La Consulta Giovanile di Aci Catena: sono le nuove generazioni che cambiano il territorio
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Catania - Torno a raccontarvi del paese dove sono cresciuta. L’ho ammesso più volte, non ho un legame viscerale con questo luogo. Non l’ho mai avuto, neanche quando vivevo fuori. E l’ho sempre vissuto come uno spazio “soffocante”, che tarpa le ali, poco incline alle novità e all’evoluzione. Ma da quando sono tornata e mi occupo di raccontare quanto di bello accade in Sicilia, per la seconda volta ho dovuto ricredermi e mettere da parte un po’ di pregiudizi.
Non che sia diventato un paese perfetto, anzi, ma mi trovo a scoprire esperienze significative per un vivere diverso il territorio. È Carmelo Lombardo, giornalista con una passione profonda per Aci Catena, che mi parla di un evento organizzato dalla Consulta Giovanile di Aci Catena. Sul momento penso di aver capito male e per questo motivo provo a informarmi di più. «Dove sei stata negli ultimi anni prima del Covid?», mi chiede Carmelo. «Ovunque tranne che ad Aci Catena», è la mia risposta. «Alcune delle poche manifestazioni organizzate sono state un’idea della Consulta Giovanile di Aci Catena», continua Carmelo.
DALLE RIUNIONI IN UN GARAGE ALLO STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE
È così che mi ritrovo a parlare con Grazia Rita Montanucci, l’attuale presidente della Consulta Giovanile. Mi racconta di giovani volenterosi e desiderosi di partecipare e contribuire alla vita del paese attraverso eventi, incontri e appuntamenti dedicati alla cultura, all’ambiente e allo sport. Durante i primi incontri nel 2018 all’interno di un garage, hanno stilato un regolamento e uno statuto che poi è stato approvato dal consiglio comunale di Aci Catena.
Nel frattempo hanno anche ricevuto una sede da parte del Comune che, nonostante le condizioni – troppo piccola, piena di muffa e con poche sedie –, i ragazzi utilizzano per concretizzare i loro sogni e le loro idee. Alla Consulta oggi partecipano circa 25 giovani dai 16 ai 32 anni.
«Già prima della pandemia il gruppo si stava smembrando perché alcuni di noi sono stati costretti ad andare via anche per motivi di lavoro, il Covid ha fatto il resto. Da qualche mese abbiamo ripreso in mano i vecchi progetti – io sono stata tra i primi componenti della Consulta, conosco i tanti sacrifici fatti per mettere in piedi questo gruppo – e così alla vecchia assemblea ne è subentrata oggi una molto motivata e incuriosita. Certo, niente sarebbe stato possibile senza Mirko Sangrivori, l’ideatore della Consulta, e il primo presidente, Cosimo Aleo. È con loro che abbiamo iniziato sul serio a progettare», racconta Grazia Rita.
GLI EVENTI ORGANIZZATI DALLA CONSULTA GIOVANILE TRA AMBIENTE, CULTURA, ARTE E SPORT
La Consulta, oltre al cda, è costituita da varie commissioni suddivise per ambiti: sociale, sportivo, ambiente e territorio, cultura e spettacolo, tutela dei prodotti del territorio, turismo e comunicazione. Sono diversi gli eventi realizzati nel corso di questi anni dai ragazzi della Consulta, che per l’occasione si autotassano pure. Il primo evento in assoluto è stata la rassegna cinematografica “Proiezione Donna”, dedicata al percorso di emancipazione della donna.
Sempre in ambito culturale c’è Tè Leggi – Incontri sopra le righe, un momento di socialità attraverso le letture e le presentazioni di libri di autori locali. Domeniche pomeriggio tra tè caldo, dolcetti e letture per stimolare la curiosità, la condivisione e la lettura di libri. Poi ancora “Carnevale senza barriere”, giunto alla seconda edizione, inclusivo e aperto a tutti con laboratori creativi di pittura per bambini e ragazzi, e “City remake” per riqualificare il territorio e le aree dimenticate o trasformate in discariche a cielo aperto.
«Noi ragazzi andiamo a ripulire alcune aree del paese, ci portiamo da casa strumenti da giardinaggio e guanti. Dove togliamo le spazzature piantiamo fiori come simbolo di bellezza e pulizia. Lo facciamo per sensibilizzare la cittadinanza al tema dei rifiuti, ma purtroppo la partecipazione è molto scarsa per non dire assente. Supportati dai volontari di Plastic Free lasciamo anche dei messaggi per incoraggiare una maggiore partecipazione ed educare alla bellezza», continua Grazia Rita.
In ambito sportivo la Consulta Giovanile ha organizzato un torneo di pallavolo, un memorial per la concittadina Debora Grazia Cavallaro, che ha perso la vita all’età di 22 anni a causa di un arresto cardiaco. Debora faceva parte della squadra locale di pallavolo Liberamente Aci Catena, che negli anni ha ottenuto risultati davvero importanti che premiano l’amore e la passione per lo sport. «Vogliamo portare avanti questo torneo anche per sensibilizzare alla cultura della prevenzione. Con il ricavato andremo ad acquistare un defibrillatore da installare in piazza ad Aci Catena», commenta Grazia Rita.
E poi ancora incontri come il “Candlelight” per dare spazio ai giovani artisti catenoti o “Aci Catena, ieri, oggi e domani”, pensato da Carmelo Lombardo, che ha avuto un ruolo determinante anche per gli eventi organizzati in occasione della riapertura della Biblioteca Comunale e del Fondo Antico, dopo anni di abbandono e incuria, che contengono circa 14mila volumi.
LE SPERANZE E I DESIDERI DEI GIOVANI COMPONENTI DELLA CONSULTA
«Il nostro obiettivo è invitare tutti i ragazzi che vivono ad Aci Catena a partecipare ai nostri incontri, a prendere parte alla vita attiva del paese per non cadere nel pensiero di molti, che qui non ci sia nulla di buono. Per noi è una scommessa. C’è chi lavora, chi studia, ma ognuno di noi mette del tempo a disposizione per accendere il cuore dei nostri coetanei e non solo. C’è sempre stato detto che è inutile o impossibile, ma non vogliamo crederci».
«Il nostro senso di appartenenza ci fa sperare in qualcosa di buono e vorremmo essere da esempio per tutti coloro che vogliono aggregarsi o dare vita a nuove iniziative e progetti. È una piccola goccia la nostra, ma da tante piccole gocce può nascere qualcosa di buono», conclude Grazia Rita.
Cecco Angiolieri nel suo testo più famoso scriveva: “S’i fossi foco, arderei ‘l mondo, S’ io fossi fuoco arderei lo mondo, S’io fossi vento lo tempesterei, Se fossi acqua io l’ annegherei, Se fossi Dio mandereil in profondo…”. Se occupassi un ruolo in politica mi circonderei di questi ragazzi, darei loro carta bianca e la possibilità di immaginare e progettare il futuro del paese.
Sono tanti gli esempi di una politica spesso arroccata e ancorata a vecchi modelli ormai fallimentari e anacronistici. Le giovani generazioni sono già oltre, sono un passo avanti anche se spesso vengono considerate poco mature e incapaci proprio da quegli adulti che non dimostrano di saper fare meglio. È ora di cambiare pagina, servono politiche che mettano al centro i bambini e i giovani, solo così possiamo sperare in un futuro migliore.
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