26 Lug 2023

Vacanze sostenibili: cosa sono e come puoi organizzarle

Scritto da: Valentina D'Amora

Dopo la pandemia il turismo è cambiato, adattandosi ai diversi comportamenti e ai nuovi valori dei viaggiatori. Oggi sempre più persone sono attente all’ecologia e sono più consapevoli del proprio impatto ambientale. Per questo vi parliamo di vacanze sostenibili, svelandovi qualche suggerimento per organizzarle al meglio.

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Il trend delle vacanze sostenibili è in ascesa. Etica, responsabilità, voglia di mangiare bene e contatto con la natura: sono questi i concetti cardine di un viaggio verde. Quali sono però gli ingredienti per godersi una settimana rilassante, con un occhio di riguardo all’ambiente?

Alcuni elementi sono essenziali per delle vere vacanze sostenibili: la scelta dei mezzi di trasporto, sia per raggiungere la destinazione che per muoversi in loco – una importante quantità dell’anidride carbonica è generata proprio dalle emissioni dei viaggi, in auto o in aereo –, ma anche l’organizzazione dei pasti e, soprattutto, la distanza dalle località da visitare e la modalità di esplorazione.

In questo articolo potrai trovare:

Le definizioni di turismo sostenibile, turismo responsabile e turismo cooperativo
Le dieci regole per una vacanza sostenibile
Esperienze a cui ispirarsi
La riscoperta del turismo di prossimità

vacanze sostenibili
Foto tratta da Pixabay
TURISMO SOSTENIBILE, RESPONSABILE, COOPERATIVO: DEFINIZIONI

Per organizzare delle vacanze sostenibili, è importante avere in testa alcuni concetti o definizioni, come ad esempio quelli di turismo sostenibile (o turismo ecosostenibile), turismo responsabile e turismo cooperativo. Turismo sostenibile e responsabile sono usati spesso come sinonimi. Indicano un approccio finalizzato a massimizzare i benefici sociali, culturali e ambientali a lungo termine, sia per i viaggiatori che per le comunità locali ospitanti, minimizzando gli impatti negativi sull’ambiente e sulla cultura.

Turismo sostenibile

L’obiettivo principale del turismo sostenibile è di preservare l’equilibrio tra le esigenze dei visitatori e la conservazione delle risorse naturali e culturali. Questo approccio si focalizza sulla protezione e valorizzazione dell’ambiente, della biodiversità e delle tradizioni locali, allo stesso tempo stimolando lo sviluppo socio-economico delle comunità coinvolte.

Un esempio di turismo sostenibile potrebbe essere il turismo in una regione ricca di biodiversità. Invece di promuovere l’accesso indiscriminato ai luoghi naturali sensibili, si adottano misure per limitare il numero di visitatori, stabilire sentieri ben segnalati, educare i turisti sulla conservazione dell’ambiente e supportare progetti di riqualificazione e ricostituzione della flora e fauna locali. Allo stesso tempo, si incoraggia la partecipazione attiva delle comunità locali nella gestione del turismo, assicurandosi che una percentuale dei ricavi derivanti dalle attività turistiche ritorni direttamente a loro per migliorare le infrastrutture, le scuole e i servizi.

Turismo responsabile

Il turismo responsabile si concentra principalmente sugli aspetti sociali e culturali dell’industria turistica. Si tratta di un approccio che enfatizza la responsabilità dei viaggiatori, dei tour operator e delle strutture ricettive nel sostenere le comunità locali e preservare le tradizioni culturali. Il turismo responsabile si preoccupa di minimizzare l’impatto negativo dell’attività turistica sulle comunità ospitanti, cercando di massimizzare i benefici per loro.

Le espressioni “turismo sostenibile” e “turismo responsabile” hanno matrici leggermente diverse. Il turismo sostenibile nasce con una visione più ampia e globale che abbraccia sia gli aspetti ambientali che quelli sociali del turismo, mentre il turismo responsabile si concentra specificamente su come il turismo può contribuire positivamente alla vita delle comunità locali e alla conservazione delle tradizioni culturali.

Ad esempio, il turismo responsabile può puntare a promuovere e valorizzare il patrimonio culturale locale, come ad esempio attraverso festival tradizionali, artigianato locale e cucina regionale, che non solo arricchiscono l’esperienza dei visitatori, ma contribuiscono anche a preservare e proteggere la cultura e le tradizioni delle comunità ospitanti.

Tuttavia, sebbene i due termini siano nati con accezioni leggermente diverse, è importante notare che attualmente vengono utilizzati in modo intercambiabile, poiché entrambi cercano di promuovere un turismo più consapevole e rispettoso sia dell’ambiente che delle comunità locali. Come in ogni campo e settore, anche in quello delle vacanze sostenibili si è andati incontro, negli ultimi anni, ad una crescita della consapevolezza.

Turismo cooperativo

Fare delle vacanze sostenibili tuttavia non ha a che fare solo con il modo di viaggiare, ma anche con le realtà a cui si affida una parte o tutto il nostro viaggio. In questo senso una esperienza interessante è quella del turismo cooperativo.

Wikipedia definisce il turismo cooperativo “quella forma di turismo esercitato presso strutture o luoghi gestiti da cooperative” e che “fa propri i valori della solidarietà, della responsabilità sociale, dell’attenzione verso gli altri. Per questo motivo è peculiare del turismo cooperativo il fatto che questo modello di gestione dell’attività turistica si abbini generalmente ad esperienze di turismo sostenibile o naturalistico, o legato alle tradizioni e alla comunità locale”.

Poiché le cooperative hanno spesso una certa esperienza nella gestione di servizi a persone svantaggiate, le strutture turistiche gestite da cooperative riescono spesso a offrire servizi di alta qualità ai turisti con disabilità di vario tipo, che altrimenti sarebbero spesso esclusi dall’accesso alla possibilità di una vacanza. In altri casi, il turismo cooperativo valorizza il rispetto degli ecosistemi, prendendo in gestione riserve naturali, oppure favorisce il riutilizzo di immobili rurali e la creazione di un’attività imprenditoriale in aree poco dinamiche sotto questo punto di vista, ad esempio con gli alberghi diffusi.

In questo articolo, Irene Bongiovanni, presidente di Centro Turistico Cooperativo (CTC) – una società di sistema di Confcooperative, la più grande associazione di rappresentanza delle cooperative in Italia –, ci ha spiegato l’importanza del turismo cooperativo per fare delle vacanze sostenibili. A questo tipo di turismo CTC ha dedicato uno speciale  Catalogo del Turismo Cooperativo 2023.

LE DIECI COSE DA FARE PER ORGANIZZARE DELLE VACANZE SOSTENIBILI

Se è vero che le vacanze sostenibili offrono l’opportunità di godere delle bellezze del mondo in modo responsabile, riducendo il proprio impatto, tutelando l’ambiente e contribuendo alla sua conservazione per le future generazioni, è altrettanto vero che potrebbe essere difficile orientarsi. Come muoversi, quindi?

1. Scegli con cura la tua destinazione

In primo luogo puoi partire dalla scelta della destinazione per le tue vacanze sostenibili: puoi cercare località che si dimostrano attente alla biodiversità, che promuovono un turismo responsabile e che optano per una virtuosa gestione dei rifiuti, per esempio mettendo a disposizione diversi contenitori della raccolta differenziata nelle spiagge, nei centri storici o lungo i sentieri. Oppure puoi anche optare per ridurre la distanza e scegliere il turismo di prossimità.

2. Il mezzo di trasporto

Non puoi dire di aver organizzato delle vere vacanze sostenibili se hai scelto di muoverti con un mezzo altamente inquinante, come l’aeroplano o – ancor peggio – una nave da crociera. Inoltre va considerata anche la scelta dei trasporti per arrivare e per muoversi una volta giunti alla meta: treno, autobus o carpooling sono le opzioni meno impattanti. Se è necessario optare per l’aereo, allora meglio i voli diretti, per minori emissioni di CO2.

3. Gli alloggi

Anche gli alloggi possono essere sostenibili: ci sono strutture ricettive che adottano pratiche green, come l’utilizzo di energia rinnovabile, il corretto riciclo dei rifiuti, la riduzione degli sprechi idrici con la creazione di cicli chiusi, i prodotti per il corpo e non testati su animali e la proposta di menu con ingredienti locali, biologici o a chilometro zero. Molti li puoi trovare sulla piattaforma EcoBnb. Per i pasti scegli ristoranti e gastronomie che propongano piatti tipici preparati con prodotti locali.

4. Souvenir

Per gli acquisti di fine vacanza: innanzitutto è importante chiedersi se, quali, quanti siano effettivamente necessari o sentiti. In secondo luogo meglio scegliere oggetti artigianali che si trovano in piccole botteghe oppure specialità enogastronomiche del territorio, evitando i souvenir realizzati in materiali non sostenibili o provenienti dall’altro capo del globo.

5. Rallenta il ritmo

Per esplorare a 360 gradi la destinazione delle tue vacanze sostenibili, dedica del tempo a rallentare il ritmo e a goderti la natura circostante. Puoi pensare di noleggiare una bicicletta o di intraprendere un’escursione a piedi per scoprire le bellezze naturali del luogo da una diversa prospettiva.

6. Iniziative locali

Prendi parte alle iniziative locali: già prima di partire puoi informarti sulle attività tradizionali che il luogo propone e sui progetti sociali attivi, come pulizie delle spiagge o incontri divulgativi o di conservazione dell’ambiente, che magari cercano volontari anche solo per una giornata.

7. Rifiuti

Informati sulla corretta gestione dei rifiuti e fai la raccolta differenziata seguendo le regole del Comune in cui stai soggiornando. Riduci l’utilizzo dell’usa-e-getta mettendo in valigia una borraccia riutilizzabile e una borsa in stoffa per la spesa.

8. Energia

Anche in hotel o B&B adotta comportamenti responsabili nell’uso dell’energia, ad esempio spegnendo le luci e gli apparecchi elettronici quando non sono necessari e riducendo il più possibile il consumo di acqua.

9. Cultura

Rispetta la cultura della comunità che stai visitando. Evita comportamenti che potrebbero danneggiare il patrimonio culturale o disturbare la vita quotidiana degli abitanti. Come abbiamo scritto in precedenza, le vacanze sostenibili lo sono anche dal punto di vista sociale e culturale, non solo ambientale.

10. Passaparola

Fai passaparola! Al tuo rientro a casa, racconta ad amici, colleghi e familiari della tua vacanza e diffondi l’importanza di viaggiare in modo responsabile. I tuoi comportamenti possono ispirare gli altri a compiere scelte di vacanze sostenibili come le tue. Anche i piccoli gesti fanno la differenza.

vacanze sostenibili
Una tenda sulla riva di un laghetto di montagna, un esempio di vacanze sostenibili? Foto tratta da Pixabay
ESPERIENZE A CUI ISPIRARSI, PER VIAGGIARE E NON SOLO

In questi anni abbiamo parlato tanto di cambio vita, di persone che hanno deciso di fare un salto nel vuoto e lasciarsi alle spalle il passato. E di esperienze che insegnano che, mai come oggi, rallentare sia un gesto rivoluzionario. Questo vale, ovviamente, anche èper le vacanze sostenibili. Una tra tutte è la storia di Destinazione Umana, un brand di viaggi ispirazionali: al di là dello schermo c’è un gruppo di ragazzi di Bologna che organizzano viaggi lenti, a piedi, e che hanno anche scelto di formare altri professionisti in questo settore, attraverso la Scuola di turismo ispirazionale.

Il loro è un tour operator online con alle spalle una fitta rete di strutture in tutta Italia che condividono il loro stesso approccio al viaggiare, basato sulle relazioni umane e sulla condivisione di esperienze. Ecco perché lo slogan è “Non chiederti più dove vuoi andare, ma chi vuoi conoscere”.

Abbiamo raccontato anche la storia di Ilaria Vigo, che circa da dieci anni lavora come travel coach e proprio attraverso delle vacanze sostenibili accompagna le persone a cambiare vita, prendendo ispirazione dai luoghi in cui si soggiorna. Quelli che propone Ilaria sono viaggi trasformativi, in cui non ci si limita a vistare nuovi Paesi, ma si impara ogni volta qualcosa di più su sé stessi. Dalla sua esperienza come coach ha creato un metodo utile a trasformare e rivoluzionare tutti quegli aspetti della vita che rendono le persone insoddisfatte. Il tutto, viaggiando.

C’è poi l’esperienza di Pierangelo Caponi, ex ingegnere che ha deciso di dedicare la sua vita al turismo consapevole. Con la cooperativa Sigeric e Farfalle in Cammino, un’associazione di turismo responsabile nata a Pontremoli nel 2004, lui e un folto staff di guide ambientali propongono escursioni alla scoperta della Lunigiana, incoraggiando le persone a esplorare le meraviglie del territorio – spesso sconosciute ai più –, promuovendo al tempo stesso le comunità locali e generando occupazione giovanile.

LA RISCOPERTA DEL TURISMO DI PROSSIMITÀ

Esploso nel post Covid, il turismo di prossimità ha rivoluzionato l’approccio al viaggio di molte persone che, dopo i lunghi mesi di lockdown, hanno sentito il bisogno di “evadere a chilometri zero”, scoprendo il piacere di esplorare località situate nelle vicinanze del proprio luogo di residenza. Al posto di voli internazionali, in molti oggi scelgono di “viaggiare vicino casa”, restando nella propria regione o allontanandosi non più di qualche centinaio di chilometri.

La crescente consapevolezza ambientale e la preoccupazione per l’impatto negativo che i viaggi a lunga distanza hanno sull’ambiente sono sicuramente tra i motivi per cui il turismo di prossimità oggi sta guadagnando popolarità. La sostenibilità della vacanza è considerata una necessità da parte dell’83% degli italiani, mentre il 63% degli intervistati – percentuale che tra i giovani sale oltre l’80% – indica la cementificazione come il primo dei danni che un turismo mal gestito può causare all’ambiente.

agriturismo montagna
Vacanze sostenibili. Foto tratta da Pixabay

Se un tempo si trascuravano le meraviglie locali, alla ricerca di esperienze in luoghi lontani, oggi il turismo di prossimità offre la preziosa occasione di scoprire le bellezze e le attrazioni nascoste a poca distanza da casa, il che riduce le emissioni di carbonio associate ai viaggi aerei o a lunghe tratte in auto, poiché gli spostamenti sono più brevi e richiedono meno energia. In più questo tipo di viaggio è sostenibile anche perché promuove le comunità locali, incoraggiando le persone a esplorare la natura e a sostenere l’economia del proprio territorio.

La durata media delle tue vacanze sostenibili? Varia a seconda di ciò che offre la destinazione: possono essere escursioni di un giorno o di un weekend oppure vacanze brevi. Dai trekking nei parchi nazionali o regionali alle escursioni in bicicletta, dalle visite a musei o a siti archeologici, passando per soggiorni in agriturismi in borghi storici, con degustazioni di vini e di specialità locali. E anche qui gli alloggi più ecologici sono preferiti dal 69% dei viaggiatori rispetto a quelli tradizionali.

Diceva Henry Miller: “La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose”. Quello che vi auguriamo, al di là della destinazione che sceglierete, è di tornare sempre diversi da come siete partiti.

Fonti:
Catalogo del Turismo Cooperativo 2023
Rapporto Univerde Turismo sostenibile

Articolo realizzato con il contributo di Centro Turistico Cooperativo.

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