A La Spezia i condomini fanno ricostruire i nidi danneggiati e i balestrucci tornano a nidificare
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La Spezia - In questo periodo dell’anno, camminando con la testa all’insù, non è difficile notare nidi in giro per le nostre città. Le rondini hanno l’abitudine di costruire i nidi per le proprie uova sotto le grondaie o sotto i cornicioni dei condomini e lo fanno con una maestria tale che si resterebbe ore a osservarli. Immaginatevi tante palline di fango una vicina all’altra, legate insieme con la saliva e rivestite con svariate piume e tanti fili di paglia, che rendono il nido più comodo e accogliente per i futuri piccoli abitanti. Un lavoro “di fino” che può durare diversi giorni: un balestruccio può impiegare anche 15 giorni per ultimare la sua opera!
Il bello è che ogni anno questi uccelli tornano a nidificare nello stesso luogo della precedente primavera: tutelare i siti di riproduzione dei selvatici quindi è importante perché la convivenza con gli animali in contesti urbani preserva la biodiversità. E non è solo una questione di etica: c’è anche una direttiva europea, la 79/409 – articolo 5 lettera b) – che vieta espressamente la distruzione o il danneggiamento dei nidi.
COSA È SUCCESSO A LA SPEZIA
A La Spezia una colonia di balestrucci che da anni nidificava in un palazzo sottoposto a lavori di ristrutturazione durante i mesi invernali è stata “sfrattata” e tutti i suoi nidi sono andati distrutti. Tuttavia grazie all’interessamento di alcuni residenti del palazzo e alla collaborazione dell’impresa edile, sono stati installati dei nidi artificiali in cemento che hanno permesso la nascita di diversi nidiacei proprio in queste settimane.
«Come Lipu siamo felici di constatare il successo di questa operazione, realizzata in un condominio in pieno centro a La Spezia, a favore del balestruccio, una delle rondini che vive nelle nostre città», spiega Paolo Canepa, di LIPU La Spezia. «Attualmente ci sono i tre nidi artificiali che abbiamo fatto installare e quattro naturali. La cosa interessante è che sono stati abitati da subito anche quelli nuovi, cosa che non era affatto scontata», prosegue Canepa.
Solitamente infatti i balestrucci riutilizzano i nidi dell’anno precedente, per ottimizzare le energie: costruire un nido è un enorme sforzo per loro, specialmente in città, dove è difficoltoso anche reperire il fango. «I nidi artificiali quindi sono un bell’aiuto per loro e ora ne abbiamo avuto prova».
L’esperimento spezzino ha funzionato. «All’inizio non tutti i condomini vedevano di buon occhio l’operazione, purtroppo tutti gli anni affrontiamo queste problematiche relative all’inconsapevolezza collettiva». Il referente Lipu mi racconta che lo scorso anno erano stati fermati i lavori di ristrutturazione del palazzo, iniziati a giugno e ripresi a settembre, alla fine della nidificazione. «Non è possibile effettuare lavori tra il 15 marzo e il 15 settembre, il Comune di La Spezia ha anche inserito questa norma nel regolamento edilizio, ma molti non ne sono ancora a conoscenza», sottolinea Canepa.
Anche se i nidi dell’avifauna sono protetti dalla legge nazionale 157 del 1992 e le rondini sono tutelate come specie in declino, ogni Comune poi emana delibere specifiche in merito. «Una volta conclusi i lavori di ristrutturazione, nei limiti del possibile, Lipu chiede di preservare i nidi oppure se, come in questo caso vengono distrutti, richiediamo di installare dei nidi artificiali. Qualsiasi aiuto è utile per preservare la specie».
LA SCELTA DEI NIDI
Lipu ha all’interno del suo sito un emporio dove vende nidi artificiali, ma non è da lì che arrivano i nidi di cemento installati nel condominio spezzino. I residenti infatti hanno trovato online i modelli artificiali. «Sono stati scelti dei nidi singoli, per poterli collocare ognuno ben distanziato dall’altro». Proprio come quelli naturali.
«Come Lipu abbiamo seguito tutti i lavori, siamo riusciti a farli slittare a settembre e, oltre a questo caso specifico, ogni volta che è necessario ricordiamo le normative di cui spesso le imprese edili sono inconsapevoli». Ecco perché quando si decide di ristrutturare un immobile bisogna tenere conto non solo del condominio, ma anche di tutti i suoi abitanti. Umani e animali.
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