A Ragusa le cuoche “a km Zen” insegnano ricette di alimentazione consapevole e sana
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Ragusa - Due donne, due sognatrici, due amiche che si sono incontrate su idee e sogni comuni e hanno creduto nella possibilità di realizzare un desiderio. Loro sono Tiziana Dalla Francesca e Cristina Battaglia, meglio note come le cuoche a km Zen, nome del progetto originale che mette insieme la passione per il mangiar bene, la cucina naturale e appunto la consapevolezza e la meditazione.
Due cuoche per passione, che nella vita si occupano di altro – Cristina è insegnante di scuola media e responsabile del Gruppo d’acquisto Solidale Il Melograno e Tiziana è operatrice di yoga olistico e reiki master nonché volontaria clown del sorriso – e che si sono incontrate sulla via del cibo sano proprio perché hanno deciso di imparare a mangiare e cucinare per sé stesse e per gli altri in modo sano utilizzando prodotti integrali, naturali e se possibile a Km 0. Anche se quello zero si è presto trasformato in Zen, evocando appunto il concetto di consapevolezza e meditazione.
UN PROGETTO NATO DALLA PASSIONE CONDIVISA PER IL MANGIAR SANO
«Ci siamo conosciute – raccontano – in occasione di un evento dell’Associazione Banca del Tempo “Ora si scambia” di cui entrambe facciamo parte dal 2017. Il nostro sodalizio è nato quindi all’interno dell’esperienza dei gruppi d’acquisto solidale, rispettivamente GAS Colibrì e GAS il Melograno di Ragusa. Ci siamo subito rese conto di avere molte affinità, proprio a partire dalla passione per il mangiar sano che ci ha portato, anche per vie diverse, a sperimentare e imparare di più sulla cucina naturale».
Nel 2018 infatti le due amiche-cuoche hanno cucinato insieme in occasione di due eventi musicali raccogliendo consensi e apprezzamenti dalle persone che hanno assaggiato le loro preparazioni a base di prodotti integrali, verdure e tutto quanto il territorio ragusano e siciliano offre di buono, sano e salutare e ovviamente seguendo sempre la stagionalità.
«Nel 2019 – raccontano – abbiamo anche curato un mini laboratorio di cucina sui dolci senza zucchero presso la sede del GAS Colibrì organizzato in collaborazione con il GAS Il Melograno e a seguire, con la nostra partecipazione all’evento dell’AIAD ONLUS di Ragusa, abbiamo praticamente ufficializzato il nostro progetto». Un progetto che, appunto, ha mutuato il nome dalla scelta delle due donne di proporre uno stile di vita alimentare all’insegna della consapevolezza, della meditazione, della contemplazione e della ricerca di equilibrio.
PERCORSO DI CONSAPEVOLEZZA CHE RIGUARDA NUTRIZIONE ED EQUILIBRIO PSICOFISICO
«Noi sogniamo di crescere in questo percorso di consapevolezza che riguarda la nutrizione, il rispetto della natura, della stagionalità, dell’equilibrio psicofisico», raccontano Tiziana e Cristiana, che in questi anni hanno organizzato e continuano a progettare corsi di formazione avvalendosi anche della collaborazione di esperti nel campo della salute con rimedi naturali. Le due cuoche a km Zen – che diffondono le loro ricette anche attraverso un blog – organizzano eventi come passeggiate naturalistiche, visite aziendali, momenti divulgativi sulle tematiche del consumo critico, dell’alimentazione e della salute in generale.
E sono state anche tra le protagoniste del Festival dello scarto, sia per la prima che per la seconda edizione. «Abbiamo curato uno show cooking davvero particolare proponendo ricette a partire dalla “cucina con gli scarti e minimo spreco“. Abbiamo partecipato con passione ed entusiasmo impegnandoci al massimo cogliendo la sfida di cucinare con gli scarti. Lo sforzo di organizzare un evento che propone stili di vita alternativi ha avuto davvero un ottimo esito poiché ha stimolato l’incontro tra persone, le relazioni, lo scambio».
LE CUOCHE A KM ZEN E IL FESTIVAL DELLO SCARTO
«Il Festival dello Scarto – continuano – è stata un’opportunità per condividere esperienze ed esempi virtuosi ma soprattutto una pratica artigianale collettiva che ha coinvolto più persone a più livelli». Non solo. Le cuoche a km Zen portano spesso in giro le loro ricette di alimentazione consapevole, con collaborazioni originali e interessanti come quella, ad esempio, con il corso di mindfulness in cui i partecipanti consolidano quanto appreso e trascorrono l’intera mattinata insieme tra meditazione e condivisione, che si conclude con un pranzo consumato secondo i principi della mindful eating.
Piccoli e grandi impegni che ne hanno fatto, pian piano, un punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi alla cucina senza sprechi, sana, stagionale e salutare. «Siamo state anche invitate a partecipare al meeting su democrazia alimentare ed economia circolare e non potevamo che parlare di quello che sappiamo e abbiamo imparato in questi anni preparando i nostri eventi, le cene consapevoli e i laboratori di cucina in modo sostenibile e nel rispetto dell’ambiente e della circolarità».
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