Le rivelazioni: musica, arte e fantasia salveranno il genere umano dal collasso?
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Voglio partire spiegandovi perché ho sperato che Le rivelazioni fosse pubblicato e potessi scriverne la prefazione, oltre che la recensione. Con Oliviero Sorbini non ci siamo mai incontrati di persona, ma certamente abbiamo delle grandi affinità di impegno. E nel nostro essere pacifisti e ambientalisti, da anni facciamo del nostro meglio perché i nostri movimenti abbiano sempre più forza.
Il nostro consueto modo di operare prevede incontri, manifestazioni, scrivere saggi e articoli e farci accompagnare dalla musica e da validi musicisti. Siamo consapevoli che solo con l’adesione della maggior parte delle persone alle nostre tesi potremo di fatto incidere sulla realtà. Siamo antinuclearisti, ossia contro il nucleare civile e militare, e vogliamo dare il nostro contributo, dal livello locale a quello mondiale, affinché non si verifichi una catastrofe nucleare a seguito delle vicende attuali della guerra in Ucraina.
IL PERCORSO FANTASIOSO E CREATIVO
Leggendo Le rivelazioni mi è stato chiaro che vi sono altre vie per comunicare. La strada della fantasia, intrapresa da Oliviero Sorbini, può senz’altro contribuire alla crescita del movimento antinucleare e ambientalista, così come fanno i protagonisti del romanzo che non a caso sono essi stessi artisti di diversa tipologia: scultori, pittori, scrittori, musicisti. Il romanzo ha una trama musicale e infatti i protagonisti sono anche musicisti. Le prime pagine del libro sembrano raccontare solo una particolare esperienza del narratore e nulla fa trapelare l’obiettivo dell’autore di denunciare in realtà il serio pericolo della fine dell’umanità.
LA DISPERAZIONE DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DEL GENERE UMANO
Forse è proprio questa caratteristica del libro che mi ha affascinato: mascherare dietro un apparentemente innocuo – seppur avvincente – racconto di fantasia con la musica e l’arte sotto varie morfogenesi, la volontà, quasi la necessità, da parte dell’autore di urlare la disperazione di fronte al declino del genere umano. Perché, per lo sviluppo della narrazione, una delle conclusioni può essere così sintetizzata: siamo arrivati così vicino all’estinzione della vita sul nostro pianeta che forse gli esseri umani da soli non possono più riuscire a salvarsi. Il bene e il male esistono.
Per fare un esempio di attualità, negli ultimi mesi il partito dei nuclearisti sta riprendendo vigore, prescindendo da qualsiasi motivo razionale, compreso quello economico. Ancora una volta la logica della speculazione si contrappone al bene comune, alla fantasia, alla musica, all’arte in generale. Per questo forse abbiamo bisogno della fantasia per combattere l’egoismo di quei pochi che determinano la vita di tanti, se non di tutti.
Le rivelazioni di Oliviero Sorbini è un romanzo che scaturisce da dimensioni narrative e contenutistiche e ideali che sconfinano nell’esoterismo per approdare a un costrutto di vite parallele e di storie di vita soprattutto di personaggi sospesi nell’eterno di una narrazione fantasiosa, fantastica e coinvolgente: ricca di colpi di scena significativi.
LE STORIE DI ARTISTI E MUSICISTI CONTRO LE EMERGENZE CHE INCOMBONO SULL’UMANITÀ
La ridondanza del racconto delle storie di vita che si intrecciano e trasmutano in altre esistenze è una prerogativa imprescindibile del testo per una scansione e comprensione ultraterrena e iniziatica. I personaggi principali sono caratterizzati da un’esistenza dolorosa, ma sono “captati” da proto uomini che danno loro la rivelazione della luce, del bene contro il buio e le tenebre del male degli Antiprotouomini. Il male è proprio ciò che perseguita il nostro quotidiano, ma soprattutto è rappresentato dalle emergenze e minacce catastrofiche che a livello planetario stanno portando l’umanità al tracollo e il sistema terra al collasso.
Il testo che rasenta i caratteri di un romanzo fantascientifico e quasi esoterico e approda a alti valori e ideali ultimi, prende le mosse dall’attivismo per la pace, per il clima e contro il nucleare di tutti noi attivisti ed ecopacifisti che ci rispecchiamo in prima persona nelle metamorfosi dolorose date dalle rivelazioni dei personaggi protagonisti. Con la musica e l’arte che possono costituire antidoti contro tutte queste gravi problematiche.
Importante è il grande messaggio di solidarietà che deriva da questa fluida, ma al contempo avvincente e toccante lettura. Esseri umani che si aiutano a vicenda contro il dolore esistenziale, il dolore del mondo, per far fronte ai mali che attanagliano l’ecosistema planetario. July, Diego e Philip, che sono artisti e musicisti, si incontrano dopo vite parallele con le loro arti come la scrittura, la pittura e la musica, che mettono costantemente al servizio del bene in un assoluto costrutto letterario, per salvare l’organismo planetario dalla catastrofe dovuta anche a una potenziale apocalisse nucleare.
NOI ATTIVISTI INSIGNITI DEL PREMIO NOBEL PER LA PACE 2017 PER IL DISARMO NUCLEARE UNIVERSALE
Un romanzo nel romanzo davvero molto originale che riguarda tantissimo tutti noi attivisti per la nonviolenza e il disarmo insigniti del premio Nobel per la pace 2017 con Ican, rete mondiale per l’abolizione delle armi nucleari e per il disarmo nucleare universale. Tutti noi come artisti e musicisti e attivisti, ma soprattutto tutti noi come umanità e tutti giunti a una svolta esistenziale per non cadere nel buio baratro dell’annientamento e del nulla, siamo i veri protagonisti del racconto con la forza dell’amore che sovrasta la narrazione.
IL BENE PREVALE SEMPRE SUL MALE
Quello di Le rivelazioni è un messaggio educativo e fortemente pedagogico dove il bene prevale sul male. Il bene volto a contrastare le minacce e le emergenze che incombono sull’intera umanità come l’annullamento delle specie terrestri in seguito ad un conflitto nucleare o all’impiego dell’energia nucleare: questo è il pericolo più grande. La lotta delle lotte per un’umanità che deve tutelare il valore della sua esistenza terrena.
Un rimando di sequenze di vite parallele come nella stesura di una sceneggiatura filmografica e musicale. Non a caso lo scrittore del libro Oliviero Sorbini è un importante autore televisivo che inquadra i personaggi e li scandaglia anche e soprattutto a livello psicologico, emotivo e sentimentale. Mi ha detto Oliviero che sono stata la prima persona a cui ha fatto leggere il suo testo. È stato un passaggio iniziatico, un karma, un nirvana insolito, un messaggio da trasmettere di generazione in generazione, di esistenza in esistenza, da persona a persona, da uomo a donna.
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