La Bottega della Solidarietà: a Savona una finestra su un mondo più equo e solidale
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Savona - Nata ormai quasi trent’anni fa, la Bottega della Solidarietà non è un negozio come tutti gli altri. All’epoca non si sapeva ancora molto di filiere etiche e a Genova era da poco sorto il primo piccolo negozio di commercio equo e solidale. «Rifacendoci all’esempio di Genova, abbiamo deciso di dar vita a un’esperienza analoga nel cuore di Savona e così siamo partiti», racconta Elisabetta Manfredi, socia di quella che oggi è diventata una cooperativa.
Quando tutto è iniziato, la Bottega della Solidarietà era un’organizzazione no profit, impegnata nella diffusione di un modello economico equo, del consumo critico e dell’educazione all’interculturalità. Nata in un piccolo locale sopra lo storico cinema Filmstudio di Savona, si è poi trasferita nel 2001 nell’attuale sede di via Manzoni. «Uno dei punti di forza è probabilmente il fatto che l’idea sia partita da un gruppo di persone eterogeneo, che ha nutrito di sempre nuova linfa il progetto», prosegue Elisabetta. Ma tutti comunque uniti rispetto a un ideale comune.
Iniquità, abuso, sfruttamento e ingiustizia sono spesso la cruda realtà che si cela dietro la grande distribuzione e la maggior parte dei prodotti che si consumano abitualmente. Il commercio equo e solidale lotta per sovvertire le logiche di mercato che antepongono il profitto ai diritti umani fondamentali, in una visione del mondo attenta agli interessi e al benessere di tutti. La Bottega della Solidarietà di Savona non è quindi solo un negozio, ma un luogo di incontro e confronto per la comunità: uno spazio in cui trovare prodotti dal mondo e da cui guardare al mondo con curiosità e interesse.
UNA BOTTEGA NASCOSTA
All’inizio la Bottega della Solidarietà era in un locale molto piccolo, quasi nascosto. Con il tempo è aumentata la curiosità dei cittadini e nonostante la crisi del commercio al dettaglio, ha vissuto anni di grande crescita. «Fino al 2012 l’attività è andata ingrandendosi sempre di più», ha precisato Elisabetta. Poi la crisi ha colpito proprio le piccole attività, lacerando il tessuto urbano, ormai costellato di spazi vuoti e sfitti.
«Se per alcuni anni abbiamo vissuto una vivace fase espansiva, quella di oggi è quasi di resistenza. La disaffezione verso l’acquisto in negozio fa male alle piccole attività come la nostra», aggiunge Elisabetta. Nonostante le difficoltà, la Bottega della Solidarietà è cresciuta nel tempo non solo come negozio, ma come una sorta di famiglia allargata, in cui i ruoli si possono interscambiare e dove a prescindere dalle idee di ognuno, si è deciso prendersi cura di un progetto comune, legato a un commercio più equo e rispettoso dei diritti di tutti, per migliorare non solo la vita di donne e uomini del Sud del mondo, ma anche la propria.
EDUCARE ALL’ALTROVE
Grazie ai finanziamenti della regione Liguria, da diversi anni la Bottega della Solidarietà di Savona porta nelle scuole della provincia, da Loano ad Albissola, dei progetti didattici sui temi delle filiere alimentari etiche, dei diritti dei lavoratori di tutto il mondo, del rispetto dell’ambiente e della conoscenza di altre culture senza pregiudizi. Attraverso un approccio ludico e pratico, i laboratori didattici proposti si snodano tra argomenti svariati con un metodo sempre diverso in base all’età delle classi coinvolte.
Negli anni sono stati sviluppati percorsi di educazione alimentare e avvicinamento al consumo responsabile, itinerari letterari e musicali alla scoperta di autori e autrici extra-europee, laboratori sulla biodiversità e l’origine di alcune materie prime quali il cacao e il caffè e ancora approfondimenti sulla disparità sociale ed economia tra Nord e Sud del mondo. «Ad esempio di recente gli studenti del liceo artistico si sono dedicati al progetto “Aiuole di giustizia” – racconta Elisabetta – un laboratorio tutto incentrato sul tema delle mafie e del caporalato».
In trent’anni di cose ne sono state fatte: la strada percorsa è abbastanza lunga per fare bilanci, rivedere alcune scelte, immaginarsi il futuro e anche per festeggiare. In occasione di quest’anniversario, infatti, una galleria di scatti racconta i volti e i sorrisi chi lavora con dedizione e passione al progetto. «E per novembre abbiamo intenzione di organizzare una grande festa per tutta la città, che celebri questo compleanno importante per la Bottega della Solidarietà – conclude Elisabetta – Presto sveleremo come abbiamo deciso di festeggiare questo traguardo insieme a tutta la città di Savona e a chi ha creduto in noi giorno dopo giorno».
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