Come suona il caos: Napoli si mobilita nel nome dell’ambiente e della creatività sostenibile
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Campania - È cominciato tutto nel 2009, quando Maurizio Capone – “eco-pioneer”, come si definisce questo poliedrico artista, attivista e artigiano napoletano – organizzò la prima pionieristica edizione di Come suona il caos. La formula era semplice ed efficace: Maurizio invitò la cittadinanza a partecipare a una raccolta di rifiuti a Bagnoli, una fetta del litorale campano che versava e versa tutt’ora in condizioni critiche dal punto di vista ambientale.
Il materiale raccolto – che quindi da rifiuto si trasformò in materia seconda – fu protagonista di un laboratorio pomeridiano. Dopo una selezione accurata, alcuni degli oggetti recuperati presero nuova vita diventando parte di strumenti musicali costruiti grazie al riciclo creativo. Sono quelli con cui suona la BungtBangt di Capone. Gli altri non utilizzati furono invece differenziati conferiti.
JOVA BEACH PARTY: CI TANGE!
Andiamo avanti di qualche anno e arriviamo all’estate dei Jova Beach Party, che sollevarono tanto clamore, quasi sempre giustificato. Ne parlo con Martina Pignataro del GRIDAS di Scampia, ormai stabilmente al fianco di Maurizio Capone – insieme a molte altre realtà napoletane – per la lotta all’inquinamento e al degrado ambientale nel territorio partenopeo.
«Con Maurizio ci conosciamo da tempo – racconta Martina – ma la nostra collaborazione si è consolidata in occasione del Jova Beach Party. Tutti ricordano cosa è successo: Jovanotti non ha sentito ragioni, ha chiamato gli ambientalisti eco-nazisti e ha fatto scempi enormi, trattando l’ambiente a proprio uso e consumo. Molte sezioni locali del WWF hanno criticato [e in alcuni casi abbandonato, ndr] la direzione nazionale. Inoltre i beach party hanno spianato la strada a una serie di molte altre iniziative ecocide».
A Napoli è nato infatti un nodo della rete nazionale del coordinamento C.I. T.A.N.G.E., che si sta allargando anche ad altri eventi come il motocross o i campi da golf in spiaggia. «Contestiamo l’approccio che consente di stravolgere l’ambiente con la scusa che tutto tornerà a posto. È una mentalità che si sta affermando ma che sarà difficile da scardinare, anche perché viene propagandata come una cosa a impatto zero», spiega Martina.
Ma torniamo a Maurizio Capone e alla sua BungtBangt, che ha dato prova di profonda coerenza proprio in occasione del Jova Beach Party di Napoli: «Loro in teoria dovevano fare da gruppo spalla, ma per non andare contro a ciò che dicevano e pensavano non hanno suonato. Non sono una band famosa e questo avrebbe dato loro grande visibilità; scegliere di non andarci per essere coerenti quindi è stato un gesto molto forte. Come GRIDAS l’abbiamo apprezzato e condiviso dentro e fuori il nostro coordinamento».
COME SUONA IL CAOS 2023
Arriviamo così a quest’anno. Domani, 18 luglio, si terrà una nuova edizione di Come suona il caos, che prevede nuove idee e nuove iniziative per fare una divulgazione sempre più ampia. La location sarà ancora una volta Bagnoli, ma con una novità: «Maurizio tiene alla pulizia in spiaggia – spiega Martina –, ma quella di Bagnoli è molto inquinata, la zona non è balneabile, contaminata com’è da Italsider, che non ha mai bonificato l’area. Per non creare problemi di comunicazione, Capone ha accettato la proposta di spostare l’attività di pulizia dalla spiaggia all’area urbana».
La parola d’ordine è come sempre “fare rete”. Ci sarà un gruppo di ciclisti che trasporterà i rifiuti dalle zone di raccolta all’auditorium, dove avverrà la selezione di quelli adatti a essere riutilizzati, che saranno impiegati nel workshop del pomeriggio. Sempre nel pomeriggio si terrà anche un convegno con ospiti del calibro del divulgatore scientifico Mario Tozzi, lo scrittore Federico Taddia, Padre Alex Zanotelli, Franco Sacchetti ed Edoardo Vigna, responsabile di Pianeta 2030. L’idea è eliminare anche il concetto di rifiuti attraverso lo slogan “raccogli la musica da terra”.
«Maurizio Capone ci aveva invitato ufficialmente a partecipare con uno stand a Come suona il caos», spiega Martina. «Noi non veniamo mai come singola associazione quindi abbiamo proposto di fare degli stand per tutta la rete».Come suona il caos sarà dunque “colonizzata” da molte delle realtà del mondo dei carnevali sociali. «Ci saranno Soccavo – che quest’anno festeggia il decennale della riappropriazione del suo parco urbano riqualificato –, Scampia – noi di GRIDAS, ma anche Pangea, il coordinamento C.I. T.A.N.G.E. e altri – e Montesanto. Poi ancora la Scugnizzeria, Action Women – realtà che si occupa del riciclo di materiali tessili e che curerà una sfilata prima del concerto –, Greenpeace e tanti altri».
Tutti gli stand saranno a tema riciclo creativo e cultura del rispetto ambientale. «La sera ci sarà la parata della murga e noi porteremo le maschere proprio come esempio di riciclo creativo», conclude Martina. Appuntamento dunque all’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli a partire dalle 10:00, con ingresso libero fino a esaurimento posti.
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