3 Lug 2023

Villa Medusa, da abitazione privata a Casa del Popolo

Villa Medusa è un edificio situato a Bagnoli, a pochi passi dalla cumana di Dazio. Abbandonato fino al 2013, fu occupato da un gruppo di abitanti del quartiere con lo scopo di restituire quello spazio al territorio. Oggi Villa Medusa è Casa del Popolo: un luogo pubblico, pronto ad accogliere tutti e tutte, che cerca di offrire spazi e servizi a un quartiere che troppo a lungo ne è stato privo.

Salva nei preferiti

Villa Medusa sorge, semplice ed elegante, di fronte al mare di Bagnoli, a pochi passi dalla cumana di Dazio. Quando fu costruita ai primi del Novecento, Bagnoli non era ancora il quartiere operaio e industriale che diventerà nel dopoguerra e, anzi, per le caratteristiche del territorio e per la vicinanza al mare si stava avviando a diventare un luogo turistico. Nacquero in quel periodo diverse abitazioni in stile liberty, tra cui la nostra Villa Medusa. Tuttavia, il destino del quartiere mutò anche le sorti dell’abitazione.

Oggi, Villa Medusa è Casa del Popolo: uno spazio di aggregazione per gli abitanti del quartiere e della zona flegrea, un luogo pronto ad accogliere tutte e tutti e che offre spazi e servizi a un territorio che troppo a lungo ne è stato privo. La storia di Villa Medusa è lunga e travagliata. Numerose sono state le lotte che la comunità ha dovuto affrontare per ridarle vita e per trasformarla nel luogo di aggregazione e di mutuo soccorso che è oggi.

VillaMedusa1 2
LA DONAZIONE E L’ABBANDONO

I suoi proprietari la donarono al Comune di Napoli affinché diventasse un centro diurno e gratuito di aggregazione per anziani, anche se di fatto questa clausola non fu mai rispettata completamente e per diversi anni l’edificio funse da centro polifunzionale. Era un punto di ritrovo per gli abitanti del quartiere, per cittadini e cittadine di qualsiasi età che vi si riunivano per svolgere diverse attività.

Purtroppo, nel corso degli anni l’edificio non fu curato dal Comune, ma abbandonato a sé stesso e consumato dall’uso e dalle intemperie. Per questo motivo scivolò lentamente nel degrado, fino a quando nel 2008 fu dichiarato inagibile. Abbandonata e inutilizzata, Villa Medusa fu inserita dal Comune di Napoli tra i beni dismessi in vendita.

VILLA MEDUSA OCCUPATA

Il 19 gennaio 2013 un gruppo di studenti e studentesse, abitanti di Bagnoli e dei quartieri vicini spinti dal desiderio di restituire quello spazio alle persone del territorio, decise di occupare lo stabile. Villa Medusa divenne così Casa del Popolo, ma la sua occupazione era solo il primo di tanti piccoli grandi passi verso la riappropriazione degli spazi pubblici di Bagnoli.

Sono ormai dieci anni che Villa Medusa cresce e dà vita a nuovi progetti secondo i bisogni, le iniziative e i desideri delle persone che la abitano

In realtà, il Comune di Napoli, pur avendo messo in vendita Villa Medusa, aveva stanziato dei fondi destinati alla ristrutturazione della stessa, fondi che però erano stati dimenticati e abbandonati tra le scartoffie del Comune a causa di intoppi burocratici e legali. Rintracciare questi fondi divenne la principale preoccupazione della comunità della villa, che voleva a tutti i costi impedire che l’immobile fosse venduto. Nel frattempo, gli spazi erano stati ripuliti e le attività avevano preso il via. A solo un anno dall’occupazione, la comunità festeggiò la prima vittoria quando Casa del Popolo fu tolta dai beni in vendita.

VillaMedusaSRL 1
CASA DEL POPOLO DIVENTA BENE COMUNE DELLA CITTÀ DI NAPOLI

Tuttavia, solo nel 2018 Villa Medusa fu riconosciuta come spazio tra i beni comuni della città di Napoli e finalmente fu possibile iniziare i lavori tanto attesi, durante i quali, grazie alla collaborazione tra la comunità e i responsabili del cantiere, le attività non sono mai state interrotte.  

Proprio mentre i lavori erano in corso, la comunità decise di aggiornare i propri strumenti giuridici. La villa, pur essendo riconosciuta tra gli spazi liberati, mancava ancora di una “Dichiarazione di uso civico e collettivo”, che è stata stilata attraverso un percorso di assemblee e con la partecipazione dalle istituzioni. C’è una serie di princìpi a cui si ispira la comunità della Casa del Popolo, dai quali prendono vita le attività e i progetti politici, culturali, artistici, sportivi e sociali che si svolgono tra le sue mura.

Si legge nel preambolo di tale dichiarazione: «La comunità eterogenea, mutevole, solidale e aperta […] di  Villa Medusa – Casa del Popolo si riconosce nel ripudio di ogni forma di fascismo, razzismo, omofobia e sessismo attraverso politiche attive di inclusione e di autorganizzazione degli individui e della comunità; nella liberazione dalle logiche del capitale […]; nell’interdisciplinarietà e nella condivisione delle arti, dei saperi e delle conoscenze, nell’ottica di liberare il lavoro esaltando una visione delle relazioni umane cooperativa e non competitiva […]; nell’indipendenza dell’organizzazione politica, comunitaria e culturale […]».

VillaMedusa
LE ATTIVITÀ E GLI SPAZI DELLA CASA DEL POPOLO

Le attività sono pensate e organizzate in base a quelli che sono i bisogni della collettività. Uno dei luoghi più frequentati è la biblioteca dedicata a Lorenzo “Lollo” Tarantino, ricca di testi universitari, romanzi, raccolte di poesia, saggi e che recentemente si è anche arricchita di una stanza dedicata alla letteratura per l’infanzia. Inoltre, la biblioteca ospita spesso eventi come presentazione di libri, incontri con autori e dibattiti.

A questa si affiancano stanze dedicate allo sport, aree gioco per bambini e il gruppo di ballo “La Medusa”, pensato per restituire alle persone anziane quello spazio di convivialità che era stato loro negato. Inoltre, numerosi sono gli sportelli di aiuto per gli abitanti del territorio flegreo, a partire da quello di sostegno psicologico, passando per l’assistenza legale contro il lavoro nero e lo sfruttamento, d’inclusione sociale, fino a quello dedicato all’immigrazione.

L’IMPEGNO SUL TERRITORIO

Sono ormai dieci anni che Villa Medusa cresce e dà vita a nuovi progetti secondo i bisogni, le iniziative e i desideri delle persone che la abitano. L’amore condiviso da tutti per il quartiere di Bagnoli ha portato a ospitare anche diverse esperienze di mobilitazione. In particolare, ha abbracciato la battaglia per la bonifica e la riconversione del polo siderurgico del quartiere, ovvero l’area dell’ex Italsider, e ha appoggiato la nascita dellOsservatorio Popolare sulla Bonifica e Riconversione del SIN Bagnoli-Coroglio, un organo dal basso e indipendente, formato da un insieme di volontari che si occupano di monitorare, informare e partecipare al processo di bonifica e riconversione dell’area.

Tutte le attività e le iniziative che si svolgono a Villa Medusa possono essere seguite sulle pagine Facebook e Instagram ma, per chi vive sul territorio, la comunità è sempre attiva per fare in modo che anche chi non ha dimestichezza con la tecnologia e con i social non sia escluso dall’informazione e, di conseguenza, dalla partecipazione. La storia di Villa Medusa – Casa del popolo dimostra che la solidarietà, una visione comune e la voglia di mettersi in gioco possono davvero cambiare le sorti di un territorio. Passi da gigante sono stati fatti da dieci anni a questa parte, ma la volontà è quella di non fermarsi mai.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La Brigata, l’associazione che lotta per la solidarietà e la dignità di chi vive ai margini
La Brigata, l’associazione che lotta per la solidarietà e la dignità di chi vive ai margini

Scuola di Pace ODV Napoli: l’inclusione che parte dall’istruzione
Scuola di Pace ODV Napoli: l’inclusione che parte dall’istruzione

Il Centro Emmaus e la sua storia di inclusione, solidarietà ed emigrazione “al contrario”
Il Centro Emmaus e la sua storia di inclusione, solidarietà ed emigrazione “al contrario”

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(9) "nazionale"