28 Lug 2023

Marzia e Remo: “Siamo piccoli contadini di valle convinti di poter migliorare il mondo”

Scritto da: Lorena Di Maria

Lou Porti è un’agripiola e azienda agricola, ma anche una fattoria didattica e un piccolo agriturismo che sorge a Monterosso Grana (CN). Il cuore pulsante del progetto – o meglio, i cuori pulsanti – sono quelli di Mazia e Remo, che diversi anni fa hanno deciso di dedicarsi a una vita a stretto contatto con la terra: “Noi facciamo agri-cultura", spiegano e così hanno puntato tutto su un’azienda multifunzionale, proprio come si faceva una volta.

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Cuneo - Quattro mura in pietra che sono in piedi da più di cent’anni. Un portico, un’insegna con un nome che rimanda alla lingua occitana. Questi ambienti un tempo ospitavano un deposito attrezzi e al piano superiore un fienile, come molte delle abitazioni di montagna in cui si scandiva una vita fatta di lavoro e dedizione. Case contadine, case semplici, fatte di vita semplice.

Una di queste è Lou Porti, antica abitazione che Marzia e Remo hanno ristrutturato e trasformato nel loro progetto di vita. Ci troviamo a Monterosso Grana e più precisamente nella omonima Valle Grana, dove la cultura occitana è parte integrante della cultura locale. La casa un tempo apparteneva alla famiglia di Remo e lui fin da giovane passava qui le sue estati, dando una mano nei campi e apprendendo dal mondo agricolo preziose lezioni di vita.

Lou Porti6 1

Marzia invece si è sempre considerata “cittadina” perché a Torino ha trascorso gran parte della sua esistenza. È stato grazie a un’esperienza di wwoofing in Irlanda che si è avvicinata all’ambito rurale, sorprendendosi di quanto quel mondo non fosse poi così lontano da lei. In città i due si sono incontrati, rendendosi presto conto di quanto, tra i suoni e i rumori confusi del contesto urbano, fosse forte il richiamo della terra.

«A quel tempo io lavoravo in un teatro ma avevo bisogno di un cambiamento. Remo invece stava lasciando l’agenzia di musica per la quale lavorava nel periodo della crisi del 2008. Abbiamo iniziato a passare sempre meno giorni a Torino e a trascorrerne sempre più in montagna, finché un giorno ci siamo trasferiti in Valle Grana per dare vita, nel 2006, alla nostra azienda agricola».

UN’AZIENDA MULTIFUNZIONALE

Marzia e Remo oggi sono contadini impegnati a sostenere l’agricoltura su piccola scala. E il loro progetto ne è l’esempio: ciò che li caratterizza è la loro capacità di andare in direzione “ostinata e contraria”: all’agricoltura intensiva, alla monocultura, alla meccanizzazione agricola. Per questo hanno deciso di puntare su un’azienda multifunzionale: un modello che un tempo era fortemente praticato dai piccoli contadini ma che col passare del tempo è stato abbandonato in quanto meno redditizio.

Hanno deciso di puntare su un’azienda multifunzionale: un modello che un tempo era fortemente praticato dai piccoli contadini

«Abbiamo ridotto al minimo l’utilizzo di mezzi meccanici a favore della trazione animale, coltiviamo diverse varietà di frutta e verdura e i nostri animali sono allevati nel modo più naturale e rispettoso possibile». Oggi Marzia e Remo hanno raggiunto un livello di autoproduzione – e quindi di autosufficienza – elevato. «Produciamo ortaggi, dalle insalate estive ai cavoli invernali; raccogliamo frutta come mele e pere dai frutteti ereditati dal nonno e seminiamo i cereali, come grani antichi e segale per poi macinarli nel nostro mulino a pietra».

Negli ultimi anni, dopo la pandemia e il consistente aumento delle spese, Remo e Marzia hanno scelto di ottimizzare la loro produzione – certificata bio – e così le materie che prima vendevano ai negozi e ai privati, oggi le utilizzano per il loro consumo, per l’agriturismo e per le conserve e composte a lunga durata che realizzano e vendono.

«Nell’azienda agricola abbiamo anche 8 bovini di razza piemontese, 50 galline e 4 asini che per maggior parte dei mesi all’anno pascolano all’aperto. Tra i vari progetti abbiamo avviato anche una fattoria didattica: ci capita che vengano scuole o centri estivi durante l’estate. A seconda delle esigenze decidiamo le attività da svolgere: organizziamo visite in campo per far scoprire ai bambini la filiera del cereale, dalla macinatura del grano al laboratorio per fare pane e biscotti; oppure l’attività di trazione animale con gli asini».

Lou Porti2
CAMBIARE IL MONDO A PARTIRE DALL’AGRI-CULTURA

«Quella che facciamo noi è agri-cultura», mi spiega Remo. «È un gioco di parole, ma non solo. Dietro a una realtà agricola ci può essere la produzione di materie prime, ma ci può essere anche la produzione di idee. Noi cerchiamo di cambiare il mondo lasciando un segno diverso: lo facciamo garantendo l’etica delle nostre produzioni o facendo una scelta di legalità, che significa che da noi l’evasione fiscale e il nero non sono contemplati».

Un piccolo ma grande passo per cambiare il mondo dell’agricoltura lo hanno messo in pratica diventando parte di un contratto di rete: si tratta di un network etico, un modello di collaborazione tra imprese della valle che insieme realizzano progetti e obiettivi condivisi. «Pensiamo che nelle zone montane come le nostre le comunità siano tanto fondamentali quanto fragili. Per rafforzarle abbiamo creato un contratto di rete, uno delle prime nelle valli occitane: della rete oggi fanno parte 21 aziende che insieme cercano di collaborare, di scambiare prodotti, saperi, idee. Da diversi anni, oltre al contratto di rete, è nata la rete Humus Job».

UN TEAM AFFIATATO

In una realtà piccola come quella di Lou Porti, tutti sanno fare tutto. Ed è proprio questo il suo punto di forza, che riprende il concetto di agricoltura multifunzionale: un tempo, dall’allevamento alla produzione di ortaggi, alla raccolta della legna o del grano, tutti facevano un po’ di tutto. «Poi le aziende sono diventate sempre più specializzate, trasformandosi da multifunzionali a monofunzionali. Oggi c’è l’azienda che fa solo mele, quella che fa solo cereali, quella che non ha 20 vacche ma 200». Mi spiega Remo che un’azienda multifunzionale è un’azienda intelligente, «perché fa un uso rispettoso di tutte le risorse».

Così all’azienda agricola Lou Porti ognuno svolge il suo compito: Marzia si occupa delle camere, aiuta in cucina o nei campi con i trapianti e i diserbi manuali; Remo si occupa della parte agricola anche se, mi racconta, «prima ero in cucina e ora per fortuna no [sorride, ndr]». Buba invece è un ragazzo proveniente dal Gambia e giunto nel cuneese quando a Monterosso è stato aperto un Cas. Oggi è parte integrante del team, lavora in cucina e all’occorrenza aiuta nei campi. Infine c’è Sofia, che nel laboratorio si occupa dell’etichettatura dei trasformati, aiuta con la parte amministrativa, le camere e i servizi durante il weekend.

L’AGRIPIOLA E LA CUCINA DEL TERRITORIO

Marzia mi spiega che all’agripiola l’80% di ciò che serve in tavola è di loro produzione e i menù variano in base alla stagione. Sia lei che Buba si sono formati attraverso un corso di cucina e Buba, che è arrivato da molto lontano, oggi custodisce i segreti di un’autentica cucina piemontese.

«Chi viene a farci visita può partecipare agli eventi musicali che organizziamo. Le nostre esperienze lavorative precedenti erano legate al mondo dello spettacolo e della cultura e questo substrato è vivo nelle nostre anime». La musica e lo spettacolo sono infatti mondi che accomunano Marzia e Remo – che è anche manager dei Lou Dalfin, celebre gruppo musicale che nasce nelle valli occitane – e in questi anni hanno proposto ai loro ospiti diversi eventi musicali.

Lou Porti 1

Un esempio è stata la Musica Cucinata, una serata conviviale dove si univano i tavoli e in cui un musicista decideva di mettersi in gioco cucinando un menù da lui ideato, accompagnando la cena con la sua musica. «Nel maggio del 2022 abbiamo poi inaugurato Porti Aperti, un evento all’aperto accompagnato da un mercatino con prodotti di amici e colleghi e tanta musica. Sono venuti in molti ed è stato un successo».

Così scorre la vita a Lou Porti e alla sua agripiola, che è fatta di una cucina semplice e locale. In fondo la piola, nella tradizione piemontese, non è altro che un luogo in cui poter gustare ricette semplici della tradizione, ma anche un posto dove potersi fermare per due chiacchiere davanti a un bicchiere di vino, oppure fare una partita a carte passando il tempo in compagnia. Il tutto respirando la vita autentica della montagna, come quella che offrono con amore e passione Marzia e Remo.

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