi e luoghi in cui si sente ancora molto forte il respiro di civiltà perdute. Se avete voglia di approfondire e conoscere meglio il mondo dell’Ecopsicologia non perdete questo appuntamento.
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